Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”
Jean-Luc Melenchon
È stallo sulla ricerca di un nuovo governo in Francia. Emmanuel Macron ha diffuso ieri una «lettera ai francesi» invitando i partiti ad accordarsi su un governo di larghe intese che vada dalla destra gollista ai socialdemocratici, escludendo la France Insoumise. Il capo dello Stato sottolinea come i patti di desistenza contro l’estrema destra abbiano creato nei fatti questa necessità.
«Le forze repubblicane rappresentano la maggioranza assoluta» scrive Macron. Intanto il gruppo dei 60 deputati gollisti, gli ex Républicains ribattezzati da ieri Droite Républicaine, già chiude la porta.
macron melenchon
[...] Le trattative per indicare il nome del premier proseguono senza fumata bianca, mentre si consuma la vendetta degli «insoumis negli Insoumis». I cinque candidati che Jean-Luc Mélenchon ha cancellato dalle liste perché non allineati vogliono costruire un loro gruppo parlamentare. E sollevano il vaso di Pandora sui metodi «tossici» e «antidemocratici» nel loro ex movimento.
Alexis Corbière svela la «guerra fratricida» consumata nella sua circoscrizione. «Contro di me hanno fatto venire decine di militanti Insoumis. Mi hanno trattato da venduto al macronismo e traditore sionista». Nel 2016 Corbière era nel nucleo dei fondatori della France Insoumise. Adesso denuncia i metodi brutali del líder maximo e della presidente del movimento, Mathilde Panot.
Alexis Corbiere
«Il partito si rafforza epurandosi », diceva Lenin. E Mélenchon ha seguito la vecchia massima. Gli «epurati » vogliono ora «dare una prospettiva a tutti gli orfani di una sinistra radicale e democratica», annuncia Clémentine Autain. François Ruffin, altro popolare ex Insoumis, ha aspettato fino all’ultimo giorno della campagna per ufficializzare la rottura con Mélenchon, definito «palla al piede». «Con Jean-Luc in tv un giorno sì e l’altro pure, mi sentivo soffocare. E così ho dovuto tagliare il cappio per poter respirare». […]
«Mélenchon può prendere una matita e cancellare dei nomi, ma gli elettori hanno deciso» commenta Raquel Garrido, moglie di Corbière ed ex avvocato del tre volte candidato alle presidenziali. Per lei, la vittoria del marito è stata un «referendum contro Mélenchon». Garrido ha scelto di desistere al secondo turno per far eleggere un collega della France Insoumise.
Jean-Luc Melenchon
[...] Il partito comunista non ha ottenuto abbastanza deputati per formare un suo gruppo. Gli ecologisti hanno già 33 deputati, con la leader Marine Tondelier in ascesa. Rispetto alle legislative del 2022, in cui la France Insoumise era in posizione egemonica, i rapporti nel blocco delle sinistre sono diventati più equilibrati: 71 Insoumis contro 75 due anni fa. Il partito socialista ha invece più che raddoppiato i seggi: 65 contro 31. La politica non è solo aritmetica ma sono anche questi numeri che pesano nelle varie ipotesi di coalizioni per il nuovo governo francese.
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