Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
ben sutchi 1
Poco meno di 270 euro per eseguire il contratto. Venticinque secondi per la missione finale. Quarantaquattro proiettili per annientare i bersagli. Un romanzo criminale reale, con due donne ad organizzare la trappola: Vanessa ha teso la rete, Esperanza l' ha chiusa aprendo il fuoco.
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È il 24 luglio, centro commerciale Artz Pedregal, Città del Messico. In apparenza un posto tranquillo, l' ideale per cogliere tutti di sorpresa. Specie se si tratta di due tipi tosti, con alle spalle omicidi, violenze, aggressioni. Sanno usare le armi, le hanno usate. Sono stati addestrati a farlo, non hanno paura. Entrambi israeliani: Ben Sutchi, 44 anni e una lunga fedina penale in quanto parte del crimine organizzato nel suo Paese; Alon Azulay, la sua guardia del corpo, un altro tipo poco raccomandabile, con molto sulla coscienza.
vanessa linette fallas e le vittime 1
Sono seduti a un tavolo di un ristorante con una signora vistosa, dai capelli biondi. Vanessa. Parlano fitto, discutono di affari, non danno peso a una coppia poco lontana. Sono i loro assassini, che - all' improvviso - si alzano e sparano, quindi scappano. Il piano, però, salta perché lei è bloccata da alcuni agenti. Trasferita al commissariato, Esperanza Rojano, 33 anni, prova a raccontare una frottola: ho agito per gelosia. Non le credono.
vanessa linette fallas e le vittime 2
E poi ci sono i due ammazzati: conosciuti da Gerusalemme fino al Messico, dove hanno intrecciato rapporti con i cartelli. Sutchi è di casa, ha usato la zona come rifugio. Raccontano che fosse arrivato nel 2001 come guardia per proteggere famiglie ebraiche, ma invece si sarebbe trasformato nel loro persecutore. Del resto nel suo passato c' è un legame solido con la mala israeliana, una faida mai finita con il clan Musli e molto altro, comprese relazioni con i banditi locali. Arrestato, estradato, Sutchi è riapparso da qualche mese nelle terre messicane, già insanguinate dalla narco-guerra che non di rado coinvolge stranieri: canadesi, italiani, americani sono stati spesso risucchiati dal vortice feroce.
alon azulay
Una delle versioni, rilanciata dal quotidiano Milenio , sostiene che Ben, durante la detenzione, avrebbe conosciuto degli hacker responsabili del furto di 23 milioni di euro in banche europee. Non è chiaro come, ma l' israeliano intendeva prendersi una fetta di 5 milioni e aveva bisogno di una sponda. Ecco Vanessa Linette Fallas, detta la bionda. Una che dice di essere «amica di generali», pare sia al servizio dell' onnipresente cartello di Jalisco, quello che si muove usando metodi simili all' Isis.
ben sutchi
Vanessa avrebbe tirato un pacco a Sutchi. Lo ha ingannato, forse ammaliato per poi attirarlo nel centro commerciale. Perché? Voleva il bottino per la sua organizzazione. Oppure - altra teoria - doveva recuperare del «liquido» che Ben aveva fregato a Jalisco. O ancora: è una rappresaglia decisa dai rivali in Israele. Vale tutto.
esperanza rojano
vanessa linette fallas al tavolo con le vittime
Per questo, secondo gli investigatori, «la bionda» (ma sul luogo del delitto è stata trovata una parrucca: la sua?) ha ingaggiato Esperanza Rojano e un secondo pistolero per sistemare le cose: infatti l' assassina ha confessato di aver agito su commissione. E ora i messicani hanno chiesto all' Interpol un aiuto per individuare Vanessa. Sempre che qualcuno non la faccia sparire per sempre.
vanessa linette fallas boss israeliani uccisi in messico boss israeliani uccisi in messico 3 esperanza rojano 1 boss israeliani uccisi in messico 4