QUESTO DISGRAZIATO SITO NEL 2014 RACCONTAVA LA ‘SPECIAL RELATIONSHIP’ TRA LA MERKEL E LA CINA, DETESTATA DAGLI STATI UNITI (PER CHI NON SE LO RICORDASSE, IL 'BUON' OBAMA AVEVA FATTO SPIARE LA CANCELLIERA DALLA CIA)
1.MERKEL,IN TEMPI INSICURI AMPLIARE PARTNERSHIP CON CINA
(ANSA) - "In tempi di insicurezza globale" la Germania vuole "ampliare la partnership con la Cina". Lo ha detto Angela Merkel a Berlino, in conferenza stampa con il premier cinese.
li keqiang angela merkel
2.MERKEL, GERMANIA E CINA PER LIBERO COMMERCIO
(ANSA) - "Germania e Cina si riconoscono nel libero commercio". Lo ha detto Angela Merkel, in conferenza stampa a Berlino con il premier cinese Li Keqiang. "Siamo d'accordo anche sul fatto di rispettare le regole del Wto", ha aggiunto.
3.LI KEQIANG, ARRIVATO TEMPO ACCORDO LIBERO SCAMBIO CINA
(ANSA) - "È arrivato il tempo di un accordo di libero scambio fra Cina ed Europa". Lo ha detto il premier cinese, in conferenza stampa a Berlino con Angela Merkel. Secondo il premier "l'accelerazione" dell'accordo di tutela degli investimenti, premessa di questo accordo più ampio, è "nell'interesse di entrambi".
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4.LI KEQUIANG, CINA SI ASSUME SUE RESPONSABILITÀ SU CLIMA
(ANSA) - "La Cina si assume le sue responsabilità internazionali sulla tutela del clima e per una crescita sostenibile" dal punto di vista ecologico. Lo ha detto il premier cinese Li Kequiang, a Berlino in conferenza stampa con Angela Merkel.
5.MERKEL, PIANIFICATO ACCORDO TUTELA INVESTIMENTI CINA-UE
(ANSA) - Angela Merkel ha annunciato "un accordo di tutela degli investimenti fra Europa e Cina". La cancelliera lo ha detto a Berlino, in conferenza stampa con il premier cinese.
6.TRUMP VERSO L' ADDIO ALL' ACCORDO SUL CLIMA
Francesco Semprini per la Stampa
Nella «Trumpolitic» non c' è spazio per l' accordo di Parigi. Il sospetto era giunto col mancato accordo del G7 di Taormina sul clima, la conferma (presunta) da fonti vicine all' amministrazione americana rimbalzate sui media Usa, secondo cui Donald Trump avrebbe già deciso di sfilarsi dal Cop 21 (l' intesa raggiunta a Parigi nel dicembre 2015).
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Una task force di esperti guidata da Scott Pruitt, il capo dell' agenzia per l' ambiente (Epa) starebbe vagliando se avviare un completo ritiro formale - che potrebbe richiedere fino a tre anni - o un' uscita dal trattato delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che potrebbe essere una soluzione più veloce ma più radicale. L' indiscrezione fa il giro del mondo e da Berlino la portavoce dell' esecutivo di Angela Merkel, Ulrike Demmer, avverte: «Il governo tedesco si riconosce in modo inequivocabile in Parigi: speriamo che gli Usa si sentano ancora vincolati a questo».
Puntuale il tweet di Trump: «Annuncerò la mia decisione nei prossimi giorni. Facciamo di nuovo grande l' America».
Una conferma tra le righe per il presidente pronto a riaprire le miniere di carbone per riportare ad antichi fasti l' industria nazionale. Negli ultimi giorni c' era stato un confronto assai serrato tra consiglieri e gruppi pro e contro.
li keqiang merkel
Il passo indietro decreterebbe un successo degli «oltranzisti» come Steve Bannon e Pruitt, a danno dei «possibilisti» come il genero del presidente, Jared Kushner e la figlia Ivanka, entrambi suoi superconsiglieri. In linea con questi c' era anche il segretario di Stato Rex Tillerson reduce da un lunghissimo incontro martedì con il commander in chief sul tema. A «redimere» l' inquilino della Casa Bianca ci ha provato anche il segretario Onu Antonio Guterres che, rivolgendosi al Trump imprenditore, ha spiegato come «chi sceglie tecnologie verdi stabilirà standard elevati come leader economico».
MERKEL TRUMP
Immediate le invettive dei democratici, la leader alla Camera Nancy Pelosi parla di «sbalorditiva abdicazione della leadership americana e grave minaccia al futuro del nostro pianeta». Elon Musk, guru di Tesla dall' animo «verde» dice di essere pronto a mollare Trump se dovesse cestinare il Cop 21. In pressing anche Tim Cook, l' ad di Apple che ha chiamato la Casa Bianca cercando di «convincere» il presidente.
Sarà il defezionismo Usa, ma se l' intesa globale sul clima si sfilaccia sul versante Atlantico, si rafforzerebbe su quello Euroasiatico. A partire dal summit Ue-Cina di Bruxelles di domani, da cui potrebbero giungere misure concrete di attuazione di Parigi.
donald trump xi jinping
Non di solo clima si parlerà in Belgio, ma anche di commercio per individuare convergenze su nodi come la reciprocità nell' apertura dei mercati anche per gli appalti pubblici e gli investimenti. Ed è proprio dal fronte degli scambi che sembra arrivare un tentativo di ricucitura degli strappi tra Europa ed Usa consumati a Taormina. Il ministro per il Commercio americano, Wilbur Ross, ha annunciato di essere pronto a riprendere i negoziati con l' Ue sul trattato di libero scambio Ttip, sottolineando che si tratta di cosa ben diversa dal Ttp, l' accordo con i Paesi asiatici prima vittima del revisionismo trumpiano.
SCOTT PRUITT