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    “GIORGIA MELONI È LA GRANDE PERDENTE IN QUESTA SITUAZIONE” – IL GOVERNO FRANCESE MENA DURO SU DONNA GIORGIA CHE INSEGUENDO LE SPARATE DI SALVINI SI E’ ANDATA A INFILARE IN UN CUL DE SAC – ANCHE LA GERMANIA MOLLA AL SUO DESTINO LA DUCETTA, L’AMBASCIATORE TEDESCO A ROMA: “LE ONG MERITANO RICONOSCENZA” - LA SITUAZIONE E’ DESTINATA A PEGGIORARE VISTO CHE SALVINI ANNUNCIA IL "PUGNO DURO SUGLI SBARCHI”  - INTANTO MACRON, STRETTO NELLA TENAGLIA LE PEN-ZEMMOUR, NON ACCOGLIERA’ LA QUOTA DI 3MILA MIGRANTI PREVISTA DAL


     
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    Da corriere.it

    GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON MEME GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON MEME

     

    Viktor Ebling, ambasciatore della Germania a Roma, interviene sulla crisi diplomatica che vede opposte, sui migranti, Francia e Italia. E Parigi conferma che non accoglierà la quota di 3 mila migranti prevista dal meccanismo di solidarietà europeo

     

     

    Lo scontro diplomatico sui migranti, che vede al centro il governo italiano, non accenna a calare. E mentre la Germania esprime il proprio sostegno al lavoro delle Ong, e il governo francese indica Meloni come «la grande perdente» di questa situazione, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini annuncia una «stretta in vista: multe, sequestri e più controlli. Il governo è pronto al pugno duro sugli sbarchi».

     

    Le frasi della Germania sulle Ong

    Le Ong «salvano vite» laddove «l'aiuto da parte degli Stati manca». E il loro impegno umanitario «merita la nostra riconoscenza e il nostro appoggio».

     

    A scriverlo su Twitter è l'ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Ebling. Nel suo tweet, il diplomatico nota che «nel 2022 sono già oltre 1.300 le persone morte o disperse nel Mediterraneo. Un 12% dei sopravvissuti sono stati salvati dalle Ong».

     

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    Le parole di Ebling arrivano poche ore dopo la pubblicazione di una nota congiunta da parte dei governi di Italia, Malta, Cipro e Grecia. Nella nota, i ministri dell'Interno denunciavano che, a causa della loro posizione, questi Paesi si trovino di fatto a «sostenere l’onere più gravoso della gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo, nel pieno rispetto di tutti gli obblighi internazionali e delle norme dell’Ue», e reiteravano «con forza la necessità di sviluppare una nuova politica europea in materia di migrazione e di asilo, realmente ispirata ai principi di solidarietà e responsabilità, e che sia equamente condivisa tra tutti gli Stati membri».

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    La nota di Italia, Grecia, Cipro e Malta (ma senza Spagna)

    Nel documento, questi Paesi ribadivano però anche «la nostra posizione sul fatto che il modus operandi di queste navi private (quelle operate dalle Organizzazioni non governative, ndr) non è in linea con lo spirito della cornice giuridica internazionale sulle operazioni di search and rescue, che dovrebbe essere rispettata. Ogni Stato deve effettivamente esercitare la giurisdizione e il controllo sulle navi battenti la propria bandiera».

     

    La nota non è stata firmata dal governo della Spagna: «Madrid», ha detto una fonte del governo spagnolo all'agenzia Ansa, «non può sostenere proposte che premierebbero i Paesi che non rispettano i loro obblighi in termini di diritto marittimo internazionale e andrebbero a discapito di chi, come la Spagna, li rispetta e salva vite con risorse pubbliche».

     

    Lo scontro tra Francia e Italia: «Meloni è la grande perdente»

    MELONI MACRON MELONI MACRON

    L'intervento dei quattro governi dei Paesi dell'Europa del Sud è giunto mentre non si attenua la polemica tra Italia e Francia. Nei giorni scorsi, l'Italia ha impedito lo sbarco alla nave Ocean Viking, operata da Sos Mediterranee, con a bordo oltre 230 migranti, tra cui alcuni minori. Il governo di Parigi ha dato il via libera allo sbarco in un porto francese, ma ha sottolineato i «metodi inaccettabili» che hanno condotto a questo esito, e ha annunciato che non accoglierà la quota di oltre «3mila migranti sbarcati in Italia, di cui 500 entro la fine dell'anno», come era previsto dal meccanismo di solidarietà europea. Per Olivier Veran, portavoce del governo francese, «Giorgia Meloni è la grande perdente in questa situazione».

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