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'GLI OTTO EREDI DEL VECCHIO CAPISCANO LA RESPONSABILITA CHE HANNO' - FRANCESCO MILLERI LANCIA...
Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”
FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO
Ultimo intenso round di tentativi prima della fine dell’anno per convincere tutti gli otto eredi della cassaforte Delfin a guardare avanti. Con la responsabilità di chi deve mettere la parola fine all’ultimo capitolo di una successione che consegna nelle loro mani un «patrimonio» che in Borsa vale oltre 40 miliardi: quello lasciato dal fondatore Leonardo Del Vecchio e portato avanti, oltre che quasi raddoppiato negli ultimi due anni, da Francesco Milleri, presidente della cassaforte e presidente e ceo di Essilux di cui Delfin ha il 32,5%, assieme al board di Delfin.
Gli azionisti della holding oggi sono Claudio, Marisa e Paola Del Vecchio (figli della prima moglie Luciana Nervo), Leonardo Maria (l’unico figlio di Nicoletta Zampillo e di Del Vecchio), Luca e Clemente (frutto dell’unione con Sabina Grossi), Rocco Basilico (nato dal matrimonio tra Nicoletta Zampillo e il primo marito Paolo Basilico) e infine la signora Zampillo. Tutti convivono nel condominio Delfin di cui hanno il 12,5%. Quota che vale 5 miliardi.
ROCCO BASILICO E LEONARDO MARIA DEL VECCHIO
«Le persone che hanno peso in questo gruppo devono capire, che questo implica delle responsabilità», ha sottolineato Milleri nell’intervista al «Corriere» pubblicata ieri riferendosi non solo agli eredi ma anche a chi lavora al vertice in Essilux, che da sola al listino di Parigi corre verso i 110 miliardi.
[…] Con questo spirito tra gli otto soci sarebbero in corso mediazioni per trovare una posizione comune su eventuali modifiche dello statuto che toccano i dividendi, la durata degli amministratori che Del Vecchio ha voluto a vita con regole simili a quelle di un trust, una costante informativa sulle decisioni. Infine, forse anche regole più chiare per l’eventuale wayout per chi volesse uscire da Delfin. Si tratta di modifiche che parte degli eredi avrebbero ormai assimilato.
leonardo maria del vecchio con la madre nicoletta zampillo 8
Anche se non tutti perché alcune di esse potrebbero alla fine dare agli eredi più voce in capitolo nella governance. Un governo societario che però proprio il fondatore in vita non aveva mai voluto affidare alla famiglia.
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Una soluzione porterebbe a superare molti altri scogli. In primis l’esecuzione dei «legati» testamentari voluti dal patron sulle case destinate a Nicoletta Zampillo di proprietà Delfin e sull’assegnazione delle azioni di Essilux a Milleri. Poi farebbe crollare il castello di cause, tra le quali quella sulla «gerarchia dei creditori» di Del Vecchio il cui esito sarebbe imminente. In pratica si tratta di riconoscere la priorità nell’attribuzione dei beni previsti nel testamento a Milleri e Zampillo.
LEONARDO MARIA DEL VECCHIO CON IL FRATELLO CLAUDIO - FOTO DI MARIA SILVIA SACCHI PER THE PLATFORM GROUP
Un passaggio chiave potrebbe esserci a febbraio con la prima udienza — che però potrebbe richiedere tempi più lunghi — del contenzioso per far decadere il beneficio di inventario e fare applicare le volontà testamentarie di Del Vecchio.
Tutto ha avuto inizio nell’autunno del 2022, a pochi mesi dalla scomparsa di Del Vecchio proprio con la mancata accettazione del testamento, così come lo aveva scritto l’imprenditore, da parte di Luca, Clemente, Paola e Claudio. Da allora è stato difficile ricucire le posizioni.
Leonardo Maria Del Vecchio, quarto figlio dell’imprenditore, ha sempre voluto chiudere il capitolo dell’eredità secondo le volontà del padre. È stato l’unico d’altronde assieme a Marisa ad aver accettato integralmente e fin dall’inizio le volontà del padre in segno di rispetto e responsabilità.
nicoletta zampillo leonardo del vecchio LEONARDO MARIA DEL VECCHIO CLEMENTE DEL VECCHIO ROCCO BASILICO leonardo del vecchio claudio del vecchio LUCA DEL VECCHIO