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    MELONI A BRUXELLES COL CAPPELLO IN MANO – LINA PALMERINI: "VERRÀ ASCOLTATA CON ATTENZIONE PERÒ NON ANDRÀ A DIRE 'LA PACCHIA È FINITA'' - "ANDRÀ A CHIEDERE SE POSSIAMO AMPLIARE LO SPAZIO DI DEFICIT PERCHÉ SERVIRANNO ALMENO 20 MILIARDI. QUINDI SUCCEDERÀ QUELLO CHE È GIÀ SUCCESSO A TUTTI I GOVERNI DEL PASSATO, QUELLI CHE LEI CRITICAVA E DICEVA 'VANNO COL CAPPELLO IN MANO'. L'ATTEGGIAMENTO SARÀ PIÙ O MENO LO STESSO" - "LEI HA BISOGNO DI ESSERE DI DESTRA PERCHÉ SULL'ECONOMIA NON PUÒ ESSERLO"


     
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    Meloni: oggi a Bruxelles, la voce dell'Italia sarà forte

    “Oggi sarò a Bruxelles per incontrare i vertici delle istituzioni europee. La voce dell'Italia in Europa sarà forte”. Lo scrive su Facebook la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che oggi incontrerà prima Roberta Metsola (Presidente del Parlamento Europeo), poi Ursula von der Leyen (Presidente della Commissione Europea), e infine Charles Michel (Presidente del Consiglio Europeo).

     

    Meloni: pronti a collaborare in Ue a soluzione efficace su crisi energetica

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    “Siamo pronti ad affrontare le grandi questioni, a partire dalla crisi energetica, collaborando per una soluzione tempestiva ed efficace al fine di sostenere famiglie e imprese e mettere un freno alla speculazione”, scrive su Facebook Giorgia Meloni, in vista della prima missione all’estero in programma oggi a Bruxelles dove incontrerà i vertici delle istituzioni europee.

     

    Meloni a pranzo con Gentiloni a Bruxelles

    La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in volo per  Bruxelles dove nel pomeriggio incontrerà i vertici delle istituzioni europee. Prima di vedere la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio, Charles Michel, Meloni vedrà a pranzo il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni.

    giorgia meloni con paolo gentiloni giorgia meloni con paolo gentiloni

     

    Serracchiani: a Bruxelles andiamo con le gomme un po' sgonfie

    A Bruxelles, "Meloni non parte da zero. Arriva in contesto in cui la strada è stata preparata da Mario Draghi. Ora deve raccogliere frutti di quel lavoro, evitando magari di mettere in discussione Pnrr o posizioni che ormai in Europa sono acquisite". Lo sottolinea, intervenendo a Start su Skytg24, il capogruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani. "Certo andiamo con le gomme un po' sgonfie - aggiunge - visto che abbiamo rinviato Cartabia e rigassificatori. Andiamo con tante idee e costruttive, me lo auguro, e tanti nodi. Credo che Meloni li detta sciogliere e anche velocemente, perché è importate essere legati a un contesto europeo in cui dobbiamo andare avanti con le riforme. I rallentamenti con ci rassicurano".

     

     

      Otto e mezzo, Lina Palmerini: "Cappello in mano" - Liberoquotidiano.it  

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    "Verrà ascoltata con attenzione però non andrà a dire 'la pacchia è finita'": Lina Palmerini, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha parlato così di Giorgia Meloni e del suo imminente viaggio a Bruxelles. Rifacendosi a uno slogan utilizzato dall'attuale presidente del Consiglio in campagna elettorale, la giornalista de Il Sole 24 Ore ha sbeffeggiato il premier, dicendo che molto probabilmente oggi si muoverà in maniera diversa rispetto a quanto diceva in passato, soprattutto nell'ambito dell'Unione europea.

     

    GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI

    "Andrà a chiedere se possiamo ampliare lo spazio di deficit perché per fare la prossima manovra si calcola che serviranno almeno 20 miliardi di deficit - ha continuato la Palmerini parlando di Meloni -. Quindi succederà quello che è già successo a tutti i governi del passato, quelli che lei criticava e diceva 'vanno col cappello in mano'. L'atteggiamento sarà più o meno lo stesso".

     

    RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI

    Secondo la giornalista ospite della Gruber, anche la scelta dei ministri da parte di Giorgia Meloni direbbe molto della sua linea in Ue: "Giorgetti, Tajani, Fitto, mi sembra che siano ministri molto concilianti e molto poco di rottura, molto poco nella scia de 'la pacchia è finita'". Infine ha spiegato che la premier cercherà di accontentare i suoi elettori in qualche altro modo: "Lei ha bisogno di essere di destra perché sull'economia non può esserlo".

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