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    DIRITTO ALL’OBLIO (E DIRITTO IN GALERA) – UN CRONISTA DE ‘’IL GIORNALE’’ CONDANNATO A 7 MESI SENZA CONDIZIONALE: SE FOSSE CONFERMATA FINO IN CASSAZIONE SAREBBE IL PRIMO GIORNALISTA A FINIRE IN CARCERE (E IL CASO SALLUSTI?)


     
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    Paolo Colonnello per "La Stampa"

    Aver definito «accanito cocainomane» un frequentatore della discoteca Hollywood che pure, a verbale, aveva dichiarato di fare uso frequente della sostanza stupefacente, è costato ieri a un giornalista de Il Giornale, Luca Fazzo, cronista di giudiziaria di lungo corso, una condanna a 7 mesi di reclusione senza condizionale.

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    Vuol dire cioè che se la sentenza venisse confermata fino in Cassazione, Fazzo diventerebbe il primo giornalista a finire per davvero in carcere per un esercizio, magari forzato ma basato su documenti certi, del diritto di cronaca. Il caso collide tra l'altro con la linea adottata da tempo dal Procuratore Edmondo Bruti Liberati che, dopo la condanna di Alessandro Sallusti, si era speso pubblicamente e all'interno degli uffici giudiziari, per impedire che il giornalista finisse in carcere.

    Esiste per altro ormai un'ampia giurisprudenza, soprattutto determinata dalla Corte europea dei Diritti dell'Uomo, che raccomanda esplicitamente di evitare l'uso del carcere per il giornalista che incorre in un reato a causa del proprio mestiere. Tanto che, più volte, la Corte Europea è intervenuta per «censurare l'applicazione della pena detentiva ritenuta sproporzionata in relazione alla tutela della libertà d'espressione quando non ricorrono circostanze eccezionali quali l'istigazione all'odio razziale o etnico o l'incitamento alla violenza».

    Bisognerà attendere 15 giorni per conoscere le motivazioni della sentenza emessa ieri dal giudice monocratico Anna Calabi, ma i fatti si possono raccontare per come risultano dagli atti. Nel 2010, quando l'allora gip Giulia Turri ordina il sequestro della discoteca Hollywood di Corso Como, Fazzo riporta alcuni verbali dell'inchiesta «Vallettopoli» contenuti nel provvedimento di sequestro.

    Tra questi, spicca quello del principale accusatore, nonchè indagato, che a verbale dichiara: «Sono consumatore da 4 anni di cocaina e negli ultimi tempi ne consumo parecchia, anche dalle 2 alle 4 volte alla settimana...».

    Fazzo, nel suo articolo lo definisce «accanito cocainomane», solo che il verbale è stato reso due anni prima e il soggetto interessato, che nel frattempo ha patteggiato una pena di 8 mesi di reclusione, appellandosi alla «legge sull'oblio» si è sentito diffamato. La procura aveva chiesto la condanna a un'ammenda di 3000 euro ma il Tribunale è andato ben oltre.

     

     

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