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    “MI SONO ADDORMENTATO E NON HO SENTITO” - PIETRO GENOVESE, DOPO LA CONDANNA PER L’INVESTIMENTO DI GAIA VON FREYEMANN E CAMILLA ROMAGNOLI A CORSO FRANCIA, SI DIFENDE DALL’ACCUSA DI ESSERE EVASO DAI DOMICILIARI – “AVEVAMO CONSEGNATO ALLE FORZE DELL’ORDINE ANCHE IL MIO NUMERO TELEFONICO E QUELLO DI MIO PADRE. INOLTRE NON SONO PRESENTE NEL FILMATO DELLE TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA CHE RIPRENDONO L’ENTRATA E L’USCITA DELLE PERSONE DAL CONDOMINIO”


     
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    Alessio Campana per https://roma.repubblica.it/ - Estratti

     

     

    PIETRO GENOVESE PIETRO GENOVESE

    “Quel giorno ho pranzato con mio fratello e la sua fidanzata. Dopodiché mi sono messo in camera, dove passavo la maggior parte delle giornate. Finché non ho ricevuto il primo controllo: ho firmato e mi sono rimesso in camera.

     

    Lì mi sono addormentato senza farlo apposta, nonostante fossi sempre molto attento perché sono consapevole dell’importanza di rispondere ai controlli”, ha spiegato in aula Pietro Genovese, difendendosi dall’accusa di essere evaso dai domiciliari.

     

    Il 24enne sta scontando la pena dal dicembre 2020 dopo la condanna a 5 anni e quattro mesi per aver investito Gaia Von Freyemann e Camilla Romagnoli lungo Corso Francia.

     

     

    GAIA VON FREYMANN E CAMILLA ROMAGNOLI UCCISE A CORSO FRANCIA GAIA VON FREYMANN E CAMILLA ROMAGNOLI UCCISE A CORSO FRANCIA

    L'episodio contestato dai giudici risale al pomeriggio del 16 gennaio del 2021. La procura di Roma sostiene che quando i carabinieri hanno bussato alla sua porta, nel quartiere Coppedè, Genovese non sia stato trovato in casa. Secondo la tesi accusatoria, i carabinieri hanno suonato il citofono alle 17:50 per effettuare il controllo e sono andati via alle 18:05 senza ricevere risposta. Nessun festino viene citato dall’accusa. 

     

    (...)

     

    Genovese si è difeso spiegando di non essere evaso, affermando di non aver risposto al secondo controllo perché si era addormentato. “Avevamo consegnato alle forze dell’ordine anche il mio numero telefonico e quello di mio padre - ha aggiunto Genovese - inoltre non sono presente nel video delle telecamere di video sorveglianza che riprendono l’entrata e l’uscita delle persone dal condominio”. L’udienza è stata rinviata al 7 giugno, quando potrebbe arrivare la decisione del giudice monocratico.

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