Estratto dell'articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”
ABASCAL MELONI
Sono passati soltanto cinque giorni dall'inizio della presidenza ungherese dell'Ue e il Ciclone Orban ha già travolto l'Europa. Prima il premier ungherese si è presentato a Kiev per dire a Volodymyr Zelensky che è arrivato il momento di sedersi al tavolo per negoziare con il Cremlino. Poi ha sorpreso tutti volando a Mosca per andare a parlare direttamente con Vladimir Putin, scatenando così la reazione infuriata di molte cancellerie europee.
Nel frattempo, ha lanciato un progetto politico tutto suo nel nuovo Parlamento europeo che sta già calamitando le forze alla destra dell'emiciclo, ridisegnando i confini dei gruppi e rimescolando gli equilibri. Gli ultimi due acquisti, quelli che finora hanno fatto più rumore, sono gli spagnoli di Vox e il Partito per la Libertà di Geert Wilders, quest'ultimo appena entrato nella nuova coalizione di governo nei Paesi Bassi.
MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI COME LE GEMELLE DI SHINING - MEME BY SIRIO
Per quanto riguarda la formazione guidata da Santiago Abascal, si tratta di una sorpresa: soltanto mercoledì aveva partecipato alla riunione costitutiva del gruppo dei Conservatori, confermando la sua presenza e incassando anche una vice-presidenza.
Ma ieri è arrivato l'addio che ha spiazzato Fratelli d'Italia e la sua leader Giorgia Meloni, nonostante gli elogi alla premier degli spagnoli. Anche se il co-presidente Nicola Procaccini prova a minimizzare, ora Ecr rischia seriamente di perdere lo scettro di terzo gruppo più numeroso nell'Eurocamera, scatenando una dinamica che avrà un impatto anche sulla distribuzione delle cariche interne.
giorgia meloni bacia santiago abascal 2
Con l'uscita di Vox, i Conservatori sono scesi a quota 78 seggi: soltanto due in più dei liberali di Renew, che però si aspettano nuovi ingressi nei prossimi giorni. E c'è il rischio di un ulteriore sorpasso che potrebbe far scivolare Ecr al quinto posto. «Ci saranno sorprese, sorprese, sorprese» va ripetendo Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese.
Ai Patrioti per l'Europa hanno aderito per il momento sei delegazioni: ai fondatori – che sono gli ungheresi di Fidesz, i cechi di Ano e gli austriaci di Fpo – si sono aggiunti i portoghesi di Chega, gli spagnoli di Vox e gli olandesi del Pvv. La soglia dei 23 seggi è stata ampiamente superata, ora resta da raggiungere quella dei sette Stati membri. Per capire quali saranno le sorprese di cui parlano con assiduità gli uomini di Fidesz bisognerà attendere fino a lunedì, quando è prevista la riunione costitutiva del gruppo e quando sarà chiaro il risultato delle elezioni francesi.
THE ECONOMIST - COPERTINA CON URSULA VON DER LEYEN, GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN - LE TRE DONNE CHE PLASMERANNO L'EUROPA
Nel mirino di Viktor Orban ci sono tutti i partiti che hanno sin qui fatto parte di Identità e democrazia, compresa la Lega, ma il pesce grosso sono indubbiamente i 30 seggi del Rassemblement National di Marine Le Pen, con il quale è già in corso un dialogo.
Se tutti questi partiti aderissero, i Patrioti salirebbero a quota 79 seggi e diventerebbero il terzo gruppo al Parlamento europeo. Ma al di là dei numeri, il premier ungherese guarda al peso delle sue delegazioni, visto che i francesi si giocano la possibilità di diventare una forza di governo. [...]
L'Alto Rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, ha sollevato anche un'altra questione: «La posizione dell'Unione europea sulla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina è contenuta in molte conclusioni del Consiglio europeo ed esclude contatti ufficiali tra l'Ue e il presidente Putin». [...]
trasferta a Mosca, però, ora «mette a rischio» la missione a Budapest del team guidato von der Leyen, come ha minacciato il portavoce dell'esecutivo europeo. Mancano ancora 178 giorni alla fine del semestre di presidenza ungherese e i funzionari che lavorano per tradurre nella pratica lo slogan trumpiano "Make Europe Great Again" assicurano che ne vedremo delle belle: «Sorprese, sorprese, sorprese...».
meloni le pen GIORGIA MELONI E VIKTOR ORBAN AL CONSIGLIO EUROPEO roberta metsola viktor orban giorgia meloni giorgia meloni GIORGIA MELONI E SANTIAGO ABASCAL AD ATREJU 2023