Estratto dell’articolo di Claudio Tito per www.repubblica.it
URSULA VON DER LEYEN PRESENTA LA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA
Una Commissione “Ursulacentrica” con due satelliti: la Francia e la Spagna. Il resto è accessorio. Il treno di testa dell’Unione europea viene dunque affidato alla locomotiva tedesca della presidente e ai due vagoni di Parigi e Madrid. L’Italia, esce di fatto dal cosiddetto “triangolo”, e ottiene il distintivo della vicepresidenza esecutiva ma con un portafoglio molto debole, imparagonabile a quelli degli alleati franco-spagnoli.
E soprattutto riconsegna gli Affari economici ad uno dei commissari uscenti più “falchi” (il lettone Dombrovskis), un bel problema per la gestione dei conti del nostro Paese sempre in affanno nel controllo del deficit – per il quale siamo sotto procedura - e del debito.
RAFFAELE FITTO - PARLAMENTO EUROPEO
[…] La lettera di missione inviata al ministro per gli Affari europei contempla la competenza per la politica di coesione, l’attuazione del Pnrr che sta per scadere e le riforme. Portafogli secondari rispetto alla Francia che ottiene le politiche industriali e rispetto alla Spagna che somma la Transizione ecologica e la potentissima “Concorrenza”. L’unico punto conquistato da Meloni è dunque il riconoscimento politico dei Conservatori.
La stessa von der Leyen nella conferenza stampa di presentazione della squadra ricorda che intorno all’Ecr non c’è il “cordone sanitario” riservato all’estrema destra e lo fa rammentando che il Parlamento europeo ha due vicepresidenti Conservatori su 14. Quindi uno su sei nella Commissione riflette lo stesso schema.
GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN AL G7
Uno schiaffo a Pse, Renew e Verdi. Che ora – se accetteranno questo schema - saranno molto meno determinanti se non addirittura irrilevanti. La politica dei “due forni” sarà la logica conseguenza: Ursula potrà rivolgersi all’occorrenza a destra o a sinistra. E scompare di fatto la maggioranza politica.
Tutta la struttura del nuovo esecutivo europeo, però, è in realtà costruita per fare riferimento solo alla presidenza. Una sorta di originale “presidenzialismo europeo”. La leader tedesca non a caso ha scelto sei vicepresidenti di nuova nomina nell’esecutivo europeo. Quindi senza esperienza interna. E almeno tre di loro provengono da paesi “minori” (Estonia, Romania e Finlandia). Senza contare che proprio nell’illustrazione degli incarichi ha sottolineato che i Commissari “economici”, Dombrovskis e il polacco Serafin, “dovranno riferire direttamente a me”. […]
RAFFAELE FITTO - PARLAMENTO EUROPEO
Le sue linee guida sono “sicurezza, prosperità e democrazia” eppure, il nuovo Portafoglio della Difesa, che sarebbe dovuto essere centrale, è stato assegnato al lituano Kubilius. E poi basta leggere le lettere di missione inviate ai commissari per capire che la linea seguita è quella del “divide et impera”. Molte deleghe sono spacchettate tra più Commissari – basti pensare al Clima - e sovrapposte. Il tutto per sottoporre il controllo alla presidenza.
La Commissione Ursula bis, quindi, parte così. A ottobre si terranno le audizioni in Parlamento per valutare i singoli candidati. […]
COMMISSIONE EUROPEA NOMINATA DA URSULA VON DER LEYEN URSULA VON DER LEYEN PRESENTA LA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA