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    LE RIAPERTURE DEGLI ALTRI – MEZZA EUROPA SI PREPARA AD ALLENTARE LE RESTRIZIONI CONTRO A PANDEMIA, NONOSTANTE I CONTAGI E DECESSI RIMANGANO NUMEROSI – IN FRANCIA, DAL 16 FEBBRAIO SARANNO DI NUOVO AUTORIZZATI I CONCERTI E LE DISCOTECHE, LE MASCHERINE ALL’APERTO NON SONO PIÙ OBBLIGATORIE - LA DANIMARCA È STATO IL PRIMO PAESE A TOGLIERE LE RESTRIZIONI, SEGUITA DA NORVEGIA E SVEZIA MENTRE IN FINLANDIA STOP ALLE MISURE ANTI-COVID DAL 1° MARZO…


     
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    Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

     

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    Dopo Inghilterra, Danimarca e Norvegia, e in contemporanea con annunci analoghi da Italia, Svezia e Finlandia, anche la Francia ha cominciato ad allentare le restrizioni contro la pandemia, come era previsto dal 20 gennaio. I contagi restano numerosi (oltre 300 mila in 24 ore) ma inferiori alla settimana scorsa, il totale dei decessi sempre alto (264 al giorno in media nell'ultima settimana) ma in calo. 

     

    Stadio francese Stadio francese

    Le autorità sanitarie stimano che la situazione stia migliorando in modo lento ma sicuro, il picco della quinta ondata è superato. Le mascherine all'aperto non sono più obbligatorie, ma solo raccomandate quando si formano raggruppamenti, per esempio in occasione di comizi politici in piazza. Negli stadi e negli altri luoghi destinati ad accogliere il pubblico viene tolto il limite agli ingressi, che finora era di 2000 persone al chiuso e di 5000 all'aperto. 

     

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    Lo smart working, che dall'inizio di gennaio in Francia era obbligatorio negli uffici per 3-4 giorni alla settimana, ora è solo raccomandato e affidato alla concertazione tra datore di lavoro e dipendenti all'interno dell'azienda. «Continuiamo a pensare che lo smart working sia uno strumento efficace - dice la ministra del Lavoro, Elisabeth Borne - da modulare a seconda della situazione negli uffici». 

     

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    La prossima tappa è prevista per il 16 febbraio, quando saranno di nuovo autorizzati i concerti e le discoteche, chiuse dal 10 dicembre. La gestione della pandemia è uno dei temi della campagna elettorale per la presidenza della Repubblica (si vota il 10 e il 24 aprile) e secondo i sondaggi la maggioranza dei francesi giudica globalmente positivo l'operato di Emmanuel Macron. 

     

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    Uno dei vanti del governo, l'avere tenuto le scuole sempre aperte tranne nelle settimane del primo lockdown nel 2020, è stato messo in discussione all'inizio di gennaio a causa del forte aumento dei contagi dovuti alla variante Omicron, e al complesso protocollo sanitario che ne è seguito. Ma un miglioramento significativo nelle scuole potrebbe arrivare dalle due settimane di vacanze invernali previste per metà febbraio. 

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    Nonostante il parere contrario dell'Oms, che sconsiglia di ripetere i booster, ieri la Germania ha raccomandato una quarta dose entro tre mesi dalla terza per le persone vulnerabili ed entro sei mesi per il personale medico. In Francia invece l'ipotesi di una quarta dose resta esclusa adesso, ma il ministro della Sanità Olivier Veran ha detto che potrebbe essere presa in considerazione dopo l'estate. 

    coronapass il green pass danese coronapass il green pass danese

     

    In Svezia il governo ha annunciato ieri la fine di tutte le restrizioni ancora in vigore, come la chiusura di bar e ristoranti alle 23 o l'obbligo di mascherina nei trasporti pubblici, a partire da mercoledì prossimo. Martedì la Danimarca è stato il primo Paese dell'Unione europea a togliere le restrizioni, imitata poche ore dopo dalla Norvegia. 

     

    Quanto alla Finlandia, ieri il governo ha annunciato la fine del limite agli ingressi negli eventi culturali o sportivi a partire dal 14 febbraio, in vista di una pressoché totale abolizione delle misure anti-Covid a partire dal 1° marzo. 

     

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    «La pandemia non è finita ma ci troviamo in una specie di tregua - ha detto ieri il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità per l'Europa, Hans Kluge -, che potrebbe permetterci di prendere il controllo della situazione, è un'occasione che non dobbiamo sprecare».

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