Marco Giusti per Dagospia
Incassi di Capodanno.
COME UN GATTO IN TANGENZIALE
Miao! Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani con la coppia Paola Cortellesi – Antonio Albanese è primo l’ultimo giorno dell’anno, 558 mila euro, anche se cede il passo nella più forte giornata di ieri, 1 gennaio 2018, con al nuovo arrivato Jumanji: Benvenuti nella giungla, fumettone che incassa 1 milione 229 mila euro, e al potente Coco della Pixar, 1 milione 196 mila euro.
Come un gatto in tangenziale incassa però ieri 1 milione 105 mila euro e arriva a un totale di 3 milioni 135 mila euro, contro i 3 milioni 917 mila euro di Coco, uscito nello stesso giorno. Va benissimo anche Napoli velata di Ferzan Ozpetek, arrivato a 2 milioni 188 mila euro dopo cinque giorni.
COME UN GATTO IN TANGENZIALE
In tutto questo, se il primo campione del 2018 è Jumanji, i campioni delle feste rimangono ancora Star Wars Gli ultimi Jedi con 13 milioni e 582 mila euro, seguito di pochissimo da Assassinio sull’Orient Express con 13 milioni 307 mila euro. Wonder, uscito però il 28 dicembre, è a 6 milioni di euro, mentre Poveri ma ricchissimi di Fausto Brizzi, con 5 milioni 509 mila euro è non solo il campione dei cinepanettoni, ma anche il primo film italiano in classifica stagionale al decimo posto, superando The Place.
NAPOLI VELATA
Molto distanziato Natale da chef di Neri Parenti, che ha incassato costantemente la metà del film di Brizzi, per non parlare del disastro di Supervacanze di Natale di Aurelio De Laurentiis, che ormai si è rivelato un’operazione sbagliata.
Intanto in America e in tutto il mondo trionfa Star Wars: Gli ultimi Jedi, vincitore alla sua terza settimana americana con 52 milioni di dollari per un totale americano di 517 milioni e di un totale globale già di 1 miliardo 56 milioni, con punte di 67 milioni in UK e di 12 in Russia. Anche se deve ancora uscire in Cina, lo farà il 5 gennaio, Star Wars ha praticamente salvato gran parte degli incassi del cinema americano del 2017, che nel periodo estivo ha mostrato una debolezza mai vista e ha davvero rischiato il collasso.
NAPOLI VELATA
Va detto, almeno lo dice bene Variety, che senza gli incassi paurosi della Cina, il mercato globale del cinema non avrebbe avuto alcuna crescita. Pensiamo solo che in Cina nell’ultimo anno le sale da 41 mila sono diventate oltre 50 mila. Questo 30% in più degli incassi cinesi ha fatto lievitare anche i conti del cinema americano. Diciamo però che, probabilmente, per poter funzionare sul mercato cinese e asiatico in generale il cinema blockbuster americano ha perso identità e innovazione, banalizzando parecchio i propri prodotti.
DE SICA POVERI MA RICCHISSIMI
Nella classifica settimanale, dietro i 52 milioni di Star Wars, troviamo Jumanji: Benvenuti nella giungla con 50 milioni di dollari per un totale americano di 169 milioni e un totale globale di 338 per un budget di 90 milioni. Terzo Pitch Perfect 3 con 16 milioni e un totale americano di 63. The Greatest Showman con Hugh Jackman, che non sembra un gran successo, è quarto con 15,5 milioni e un totale di 49 con un budget di 84 milioni.
Settimo Tutto i soldi del mondo di Ridley Scott, che non è piaciuto molto alla critica, anche se tutti adorano Christopher Plummer, con 5,6 milioni per un totale di 12,7 milioni. Hanno fatto il loro esordio Molly’s Game di Aaron Sorkin, con 2,3 milioni di incasso in 271 sale e Phantom Thread di Paul Thomas Anderson con 215 mila dollari in quattro sale.
christopher plummer in tutti i soldi del mondo
Tra i i film in corsa per l’Oscar, Call Me By Your Name di Luca Guadagnino con 115 sale incassa 746 mila dollari per un totale di 4,6 milioni di dollari, I, Tonya di Craig Gillespie è a 610 mila dollari con 49 sale per un totale di 2,5 milioni. The Post di Steven Spielberg 561 mila dollari per 9 sale. La strada per l’Oscar è ancora lunga.
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