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Mai sfidare Quentin Tarantino. Il celebre cineasta, intervistato da Brian Koppelman durante il podcast The Moment, ha rivelato di aver tagliato fuori economicamente la madre Connie, rea – a detta sua – di non aver supportato la sua passione per la scrittura quando era bambino. «Alle elementari gli insegnanti pensavano fosse un atto di ribellione, perché invece di seguire la lezione, buttavo giù sceneggiature».
Il regista racconta di aver scritto la prima a soli 12 anni, dal titolo Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit: «Mia mamma però non era contenta delle difficoltà scolastiche, si lamentava con me e ricordo che un giorno, con tono sarcastico, disse che la mia “carriera da scrittore” poteva considerarsi conclusa». È stato in quel preciso momento che, stando alla ricostruzione, nella testa di Quentin è scattato qualcosa.
QUENTIN TARANTINO E LA MADRE
«Fu in quell’occasione che dentro di me promisi che, una volta raggiunto il successo, non avrebbe visto un centesimo da me. Niente case per mia mamma, né vacanze né automobili», aggiunge ancora Tarantino. «Un proposito che ho rispettato. D’altronde le parole hanno conseguenze, soprattutto quelle pronunciate ad un bambino: per lui, il sarcasmo di un genitore può essere davvero pericoloso e difficile da digerire».
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Com’è noto, l’infanzia di Quentin – oggi 58enne – non è stata delle più semplici: è nato nel Tennessee da papà Tony, musicista italoamericano di cui non ha saputo nulla per oltre vent’anni, e da mamma Connie, rimasta incinta che ne aveva appena 16. Ha stretto un forte legame con Curt Zastoupil, l’uomo che sua madre ha sposato poco tempo dopo, e si è trasferito in California, dove ha coltivato appunto la passione per il cinema.
quentin tarantino
«Nella mia cameretta giocavo con i miei pupazzi G.I. Joe e creavo scene di film d’azione», ha rivelato di recente a Sette. «Capitava che usassi parolacce, allora mia mamma mi rimproverava. Ogni volta dovevo spiegarle che non ero io, bensì il personaggio». E alla fine, Quentin, ha avuto ragione.