Estratto dell'articolo di Antonio Bravetti per “La Stampa”
GIORGIA MELONI IN COPERTINA SU GRAZIA
«Le donne sono le prime vittime dell'ideologia gender». A una settimana dalla Giornata internazionale della donna dell'8 marzo, "il" presidente del Consiglio Giorgia Meloni disvela la sua agenda femminista. In un'intervista al settimanale Grazia, Meloni parla di aborto, famiglia, utero in affitto. Il passaggio che fa più rumore e accende subito la discussione è quello sul gender: «Il diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo andrà a discapito delle donne».
Piovono critiche dal Pd e da numerose associazioni per i diritti: «Le donne soffrono il patriarcato, non il gender». D'accordo, invece, Arcilesbica: «Un uomo non può essere donna solo per autodichiarazione».
[…] Parlando di identità di genere, la premier dice: «Oggi si rivendica il diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo al di là di qualsiasi percorso, chirurgico, farmacologico e anche amministrativo. Maschile e femminile sono radicati nei corpi ed è un dato incontrovertibile. Tutto questo andrà a discapito delle donne: oggi per essere donna, si pretende che basti proclamarsi tale, nel frattempo si lavora a cancellarne il corpo, l'essenza, la differenza. Le donne sono le prime vittime dell'ideologia gender.La pensano così anche molte femministe».
identita di genere 2
Arcilesbica, per esempio: «Sono d'accordo con Meloni - sostiene la presidente Cristina Gramolini - dare la possibilità ad un uomo di autodichiararsi donna, al di là di qualsiasi percorso, danneggerebbe le donne. Per esempio negli sport femminili o nelle politiche di pari opportunità». Fratelli d'Italia applaude e interpreta, Genesi alla mano.
Cristina Gramolini - presidente di arcilesbica
[…] Di tutt'altro avviso il Pd. Meloni «alimenta la cultura dell'intolleranza», dice la deputata Rachele Scarpa. «Le donne non soffrono di un'inesistente ideologia gender - aggiunge Cecilia D'Elia, portavoce della Conferenza delle donne democratiche - ma di stereotipi, disuguaglianza, schemi patriarcali, contrattacchi e tentativi di ricacciarle nel ruolo secolare». Per le attiviste di Non una di meno «l'ideologia gender è un'invenzione strumentale e il discorso di Meloni è privo di senso».
[…] Di «vergognoso attacco alla comunità transgender» parla lo storico circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Non è tutto qui. Nell'intervista, Meloni ricorda la madre che decise all'ultimo momento di non interrompere la sua gravidanza e alle donne che vogliono abortire promette che «lo Stato darà gli strumenti necessari per non negare a se stesse la gioia di crescere un figlio».
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