Emanuele Lauria per la Repubblica - Estratti
GIORGIA MELONI VOTA ALLE ELEZIONI EUROPEE 2024
L'ultimo travaso di bile agli alleati Matteo Salvini l'ha provocato nel primo pomeriggio di ieri: il nuovo insulto rivolto al presidente francese Emmanuel Macron, quel «bombarolo» vergato addirittura in una nota, infrange il silenzio elettorale e fa saltare l'intera architettura comunicativa di Giorgia Meloni, che per rispettare il ruolo di premier si era appena limitata a un appello anti-astensionismo fuori dal seggio, dopo la digressione dello spot con il fruttivendolo e le ciliegie «varietà Giorgia» postato un minuto primo della mezzanotte di venerdì.
(...) La premier è appena andata via, avvolta nel suo tailleur rosa pallido, dopo aver sorriso davanti a fotografi e telecamere ed essersi scusata con le quattro scrutatrici (sì, tutte donne) per il trambusto causato: «Vi libererò. La prossima volta vi libererò», scherza. E il dubbio è se Meloni alluda al prossimo cambio di residenza o al fatto che alle prossime consultazioni - la tesi dei più maligni - non sarà più primo ministro.
MATTEO SALVINI FA IL SEGNO DELLA DECIMA
Lo staff della presidente rimane sul marciapiede, nella cappa d'afa del Mostacciano, quando sui telefonini rimbalza il comunicato di Salvini. C'è stupore, sbigottimento, la premier viene subito avvertita e pare non la prenda benissimo. Dopo lo spoglio, da giovedì, ci sarà il G7 e Meloni dovrà sedersi accanto all'inquilino dell'Eliseo offeso dal suo vicepremier. Non senza imbarazzo.
È lo strascico di una campagna segnata dalle divisioni.
(...)
giorgia meloni emmanuel macron meme by edoardo baraldi
Sono le scorie che si porta appresso una coalizione di governo che in Europa fa capo a gruppi diversi. E si appresta a scelte difficili a Bruxelles, dove l'obiettivo di una maggioranza di centrodestra - visti i numeri - è solo di facciata: Tajani non può escludere alleanze con i socialisti, FdI non le considera ma alla fine sosterrà quasi sicuramente il presidente della commissione proposto dal Ppe, Salvini no.
giorgia meloni emmanuel macron
Come rimettere a posto i cocci dopo il voto? Se non ci saranno sconquassi elettorali, se Meloni non andrà sotto il 26 per cento e FI non supererà la Lega, la premier potrebbe limitarsi a pochi ritocchi alla squadra di governo (c'è il caso Santanché da affrontare e il nodo del commissario europeo che potrebbe essere scelto fra i ministri), pur avendo chiesto al Quirinale delucidazioni sulla necessità di passare dal Parlamento in caso di rimpasto. Ma qualsiasi altra ipotesi renderebbe il futuro più complicato, a partire dalla gestione del dossier riforme, e gli assetti meno solidi.
LA DECIMA COSA BELLA - IL GIORNALONE - LA STAMPA
Sull'atteggiamento verso Kiev le distanze sono diventate marcate: Salvini ha detto che la Lega non voterà più un decreto per l'invio di armi «se queste saranno utilizzate in territorio russo». In più, lo sfegatato tifo per Trump da parte del capo leghista è un ulteriore problema nei rapporti internazionali di Palazzo Chigi, in attesa del test americano di novembre. «Per fortuna la campagna elettorale è finita», è il coro di ministri e maggiorenti del centrodestra. Ma il dopo voto, da vivere peraltro con l'urgenza di un piano di aggiustamento dei conti da presentare all'Ue entro settembre, potrebbe prolungare l'incubo.
joe biden emmanuel macron emmanuel macron joe biden EVITA MELON - MEME giorgia meloni mangia una ciliegia 4 emmanuel macron giorgia meloni