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    PER MEDUSA NON SI USA - LA CASA DI PRODUZIONE DEL BANANA SCODELLA “VENUTO AL MONDO” DI CASTELLITTO AL FESTIVAL DI TORONTO, LE “BIBBIE” DELLO SPETTACOLO (“VARIETY” E “THE HOLLYWOOD REPORTER”) LO STRONCANO, DAGOSPIA RIPORTA E MEDUSA NON GRADISCE - MA SE LA CRITICA AMERICANA NON VI PIACE, E PREFERITE SOTTOPORRE I VOSTRI FILM A CRITICI DOMESTICI, CI VUOLE NIENTE: LA NOSTRA PENISOLA È ZEPPA DI FESTIVALINI FATTI APPOSTA…


     
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    1- DAGOSPIA, NON ASCOLTARE I CRITICI AMERICANI MA GLI APPLAUSI AL FESTIVAL
    Riceviamo e pubblichiamo da Medusa Film:

    Caro Dagospia,

    EMILE HIRSCH E PENELOPE CRUZ IN VENUTO AL MONDO DI CASTELLITTOEMILE HIRSCH E PENELOPE CRUZ IN VENUTO AL MONDO DI CASTELLITTO

    se fare cronaca cinematografica significa istruire a tavolino un processo sommario ad un film senza averlo ancora visto e a più di un mese dalla sua uscita italiana, qualcosa non torna. Sia chiaro, mettiamo in conto la buona fede e il tuo sicuro dispiacere nella lettura di quelle recensioni americane ben ritagliate nelle loro parti più aspre. L'apparenza, come spesso succede, inganna: ma sembra proprio che qualcuno, dopo aver opportunamente "gufato", goda senza freni di quello che viene definito un massacro.

    SERGIO CASTELLITTO E MARGARET MAZZANTINI SUL SET DI VENUTO AL MONDOSERGIO CASTELLITTO E MARGARET MAZZANTINI SUL SET DI VENUTO AL MONDO

    "Venuto al mondo" è opera cinematografica italiana ed europea insieme (una coproduzione Gruppo Mediaset/Medusa e Telecinco), di grande impegno produttivo e respiro narrativo, volutamente costruita su sintassi mélo e rimandi stilistici di romanzo popolare, ispirata al libro edito da Mondadori e pluripremiato - Campiello in testa - di Margaret Mazzantini a sua volta riconosciuta fra i massimi scrittori di oggi. Può piacere o meno, importante è che lo si veda e si esprima un giudizio con cognizione di causa e costrutto plausibile.

    EMILE HIRSCH IN VENUTO AL MONDO DI CASTELLITTOEMILE HIRSCH IN VENUTO AL MONDO DI CASTELLITTO

    Forse casualmente, nel report di Dagospia, è sfuggito di riportare i lunghi minuti di applausi e di commozione seguiti alle proiezioni sold out di Toronto - dei quali, condividendo quei sentimenti, ha dato conto in un'intera pagina Il Corriere della Sera che non è esattamente l'ultimo dei giornali - e i molti altri consensi ricevuti in quella circostanza: dando voce, una volta tanto, al pubblico reale e non solo ad una critica americana spesso distratta, vittima di abbagli clamorosi e, quella sì, prigioniera di dogmi e cliché. Quegli stessi che, magari, indirizzano le lodi, talvolta esagerate, di qualche film di cinematografie cosiddette emergenti. Alle quali, forse, "Venuto al mondo" ha il torto di non appartenere.

    Con la consueta amicizia
    Claudio Trionfera

    CASTELLITTO E PENELOPE CRUZ AL FESTIVAL DI TORONTOCASTELLITTO E PENELOPE CRUZ AL FESTIVAL DI TORONTO


    2- DAGOREPLICA

    Come giustamente sottolinea Trionfera, l'articolo in questione non era critica, ma "cronaca cinematografica". Ci siamo semplicemente limitati a riportare le opinioni di tre testate storiche, due delle quali ("Variety" e "The Hollywood Reporter") universalmente considerate "bibbie" del settore, non le sparate di qualche blogger acido. Visto che il film è stato presentato in un festival canadese, le prime vere recensioni sono apparse su media anglosassoni.

    CASTELLITTO E PENELOPE CRUZ SUL SET DI VENUTO AL MONDOCASTELLITTO E PENELOPE CRUZ SUL SET DI VENUTO AL MONDO

    E' una pratica comune. Ad esempio, il primo romanzo post-Harry Potter della Rowling, uscito prima nel Regno Unito, è stato subito recensito dai giornalisti britannici. I giornali italiani, per parlarne, hanno dato conto delle opinioni (prevalentemente critiche) dei quotidiani inglesi.

    E, sempre parole di Trionfera, se il "Corriere" si è soffermato sugli applausi in sala (non sempre portatori sani di incassi, al pari delle critiche), è proprio il lavoro di una testata come Dagospia segnalare l'opinione unanimemente negativa dei media che contano a livello internazionale.

    CASTELLITTO E PENELOPE CRUZ SUL SET DI VENUTO AL MONDOCASTELLITTO E PENELOPE CRUZ SUL SET DI VENUTO AL MONDO

    Ps - Al Festival di Toronto, come al Sundance o al Tribeca, è presente quasi esclusivamente la "critica americana spesso distratta, vittima di abbagli clamorosi, e prigioniera di dogmi e cliché". Se non vi piace, e preferite sottoporre i vostri film a critici domestici, più attenti e meno abbagliati, ci vuole niente: la nostra penisola è piena di festivalini fatti apposta.

    Per completezza di informazione, alleghiamo i link delle recensioni citate

    http://www.screendaily.com/reviews/the-latest/twice-born/5046373.article

    http://www.hollywoodreporter.com/review/twice-born-movie-review-penelope-cruz-emile-hirsch-371340

    http://www.variety.com/review/VE1117948406/

     

    PENELOPE CRUZ ED EMILE HIRSCH IN VENUTO AL MONDOPENELOPE CRUZ ED EMILE HIRSCH IN VENUTO AL MONDO
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