Estratto da “Posta e risposta – la Repubblica”
francesco merlo
[…] Caro Merlo, a tutti piace Sinner, un immenso campione, umile Achille di uno sport divino, grande, grandissimo italiano. Viene da una straordinaria famiglia, alla quale è molto grato per la libertà con cui l’ha educato. In campo, la sua grinta agonistica vincente non è mai cattiva, onora gli avversari, rispetta il pubblico. È l’eccezionale prodotto di un’epica Italia di confine. Però, caro Merlo, paga le tasse fuori dall’Italia.
Tanti nel mondo — e non tutti sono ricchi — hanno scelto residenze fiscali più convenienti dell’esoso suolo natio. Ma un campione così grande, orgoglio nazionale, non può permetterselo più. E lo Stato dovrebbe intervenire per convincerlo e… salvarlo.
Anna Rita Fazio — Pescara
Risposta di Francesco Merlo
L’Italia non tassa la cittadinanza, ma la residenza. E non capisco quale furia da tribunale morale spinga tanti acidi italiani a processare un ragazzo che non viola le leggi, non evade le tasse, non commette reati. Non so perché Sinner viva a Montecarlo, non so dove si alleni né quanto tempo passi in Italia. Immagino che la professione che onora faccia di lui un giramondo.
cazzullo sinner
Penso che, come tutti, abbia il diritto di risiedere dove gli piace e dove gli conviene. Lei gli attribuisce iperboliche qualità che non ho ragioni per contestare, ma diffido dei suoi tanti aggettivi fuori misura e della retorica nazionale, anche se è presto per mettere in guardia Sinner sulla specialità italiana di amare smisuratamente i vincitori, ma solo finché vincono, e poi accompagnarne il declino a pernacchie.
SINNER COLOSSEO SINNER CONFERENZA STAMPA jannik sinner
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