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    “MI FACCIO LE CANNE DA QUANDO AVEVO 18 ANNI” (CE NE ERAVAMO ACCORTI!) – LA SARDINA MATTIA SANTORI NELLA BUFERA DOPO AVER RIVELATO DI AVERE A CASA 3 PIANTINE PER LA COLTIVAZIONE DI MARIJUANA: “È UN SISTEMA INGIUSTO, FELICE SE MI DENUNCIANO. QUANTA IPOCRISIA! VOGLIONO FAR PASSARE CHE NON È CREDIBILE COME AMMINISTRATORE CHI SI FA UNA CANNA, MA È ANTISCIENTIFICO” – A SCONFESSARLO IL SINDACO DI BOLOGNA LEPORE, IL TWEET DI SGARBI


     
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    Pierfrancesco Carcassi per il “Corriere della Sera”

     

    mattia santori mattia santori

    Mattia Santori non ha mai fatto mistero del suo rapporto con la cannabis. Ma mai prima d'ora si era esposto in modo così esplicito. Venerdì scorso il bolognese leader delle Sardine, a margine degli «Stati generali della cannabis» a Milano, ha rivelato di avere a casa «tre piantine» e di «fumare cannabis da quando aveva 18 anni».

     

    Ne è scaturito un polverone - nei giorni in cui il disegno di legge sulla cannabis è in discussione in Parlamento - finito con un esposto in Procura da parte del deputato di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami. Ma a sconfessare Santori, consigliere comunale a Bologna, è stato anche il sindaco Matteo Lepore: «Sono perché la legge sia rispettata anche quando la si vuole cambiare», ha ammonito. «Mattia finora ha lavorato bene. Spero che non voglia sprecare tutto», ha proseguito senza tuttavia aggiungere nulla su un'eventuale richiesta di dimissioni.

     

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    Santori, le sue dichiarazioni hanno scatenato un polverone. Sono arrivati attacchi da destra ma anche dal centrosinistra: il suo sindaco l'ha bacchettata e il consigliere regionale del Pd Giuseppe Paruolo ha definito le sue parole indifendibili. Su Facebook lei ha poi scritto, alla fine di una lunga giornata, che è consapevole del dover rispettare la legge.

     

    «Su questo ha ragione il sindaco: le leggi si rispettano anche quando sono sbagliate.

    Ma il Pd spesso si incarta su questi temi. Stanno sostenendo il ddl Magi in Parlamento e, quindi, in quella sede stanno dicendo che Santori non dovrebbe essere penalizzato: c'è un dibattito nel partito che non si è mai svolto. A Milano agli Stati generali della cannabis c'erano 23 esponenti del Pd ».

     

    Alcuni vogliono denunciarla e chiedono di toglierle le deleghe

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    «Denunciando me denunciano un sistema ingiusto. Sarò ben contento se il mio gesto servirà a smascherare questa ipocrisia. Porterò la mia storia giudiziaria sul tavolo dei decisori politici mentre si discute il disegno di legge in Parlamento. Non capisco però la relazione tra la qualità del lavoro di un delegato e la sua vita privata. Non dico alla gente "fate come me", dico "guardate, vengono criminalizzate le persone sbagliate".

    Invece, vogliono far passare che non è credibile come amministratore chi consuma cannabis, ma è antiscientifico».

     

    Non aveva mai parlato in modo così esplicito.

    «I tempi sono maturi perché la politica si esponga senza fare il gioco del dire: "Mi batto per battaglie di altri". Agli Stati generali della cannabis c'era Daniele Nahum del Pd che si è fumato una canna davanti a Palazzo Marino (sede del Comune di Milano, ndr ), c'era Gaia Romani (l'assessora più giovane della giunta Sala, ndr ) che ha già fatto coming-out in questo senso. Sta a noi ribaltare questo puritanesimo e porci allo stesso livello di chi rappresentiamo».

     

    La sua prima canna?

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    «Alla fine delle superiori, a 18 anni circa. Fumavo quelle degli altri. Ho iniziato a coltivare per gioco e poi invece mi ha permesso di non comprare più sul mercato nero: piuttosto non fumavo. È la dimostrazione che non è dipendenza».

     

    E ora ha raccolto le infiorescenze di tre piante.

    «È la mia prima coltivazione indoor (in casa, ndr ), prima lo facevo outdoor (all'aperto): ho raccolto 60 grammi, pochi ma vanno bene per il mio fabbisogno. Comprando il necessario per coltivare ho dato 460 euro a un imprenditore che paga le tasse e ho tolto 600 euro al mercato nero: lo giudico un comportamento virtuoso».

     

    Lei ha parlato di politiche di intervento sul consumo problematico. Che cos' è il consumo problematico di cannabis secondo lei?

    mattia santori mattia santori

    «Vale l'esempio dell'alcol. Chi beve vino in misura moderata è responsabile; chi va al discount alle 7 di mattina a comprare alcol come "benzina" è problematico. Allo stesso modo, chi si fa la cannetta ogni tanto per rilassarsi è nella norma, chi fuma tutto il giorno è problematico. Perché non togliere risorse al mercato nero per darle allo Stato, ai Comuni, alle Regioni per intervenire nel secondo caso?».

     

    Ieri ha festeggiato il suo compleanno, non mi dica che non ha fumato nemmeno una canna.

    «Dopo quindici telefonate un po' di relax me lo sono concesso (ride, ndr )».

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    mattia santori con le piantine di marijuana mattia santori con le piantine di marijuana

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