Estratto dell'articolo di Enrico Ferro per “la Repubblica”
ANNALISA MARANGONI, INSEGNANTE CHE SI E' TRASFERITA AD ABU DHABI
Molla tutto e va negli Emirati Arabi a guadagnare un po’ di soldi. Non è una manager dell’alta finanza la protagonista di questa storia. E nemmeno una dottoressa esperta in chirurgia estetica.
Ecco invece un’insegnante di italiano della provincia di Vicenza. Si chiama Annalisa Marangoni, ha 42 anni, di Costabissara. Parla tre lingue, è interprete e traduttrice ma lo stipendio era sempre risicato. Poi con il Covid si ferma tutto. Allora Annalisa decide che bisogna cambiare. […]
Annalisa Marangoni, quanto guadagna lì?
«Diciamo che si guadagna un po’ più del doppio rispetto all’Italia».
Quindi 4 mila euro al mese?
«Più benefit: appartamento, assicurazione sanitaria e visto lavorativo».
Appartamento?
«Sì, mi danno un contributo per pagarmi l’affitto della casa».
Annalisa Marangoni
[…] Come funziona lì l’accesso alla professione?
«È molto difficile entrare. Ci sono limitazioni, chiedono il police check, il certificato giudiziale per verificare la fedina penale. Poi ho fatto tre colloqui, ovviamente tutti in lingua inglese. Ho dovuto tradurre e validare la mia laurea in Scienze della mediazione linguistica».
[…]
Cosa fa nel tempo libero?
«Ho il mare a 45 minuti e poi ci sono tanti centri commerciali. Il vino è vietato: niente spritz. Non so cosa darei per un Prosecco. Per il resto, ogni tanto vado a farmi i safari nel deserto o le cene a casa di qualche amico».
La didattica è simile a quella delle scuole italiane?
Annalisa Marangoni
«È vietatissimo essere severi con i bambini. In ogni classe ci sono le telecamere, per controllare l’atteggiamento dell’insegnante. Se sgarri, vieni segnalato o sospeso».
Ha pensato quanto resterà? E, soprattutto, lo consiglierebbe?
«Certo che lo consiglierei. Si fa una bella esperienza e ci si mette via un po’ di soldi. Qui il lavoro di insegnante viene pagato nel modo giusto. Il problema è che, a un certo punto, bisogna tornare in Italia perché dopo i 65 anni non concedono più il visto. Lì gli anziani non li vogliono».