aldo grasso
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Più che come programma in sé, «Amici» è interessante come tassello di una più ampia fenomenologia di Maria De Filippi. Gli ascolti delle ultime stagioni avevano mostrato qualche flessione e Maria ha dovuto mettersi al lavoro per studiare correttivi all' edizione serale, partita sabato sera su Canale 5.
maria de filippi
Via i mentori che supportavano gli allievi nel loro percorso e ritorno alla diretta, per permettere il televoto da casa nella maratona di esibizioni di canto e ballo degli allievi. La diretta è una scelta motivata dalle caratteristiche «di genere» del talent, anche se in realtà i programmi di successo della Fascino si fondano proprio sul principio opposto, sul potere del montaggio (una specialità di Sabina Gregoretti) che interviene a riprese concluse per costruire l'inconfondibile stile di racconto, come nel caso della celebre ripresa da otto minuti fissa su una porta nera a «C'è posta per te».
luca tommasini
Maria è l'unica che, con il suo pubblico, può permettersi gesti di questo tipo senza perdere un punto di share. (Ma sabato ha perso e forse Fazio avrebbe dovuto invitare la Carlucci non Maria!). «Amici» è arrivato ormai alla diciassettesima edizione e l'onta del tempo si percepisce: per rivitalizzarne la formula non è bastato l'innesto di Luca Tommasini alla direzione artistica per avvicinarlo al più pettinato «X Factor».
AMICI MARIA DE FILIPPI SPAZZINI
Così come non è bastata la pletora di «commissari» chiamati quest'anno alla corte dei miracoli di Maria per valutare i concorrenti in gara. Siccome tutti i programmi della Fascino sono espressione di un aspetto della personalità della De Filippi, in «Amici» è facile ritrovare il suo lato da istitutrice Gertrud. Come quando Maria, da brava preside, ha spedito gli scolari indisciplinati ai lavori socialmente utili. Il rischio è che il programma, anzianotto, faccia ormai più notizia per il suo metodo educativo che per la scoperta di nuovi talenti.
AMICI MARIA DE FILIPPI SPAZZINI