Marco Antonellis per “Dagospia”
minniti renzi
E meno male che Matteo Renzi si sarebbe disinteressato del congresso PD e non avrebbe sostenuto Marco Minniti. Già, perché si va sempre più concretizzando la discesa in campo di Luca Lotti al fianco dell'ex Ministro dell'Interno.
Il che la dice lunga sul presunto disinteresse del senatore di Rignano a proposito delle vicende dem. Ma la strategia di Marco Minniti per la conquista della segreteria Pd prevede in cabina di regia oltre al fedelissimo di Matteo Renzi anche Achille Passoni, Nicola Latorre e Lorenzo Guerini.
lotti
Mentre Luca Lotti si occuperà di tutta la parte riguardante i parlamentari ed il territorio (ha già conquistato alla "causa" minnitiana circa un centinaio tra deputati e senatori ovvero più del 60% degli eletti), Achille Passoni (marito dall'ex Ministra Valeria Fedeli) sarà il vero alter ego di Minniti.
achille passoni
Sarà lui a farne le veci quando ce ne sarà bisogno e sarà lui che dovrà scegliere mandare i messaggi giusti per motivare le truppe e dare lo "spin" a tutta la campagna elettorale. Nicola Latorre invece si occuperà di seguire tutti gli aspetti organizzativi mentre Lorenzo Guerini sarà il riferimento per il nord con un occhio ai centristi e a tutto il mondo cattolico.
nicola latorre
Inutile dire che il disinteresse di Matteo Renzi per la candidatura di Marco Minniti era solamente un bluff mediatico ben orchestrato, un gioco delle parti proprio come Dagoanticipato. Nel frattempo però i sondaggi non arridono all'ex dalemiano: tra i molti pubblicati in questi ultimi giorni sta facendo molto discutere un sondaggio reso noto da Agorà; per la trasmissione di Serena Bortone Nicola Zingaretti sarebbe in vantaggio di una decina di punti circa. Insomma, per Minniti e i suoi quattro moschettieri ci sarà molto lavoro da fare.
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