Estratto da corriere.it
giorgia meloni in aula al senato
(...) Dal prossimo Consiglio europeo, giovedì e venerdì, Giorgia Meloni si aspetta concretezza, in primo luogo sul dossier migranti. Concretezza significa che «non possiamo attendere oltre, non possiamo rischiare un altro naufragio», significa che l’Italia chiede a Bruxelles e ai suoi partner europei lo «stanziamento di risorse adeguate» a difendere i confini marittimi, «come fu fatto anni fa con gli accordi siglati con la Turchia».
Significa infine che anche «gli Stati di bandiera delle Ong», e dunque in primo luogo la Germania, vengano «pienamente coinvolti nelle operazioni Sar, si assumano la responsabilità delle operazioni che il diritto del mare attribuisce loro» (...)
MELONI
Estratto da repubblica.it
giorgia meloni in aula al senato
Sul sostegno a Kiev e l'invio di armi "basta menzogne". Ribadisce in Aula del Senato che "ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È l'aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato". Per poi attaccare le opposizioni durante la replica e 'smontare' il 'teorema Pasolini' - citato dalla senatrice Pd Rojc - per negare ancora una volta che il naufragio di Cutro sia stato frutto quantomeno di negligenze: "Ho la coscienza a posto. Io sono una madre". Giorgia Meloni tiene le consuete comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 23 e 24 marzo. Le opposizioni vanno in ordine sparso. Al Senato (e domani alla Camera) si dividono nel voto: il centrodestra presenta una risoluzione unitaria, mentre Pd, M5S e Terzo Polo propongono ciascuno un proprio documento di indirizzo
giorgia meloni e i selfie con i parenti delle vittime di cutro 3
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MELONI AL M5S: "MEGLIO DIMETTERMI CHE FARE COME CONTE CON MERKEL"
Poi l'attacco al M5S e al suo leader. "Ho sentito dire che andrei in Europa a prendere ordini. Lo diranno i fatti. Non mi vedrete mai" fare questo. "Io preferisco dimettermi, piuttosto che presentarmi al cospetto di un mio omologo europeo con i toni con i quali Giuseppe Conte andò al cospetto di Angela Merkel, a dirle che il M5S erano ragazzi che avevano paura di scendere nei consensi ma alla fine avrebbero fatto quello che l'Europa chiedeva - continua la premier - Preferisco dimettermi che rappresentare una nazione del genere".
UCRAINA, MELONI: "IN AULA C'È CHI VUOLE ACCORDI CON LA CINA E LA RESA DI KIEV"
"Siamo un membro della Nato e condividiamo la sua posizione sull'aggressione della Russia all'Ucraina: sappiamo che in questa Aula ci sono partiti che auspicano un accordo con la Cina o una resa dell'Ucraina. Noi non siamo di questo avviso - afferma Meloni, in sede di replica, nelle sue comunicazioni al Senato - Accolgo le preoccupazione emerse sui nostri arsenali militari: del resto anche il governo Conte aumentò spese militari".
giorgia meloni