VALENTINA NAPPI VS GIORGIA MELONI: “SE LEI È CRISTIANA, IO NON HO MAI FATTO SESSO ANALE” - I MIGLIORI VIDEO-MEME DEL REMIX DI "MEM & J" + BONUS MALGIOGLIO
IL SERVIZIO DI ALICE MARTINELLI DELLE "IENE" SU "IO SONO GIORGIA": https://www.iene.mediaset.it/video/giorgio-meloni-xfactor-malgioglio_585572.shtml
GAZZELLE CHE SUONA IO SONO GIORGIA AL PIANOFORTE LA SITUAZIONE STA DEGENERANDO pic.twitter.com/Xqy8iqxSWF
— mirco (@jupitears) November 5, 2019
1 – GLI AUTORI DEL TORMENTONE: MELONI HA IL TONO DA VOCALIST
Laura Vincenti per il “Corriere della Sera”
mem & j autori di io sono giorgia
«Tutto avremmo voluto fuorché diventasse una sigla per Giorgia Meloni». Mem & J commentano il successo di «Io sono Giorgia», che in 2 settimane è diventato un tormentone da oltre 3 milioni di visualizzazioni sul web. I dj milanesi, 27 e 24 anni, preferiscono restare anonimi: da 3 anni producono musica trash, da ridere.
GIORGIA MELONI
«Quel video al comizio era già tristemente virale per ciò che diceva: noi abbiamo voluto girarlo in chiave ironica in un discorso a favore della comunità lgbt. Adesso la Meloni lo ha rigirato a suo favore: fa parte del gioco. Ma il pubblico ha capito che volevamo prenderla in giro».
Hanno scelto lei anche perché «è una brava comunicatrice, ha un tono energico e cadenzato, ricorda l' urlo delle vocalist in discoteca». Il tormentone, diventato virale, è stato realizzato in un' ora. Ora nascono meme, remix e nuove versioni al grido di «Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana». E Mem & J sono già richiestissimi per serate in giro per l' Italia.
2 – “GENITORE 1 – GENITORE 2”. CHI C’È ALL’ORIGINE DEL MEME «IO SONO GIORGIA» SUL DISCORSO DELLA MELONI
IL TWEET DI VALENTINA NAPPI CONTRO GIORGIA MELONI
Valerio Berra per www.open.online
In questi giorni è ovunque. Basta cercare su qualsiasi social #iosonogiorgia e si viene inondati dal remix del discorso di Giorgia Meloni, ballato in ogni contesto. Notevoli i video con Rihanna e quello con i Teletubbies. Tanto virale che anche Gazzelle ha deciso di farne una canzone.
giorgia meloni manifestazione contro il governo conte bis 1
Spesso, quando un meme diventa così noto, si perde la sua origine. Eppure, in questo caso, trovarla non è stato così difficile. A creare la colonna sonora dei social di questa settimana è stato il duo MEM & J. E a fare tutto non ci hanno messo più di un’ora.
Come è nata l’idea di creare un remix con la voce di Giorgia Meloni?
«È successo davvero per caso. Abbiamo pensato “Perchè non fare dire alla Meloni qualcosa di Pro Gay?”. Abbiamo mandato qualche audio al gruppo Whatsapp del Toilet, un locale gay friendly di Milano. Nel giro di un’ora la canzone era fatta».
Quando l’avete diffuso?
mem & j autori di io sono giorgia 1
«L’abbiamo pubblicato sabato sera scorso, il 2 novembre. Il boom è arrivato la domenica, quando è giunto nelle mani di Tommaso Zorzi. Da lì è salito esponenzialmente. Il nostro video su YouTube è arrivato prima a 500mila visualizzazioni e poi è passato a un milione».
Quel remix è stato ripubblicato anche da Daniela Santachè e dalla stessa Meloni. Non c’è il rischio che diventi un boomerang?
«Io penso che lo canteremo tutti al prossimo Gay Pride. Quello condiviso dalla Meloni è un remix molto più soft. Le persone intelligenti hanno capito cosa volevamo dire».
Meloni con canzoni come Rubala! o Ollolanda si presta spesso a operazioni di questo tipo. Secondo te come mai?
MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI
«Ha un modo di parlare molto cadenzato, molto ritmato. In questi remix di solito gli audio si spezzettano, si tagliano per beccare la battuta, il colpo di cassa giusto. Con lei è stato fatto solo in minima parte».
Lo avete già provato a metterle in discoteca?
«Prima di pubblicarlo lo abbiamo fatto ascoltare in una serata al Toilet. Quando l’abbiamo mandato è stato spiazzante. Hanno alzato tutti i cellulari per fare video. Loro conoscevano già il discorso della Meloni e hanno capito l’operazione fatta. Ci hanno aiutato a diffonderlo».
L’audio si sta diffondendo ma in pochi riconoscono che è stato fatto da voi. Vi dà fastidio?
GIORGIA MELONI BY LUGHINO
«Chi ricondivide potrebbe prestare attenzione a questa cosa. Tante pagine prima hanno diffuso il video e poi, quando glielo abbiamo fatto notare, ci hanno taggato. Ma in fondo ci basta che si sparga il messaggio. Non ci interessa tanto la popolarità, non abbiamo monetizzato nemmeno il video su YouTube».
3 – GIORGIA MELONI HA TRASFORMATO «GENITORE 1 – GENITORE 2» NEL SUO INNO. ED È STATA MOLTO FURBA
Valerio Berra per www.open.online
Sembra che qualcosa si sia rotto. In meno di una settimana il remix «Genitore 1 – Genitore 2» è passato dall’essere una tagliente critica a Giorgia Meloni a diventare un inno di Fratelli d’Italia. Due identità quindi, che per adesso coesistono. Eppure è difficile pensare che il brano prodotto da Mem & J sarà sia l’inno dei prossimi Gay Pride che la sigla di apertura di Atreju, il convegno annuale organizzato dal partito guidato da Meloni.
L’origine della trasformazione
giorgia meloni al quirinale per le consultazioni 1
Il primo sintomo di questa schizofrenia si era manifestato già il 3 novembre, quando il remix aveva cominciato a diventare virale sui social. Daniela Santanchè su Twitter ha pubblicato uno dei tanti video parodia in cui la canzone diventa la sigla di un balletto, in questo caso coreografato dalle ragazze della trasmissione Non è la Rai.
Il commento non lascia spazio ai dubbi: «Ho ricevuto questo video; lo trovo meraviglioso, alla faccia di chi voleva farci male». Qualche utente applaude la condivisione, qualcuno invece fa notare che l’intento della canzone non era esattamente quello: «Daniè! Ve stanno a prende per il culo».
L’inno di Giorgia
consultazioni giorgia meloni
L’intento con cui è nato è chiaro, come il duo Mem & J ha spiegato a Open. «Genitore 1 – Genitore 2» è solo l’ultimo caso di una strategia molto diffusa nella comunità Lgbtq+, il cosiddetto cleaning method. Si prende un attacco e invece di combatterlo lo si fa proprio, lo si fa diventare una bandiera.
All’inzio sembrava che funzionasse, anche grazie a esponenti molti in vista nella difesa dei diritti della comunità Lgbtq+ come Tommaso Zorzi, influencer e volto del programma Riccanza di Mtv. È stato lui a lanciare l’hashtag #iosonogiorgia, interprentandolo lui stesso con un balletto su Tik Tok.
tommaso zorzi
Giorgia Meloni però non è stata a guardare. Ha fatto suo il remix, prima condividendolo sui social e poi celebrando in un post la viralità dell’hashtag #iosonogiorgia e il raggiungimento del 10% nei sondaggi elettorali per Fratelli d’Italia.
E non si è fermata qui. Al convegni MuovitItalia19, tenutosi a Catania, Meloni è salita sul palco ballando il remix lanciato in sottofondo. Gli organizzatori avevano scelto una versione tagliata, in cui si sentiva solo «Io sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana» ma arrivata al microfono la leader di Fratelli d’Italia ha continuato accennando anche le altre parole «Genitore 1 – Genitore 2».
L’ultimo passo di questo rebranding è stato alla trasmissione Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio 1. Accogliendo la richiesta dei conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, è stata proprio lei a cantare le parole di quel remix nato, appena una settimana fa, solo per ridicolizzarla.