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    RAMPELLI D’ITALIA – FRANCESCO MERLO E LA PROPOSTA IN DIFESA DELLA LINGUA ITALIANA DEL VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA: "È DA MULTARE TICKET O 'TITOLO DI VIAGGIO'? E CHISSÀ CHE CHIAMANDOLE BIKES NON SI SMETTA DI SCRIVERE, NELLE POMPOSE CARTE UFFICIALI, 'I VELOCIPEDI'. CARO RAMPELLI, USIAMO E MIGLIORIAMO IL NOSTRO INGLESE E SCOPRIREMO CHE ANCHE IL NOSTRO ITALIANO DIVENTERÀ MIGLIORE...”


     
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    Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica”

    FRANCESCO MERLO FRANCESCO MERLO

    Caro Merlo, ho sentito Fabio Rampelli spiegare in toni ragionevoli la proposta “in difesa della lingua italiana”.

     

    Ha detto che i “forestierismi” nella pubblica amministrazione ledono il diritto di comprensione, che le multe a chi ricorre a parole straniere sostituibili con parole italiane sono necessarie perché una legge che non sanziona non è legge; e chi evoca il fascismo fa linciaggio mediatico.

     

    Penso che, anziché prenderlo in giro, bisognerebbe spiegargli con l’amichevole forma della sua rubrica, “caro Rampelli”, che l’italiano non va difeso dall’inglese, ma dal cattivo italiano.

    Prof Marisa Vinciguerra — Caserta

    FABIO RAMPELLI A IN ONDA FABIO RAMPELLI A IN ONDA

     

    Risposta di Francesco Merlo

    Senza grandi speranze, ci provo. Caro Rampelli, l’italiano nella pubblica amministrazione va difeso dall’italiano degenerato nel “regolamento recante norme”, “ai sensi dell’articolo” e “disposizioni concernenti”. Secondo lei, è più chiaro “cerziorazióne” o check? E, poiché si ostinano a non scrivere “biglietto”, è da multare ticket o “titolo di viaggio”? 

     

    (...)

     

    Vuole degli advice , anzi, “un supporto consulenziale”? Insegni all’impiegato just in case per fargli dimenticare “all’uopo”. E chissà che chiamandole bikes , come fanno i suoi figli (italiani), non si smetta di scrivere, nelle pompose carte ufficiali, “i velocipedi con due o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare”.

    fabio rampelli fabio rampelli

     

    Caro Rampelli, basterebbe insegnare e tradurre in inglese, nel Liceo del Made in Italy, Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli del mio illustre collega e amico Gianantonio Stella per capire che “attizio”, “tradotto in giudizio”, “attergare” e “obliterare” non esprimono profondità culturale, ma offendono la lingua italiana. Al contrario, usando e abusando di to make forse, per contagio, seppelliremo “effettuare”.

     

    (...)

    Rispetta di più il diritto alla comprensione il danaro reimbursed o il denaro “ripetuto”?

    Quanto all’orario, tutto il mondo scrive, con i numeri da 1 a 12, a.m. o p.m. Caro Rampelli, usiamo e miglioriamo il nostro inglese e scopriremo che anche il nostro italiano diventerà migliore.

    francesco merlo francesco merlo

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