1. SACRIFICIO DEL MES
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI - MEME BY OSHO
Dopo la sorpresa del Patto di Stabilità, non poteva essercene un’altra sul Mes, il meccanismo salva banche che l’Italia era rimasta la sola in Europa a non aver ratificato. Così ieri mattina alla Camera, prima in commissione, poi in aula, il Mes è stato affossato, com’era nell’aria da tempo, per la gioia di Salvini, che non vedeva l’ora di dimostrare che lui e la Lega non si piegano ai diktat dell’Unione, per la conseguente sottomissione di Meloni, che ha cercato fino all’ultimo la strada di un compromesso senza trovarla, e per la prima seria spaccatura della maggioranza di destra centro, dato che Forza Italia, insieme a Noi moderati, s’è astenuta.
GIORGIA MELONI - ER MES - MEME BY DAGOSPIA
In un certo senso Meloni s’è trovata con le spalle al muro: se avesse approvato la ratifica, in forza del suo ruolo da premier e delle sue frequentazioni con i vertici europei, […] si sarebbe trovata lo stesso con la maggioranza spaccata e in più a votare con il Pd. Inaccettabile per Fratelli d’Italia. E poi sarebbe stato un regalo a Salvini che con la campagna elettorale già cominciata per le europee di giugno non si poteva permettere.
[…] su Meloni ha pesato soprattutto l’incubo di Salvini. […] questa del rapporto con il Capitano leghista, per metà suo alleato, per metà suo avversario, resta la questione aperta sul cammino della premier.
giorgia meloni e ursula von der leyen sorvolano l emilia romagna alluvionata
Nel senso che se per andargli dietro finisse per rimangiarsi tutti gli sforzi che ha fatto per costruirsi una credibilità in Europa, alla fine della campagna, e anche in presenza di un buon risultato elettorale che tanto per lei è scontato, il bilancio per Meloni sarebbe negativo.
Solo qualche settimana fa, al Capitano leghista che si presentava a braccetto con Marine Le Pen, la premier, grazie all’amicizia sviluppata in questi mesi, poteva opporre Ursula Von der Leyen, che aveva accettato di fare insieme a lei una visita-lampo a Lampedusa. Oggi forse la presidente della Commissione non sarebbe così convinta di accettare lo stesso invito. Infine, resta da vedere, oggi, quali saranno le reazioni sugli spread dei mercati internazionali: su quelle non si scherza.
giorgia meloni matteo salvini atreju
2. MES, LA RITORSIONE ITALIANA IN NOME DEL SOVRANISMO
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per www.repubblica.it
Un trattato di sovranismo. Un gesto da arditi dell’euroscetticismo. La bocciatura del Mes imposta da Giorgia Meloni è insieme somma di debolezze ed esaltazione di nazionalismo, sprezzo di Bruxelles e salto nel buio. […] Palazzo Chigi si espone. La riforma, fa sapere la presidente del Consiglio, era di “relativo interesse e attualità per l’Italia, visto che come elemento principale prevede l’estensione di salvaguardie a banche sistemiche in difficoltà, in un contesto che vede il sistema bancario italiano tra i più solidi in Europa e in Occidente”. Come a dire: i nostri istituti di credito sono solidi, gli altri si arrangino.
QUANDO GIORGIA MELONI ERA CONTRARIA AL MES - 2
[…] Sovranismo è anche la genesi di questa crisi con Bruxelles, che promette strascichi ancora imprevedibili. Lo è perché il voto della destra di governo aspira a rappresentare una ritorsione neanche velata dopo l’accordo – si fa per dire – sul Patto di stabilità.
Subìto da Roma, imposto da Parigi e Berlino. Uno schiaffo, dopo la mortificazione dell’annuncio franco-tedesco che ha lasciato per un giorno senza fiato (e senza voce) la propaganda di Palazzo Chigi. Ma sarebbe riduttivo leggere quanto accaduto soltanto come un fallo di reazione, un capriccio fuori tempo massimo dopo una dolorosa sconfitta nell’unico tavolo negoziale che contava davvero.
Sovranismo è anche strategia, battaglia di occupazione degli spazi euroscettici, duello tra i due leader della destra: Matteo Salvini, in crisi di consenso, che sfida Giorgia Meloni sul terreno della coerenza (“prova a dire sì al Salva Stati, se hai il coraggio”), Giorgia Meloni che rilancia e sfascia ogni possibile mediazione.
GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
Piuttosto che lasciare al collega la bandiera del “no Mes”, manda all’aria un trattato atteso da anni e decisivo per la stabilità del sistema bancario. Anche a rischio di rompere con Bruxelles. Anche a costo di bucare il paracadute che l’Europa garantisce all’Italia sul finanziamento del debito.
Un punto di svolta. Un tratto di pennarello nero sull’elenco di scelte pragmatiche con cui Meloni, negli ultimi quattordici mesi, ha negato la promessa di spezzare le reni a Bruxelles e accettato il tavolo della mediazione. […] Un atto ostile con cui dovrà fare i conti innanzitutto Giancarlo Giorgetti, che aveva assicurato stabilità e ragionevolezza ai colleghi continentali. A proposito: cosa dice Giancarlo Giorgetti?
MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI QUANDO GIORGIA MELONI ERA CONTRARIA AL MES - 3 QUANDO GIORGIA MELONI ERA CONTRARIA AL MES - 1