Paola Di Caro per il Corriere della Sera
MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI
Stavolta Salvini non l' ha proprio capito. «Sono abbastanza stupita. È un momento troppo grave per potersi permettere tatticismi esasperati o fughe in avanti. Serve grande responsabilità, da parte di tutti», ammonisce Giorgia Meloni.
Non le è piaciuta l' uscita del leader della Lega, che si è detto disponibile ad un «governo ponte» prima del voto?
«Seriamente: se nasce un nuovo governo oggi dura tre anni, altro che ponte».
E lei lo esclude?
«Siccome non credo che in questa legislatura si possa immaginare un governo senza Pd, Cinque Stelle o Renzi, penso che non abbia molto senso nemmeno parlarne».
Salvini ha precisato che pensa ad un esecutivo di centrodestra con chi «si è rotto» di stare in maggioranza.
«Ho visto la correzione e mi ha parzialmente tranquillizzato, ma continuo a non capire diverse cose. Chiederò magari già domani a Matteo, quando ci vedremo per presentare le proposte unitarie del centrodestra sulla legge di Bilancio, cosa intendesse. E confido che ci chiariremo, come sempre».
salvini meloni
Cosa ha detto o fatto Salvini di sbagliato?
«Trovo un po' anomalo che - nello stesso giorno in cui noi leader del centrodestra ci sediamo a un tavolo per coordinare le posizioni - senza avvertirci, prima si facciano aperture a un governo nel quale si prende in considerazione l' ipotesi di siglare un nuovo patto con Pd o M5S con l' obiettivo di far fuori Conte per siglare un nuovo patto tra Pd e M5S, e contemporaneamente si annunci un colloquio con lo stesso Conte».
Come se lo spiega?
giorgia meloni matteo salvini antonio tajani a catania 1
«Non lo so, ma per la coalizione è stato un passo indietro. Proprio nel momento in cui il centrodestra mostra compattezza sul Mes, supera divisioni interne, si presenta compatta per ottenere ascolto e risultati su proprie proposte nella lotta contro il Coronavirus, perché aprire a un colloquio in solitaria con Conte, facendo il gioco della maggioranza, che ha come unica intenzione quella di dividerci? È da mesi che tentano di farlo e finora non siamo mai caduti nella trappola».
Salvini sostiene però che, con la pandemia, votare è impossibile ora, e magari cerca una nuova centralità per il centrodestra.
«Ma non è impossibile votare. Questa è da sempre la tesi della sinistra, che ha il terrore di perdere. Ma è una tesi strumentale che noi non abbiamo mai avvalorato. Impossibile è continuare con un governo che si divide e tutto e litiga per le poltrone mentre il Paese rischia tra pochi mesi la chiusura di aziende, milioni di cittadini disoccupati, il tutto in piena pandemia».
salvini meloni
Ma lei davvero crede al voto?
«Io credo che sarebbe molto meglio votare e avere poi un governo coeso con un progetto preciso che rimanere in questa situazione. Siamo l' unico Paese al mondo che ritiene un dramma votare, come se poi tra un governo dimissionario e uno nuovo ci fosse un vuoto di potere a palazzo Chigi. Scusi ma il Covid non c' era negli Usa? Mi pare abbiano votato comunque».
È possibile che Salvini si voglia porre come leader di tutta la coalizione mediando tra la posizione intransigente di FdI e quella super dialogante di Berlusconi?
«Non lo credo perché, se così fosse, sarebbe davvero tatticismo esasperato. Leadership non è tattica, ma visione politica, coerenza, chiarezza, non posizioni altalenanti. Quello che ha portato FdI a crescere, come la stessa Lega quando ha interpretato una linea decisa, e Matteo lo sa bene. Dividendosi non si rafforza nessuno, né la coalizione né il leader del partito maggiore della coalizione».
MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SELFIE IN PIAZZA
L' iniziativa di allargare il centrodestra anche ai piccoli, presa da Salvini, e l' ipotesi che d' ora in poi si decida «a maggioranza» almeno la apprezza?
«Certamente è un fatto positivo, ma ribadisco, non mi è piaciuto che alcuni di loro pur dopo l' intesa non abbiano votato la nostra mozione unitaria sul Mes. Il tavolo è una buona cosa ma bisogna dimostrare di voler stare assieme nei fatti. Poi sul voto a maggioranza non so cosa si intenda, ma è chiaro che non tutti hanno lo stesso peso...».
Qualcuno fra gli osservatori pensa che Salvini abbia deciso la nuova linea per tornare leader dominante nella coalizione e mettere lei a margine.
GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI
«Guardi, io so che ogni volta che faccio un' iniziativa politica o una dichiarazione non esattamente in linea con quella di Matteo mi viene detto che è "una battaglia per la leadership": siccome l' accusa di chi vuole mettere pepe tra noi mi fa sorridere, non mi interessa. Mi interessa invece capire se davvero Salvini considera possibile in questa legislatura tornare con i Cinque Stelle o fare un governo con il Pd o se come me ha un unico orizzonte possibile: andare al voto con il centrodestra. Questa è l' unica cosa che importa e sulla quale conto che spazzeremo via gli equivoci».
ANTONIO TAJANI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI meloni salvini salvini e meloni