Giovanni Berruti per "www.lastampa.it"
i supporter di trump invadono il congresso
Quello che è successo a Washington sembrava impensabile. I drammatici fatti di Capitol Hill hanno tenuto il mondo intero incollati alla televisione. La violenta invasione dell’aula del Senato da parte dei sostenitori di Donald Trump per impedire la ratifica dell’elezione del democratico Joe Biden, vincitore delle elezioni del 3 novembre, che ha portato all’attuale bilancio di quattro morti e diversi feriti nello scontro con le forze dell’ordine, è stata legittimata dallo stesso Presidente in uscita.
Figura, che aveva invitato immediatamente “alla calma” durante una diretta televisiva, ma che allo stesso tempo mostrava empatia per questi “criminali”, intenzionati a difendere la sua idea di “elezione rubata”, manifestata diverse volte dopo la sconfitta alle urne. Immagini drammatiche, che fino a ieri avremmo associato solo a film hollywoodiani e alle grandi serie tv.
supporter trump assalto al congresso
Ed è proprio al Capitol Hill che avviene l’attentato di apertura di “Designated Survivor”, dove nell’esplosione muoiono tutti i componenti del Governo, Presidente compreso, che porterà, come da protocollo, all’incarico all’unico membro del Gabinetto, interpretato da Kiefer Sutherland, che non era presente, per motivi di sicurezza, al Discorso sullo Stato dell’Unione, che si tiene ogni anno a Camere riunite. Sutherland diventa così il Presidente, per caso. Ben altri scenari da quelli dell’assalto reale, avvenuto a Washington.
stop the steal le truppe trumpiane senza mascherina al congresso
La democrazia americana anche sul grande schermo è stata spesso minacciata e infine salvata dopo mirabolanti sforzi di eroi di turno. Il primo pensiero va ad “Attacco al Potere”, saga cinematografica d’azione (il quarto capitolo è in cantiere, ma è prevista anche una serie televisiva), che vede Gerard Butler nei panni dell’agente al servizio del Presidente degli Stati Uniti, Mike Banning. Diretto da Antoine Fuqua, il primo film vede l’assalto alla Casa Bianca proprio da parte di un gruppo di terroristi nordcoreani e da qui parte la missione di Banning per gestire l’emergenza, tra rocambolesche sparatorie ed esplosioni, in omaggio ai grandi cult degli anni 80.
la guardia nazionale scorta i parlamentari americani fuori dal congresso dopo l arrivo dei supporter di trump
Capitol Hill sotto attacco, ma è un film
Nello stesso anno, il 2013, debutta un’altra pellicola piuttosto simile, che possiamo considerare una gemella: il simbolo del potere americano viene nuovamente colpito in “Sotto Assedio – White House Down”. Anche stavolta abbiamo l’eroe solitario, l’agente di polizia di Washington John Cale, interpretato da Channing Tatum, che deve proteggere il Presidente americano, James Sawyer (Jamie Foxx), che vuole stilare un accordo con l’Iran nell’intento di pacificare tutto il Medio Oriente.
white house down
Ma stavolta la minaccia è interna, in quanto l’attacco terroristico è ad opera di un gruppo armato paramilitare, guidato del capo dei Servizi Segreti, il cui scopo è lanciare un attacco all’Iran per vendicare la morte del figlio e di migliaia di soldati americani morti in guerra, oltre che favorire l’industria bellica americana. Ma anche qui tra rocambolesche scene d’azione, l’happy ending è assicurato. La regia è di Roland Emmerich, autore di celebri “disaster movie”, che con la distruzione della Casa Bianca hanno sempre a che fare: da “2012”, passando per “The Day After Tomorrow” fino ad arrivare all’attacco alieno di “Independence Day” (quest’ultimo evento speculare anche nel cult di Tim Burton, “Mars Attacks”).
attacco al potere
Un’altra presa di possesso è in “G.I Joe – La Vendetta” da parte dell’organizzazione terroristica Cobra, dove il cattivo di turno assume le somiglianze dell’inquilino più famoso del mondo, e in altri film di supereroi da Superman 2 a due film della saga tratta dai fumetti Marvel, X-Men (entrambi diretti da Bryan Singer, assistiamo rispettivamente all’irruzione da parte del mutante Nightcrawler, che tenta di uccidere proprio il Presidente, e alla battaglia finale tra eroi e Magneto rispettivamente in “X-Men 2” (2003) e “Giorni di un Futuro Passato” (2014) ).
white house down 8
C’è sempre stata dunque una certa ossessione da parte di Hollywood di assaltare il centro del potere, mostrando scene eccessive, spesso al limite della credibilità. Ma per tornare al mondo reale, la reazione da parte degli addetti ai lavori nella condanna agli inimmaginabili fatti di ieri non è mancata: dal regista di “Logan” James Mangold, che ha attaccato la famiglia Murdoch e Fox News per aver concesso spazio e giustificazione alla posizione dei trumpisti, a Sharon Stone, che invoca il 25° emendamento, quello per rimuovere subito Trump dalla sua carica istituzionale.
g.i joe – la vendetta
Chissà che il dramma Capitol Hill non finisca per diventare il prossimo soggetto della cinematografia a stelle e strisce. Intanto il Congresso ha appena certificato la vittoria di Biden. Come ad Hollywood, nella realtà, per citare le parole del vicepresidente Mike Pence a seguito del drammatico evento, “la violenza non vince mai”.
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