Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”
mano sinistra
Era definita "la mano del peccato", e nel corso della storia i mancini sono stati vittime di pregiudizi e stereotipi del tutto ingiustificati, poiché l' etimologia della parola "mancus", che in latino significa storpio, minorato o mutilato, ovvero colui che ha una mano sola, nasconde un' idea negativa e distorta a sfavore di tutti coloro che non hanno la destra come mano dominante. Inoltre, nella lingua italiana anche il termine "sinistro" ha mantenuto un' accezione negativa, in quanto corrispondente ad ostile, funesto, o maligno, ed in Europa, per imporre la conformità del sistema educativo, fino a trent' anni fa si usava legare la mano dello scolaro mancino dietro la sedia, o infliggere punizioni corporali per chiunque venisse sorpreso a scrivere con la mano sinistra.
In realtà questa "preferenza" è ancora avvolta da un alone di mistero, ma la scienza ha appurato che un bambino sceglie la propria mano dominante quando è ancora un feto, e tale scelta non dipende dal cervello, bensì dall' attività dei geni nel midollo spinale, quando questo non è ancora collegato alla corteccia cerebrale, ed il processo si stabilizza entro i 36 mesi di vita, con lo sviluppo del linguaggio, e si conclude in modo definitivo a 3 anni.
Circa il 10-13% della popolazione mondiale scrive con la mano sinistra, ed il fatto che grandi personaggi come Aristotele, Giulio Cesare, Napoleone Bonaparte, Ludwig van Beethoven, Albert Einstein, Leonardo da Vinci e Raffaello fossero mancini, ma anche più contemporanei come Barack Obama, Bill Clinton, John McEnroe, Lionel Messi, Michel Platini o Julia Roberts, ha avvalorato la falsa credenza che questa tendenza sinistra sia indice di genialità e che coloro che ne sono in possesso siano avvantaggiati, con capacità e talento superiori rispetto ai destrimani.
mano sinistra
FALSO MITO In realtà la preferenza della mano è soltanto un' espressione indiretta delle funzioni cerebrali, che non influisce in alcun modo su quelle cognitive ed intellettive, anche se molti mancini dimostrano un maggior sviluppo dell' emisfero destro del cervello, quello specializzato nel ragionamento spaziale, e solo un terzo delle persone con questo emisfero maggiormente sviluppato sono mancine, per cui la maggior parte dei destrorsi ha la stessa identica struttura cerebrale dei mancini.
Il fatto di avere il collegamento tra le due metà del cervello più sviluppato, ipotizza una capacità maggiore di elaborazione delle informazioni, ma essendo la vita comune pensata per i destri, i mancini sono spinti ad usare entrambe le mani, cosa che li porta ad avere un lieve vantaggio in molte professioni come la musica, l' arte, e tutti i lavori manuali.
La religione ha giocato un ruolo fondamentale nella discriminazione che in passato è stata operata ai danni dei mancini, perché la Bibbia non ha lasciato molti dubbi al riguardo, soprattutto quando recita: nel giorno del Giudizio Universale i "giusti" siederanno alla destra di Cristo, e gli "empi" alla sinistra, e mentre i primi erediteranno il regno, i secondi bruceranno tra le fiamme dell' inferno. Inoltre il Diavolo è raffigurato notoriamente sempre come mancino, ma anche nei Paesi musulmani, ad esempio, il lavarsi e il mangiare sono azioni da effettuare solo con la mano destra, ed il Corano considera la sinistra impura, riservandola dunque solo alla pulizia delle parti intime.
mano sinistra
Nel Medioevo, in pieno periodo di caccia alle streghe, i mancini rientravano tra i perseguitati, adocchiati con sospetto, malvisti e spesso brutalizzati. Il Giappone è forse l' esempio più eclatante, perché lì il mancinismo è ancora oggi, sotto molti aspetti, inaccettabile, al punto che le donne nascondono questa "deformità" ai mariti, perché questa tendenza, spesso incorreggibile, può tuttora essere motivo di ripudio.
Nel secolo scorso la stessa scienza definiva i mancini come affetti da un difetto genetico, e molte ricerche di allora definivano questi soggetti affetti da inferiorità mentale e con comportamenti deviati, avanzando l' ipotesi che tale attitudine predisponesse alla schizofrenia.
melania rizzoli
LA DIMOSTRAZIONE Solo recentemente, negli anni Settanta, è stata dimostrata scientificamente l' innocuità del mancinismo, ed è caduto l' ostracismo verso tutti coloro che usano la mano sinistra come dominante, finché nel 1992 è stata istituita la Giornata Internazionale dei mancini, che cade ogni anno il 13 agosto, con lo scopo di diffondere la conoscenza della lateralizzazione meno diffusa tra la popolazione, e le sue implicazioni nella vita quotidiana, visto che il blocco sovietico manteneva ancora rigide misure contro il mancinismo, ed in Albania veniva dichiarato addirittura illegale.
melania rizzoli
È stato comunque accertato che l' ereditarietà è un fattore determinante del mancinismo, sebbene non dominante, per cui non sempre da due genitori mancini nascerà un figlio sinistrorso, anche se la caratteristica può comparire nelle generazioni successive. Comunque il cervello dimostra plasticità nel passaggio da destrimano a mancino, ma non viceversa, e correggere forzatamente un bambino sul cambio di mano può provocare una serie di interferenze tra i due sistemi cerebrali, che possono tradursi nella vita adulta in incertezza, discordanza funzionale e comportamentale, oltre che influire sull' organizzazione psicologica complessiva, sintomi attribuiti alla mancata affermazione di un emisfero sull' altro. Ciò potrebbe spiegare il comune ritardo delle funzioni motorie e di abilità in una elevata percentuale di bambini obbligati a divenire ambidestri.
Oggi fortunatamente il mancinismo è considerato nient' altro che una curiosità, non è in aumento, è ancora una caratteristica del 4% della popolazione italiana, ma la novità è che è stato scoperto essere presente anche nel regno animale, poiché studi recenti hanno confermato l' esistenza del mancinismo anche nei felini, in particolare nei gatti, e ci auguriamo che eventuali pregiudizi rimasti in sospeso vengano abbattuti, augurando ai nostri mici di non dover subire i soprusi che nei secoli hanno dovuto subire gli umani.
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