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    “MISOGINO E MASCHILISTA DESCRIVERMI COME ‘LADY FRANCESCHINI’” – MICHELA DI BIASE SI INCAZZA E SBOTTA SU FACEBOOK: “NON POSSO TACERE. DESCRIVERMI COME LA MOGLIE DI È IN PRIMO LUOGO INGIUSTO E, COSA MOLTO PIÙ GRAVE, È FRUTTO DI UNA CULTURA MASCHILISTA CHE VUOLE RACCONTARE LE DONNE ATTRAVERSO L'UOMO CHE HANNO ACCANTO" – POTREBBE APPROFITTARNE PER NON TACERE ANCHE SULL'ATTACCO DEL SUO SEGRETARIO, ENRICO LETTA, ALLA MELONI ("CERCA DI INCIPRIARSI”). OPPURE LA MISOGINIA PER LE DONNE DI DESTRA NON ESISTE?


     
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    michela de biase dario franceschini foto di bacco michela de biase dario franceschini foto di bacco

     (LaPresse) - "Per molti anni ho scelto di non commentare articoli di giornali e le tante parole spese sul mio conto quando, ad ogni passaggio che ha contraddistinto il mio impegno politico, sono stata descritta come la 'moglie di' o 'Lady Franceschini'.

     

    Ora però non posso non farlo, non soltanto perché le reputo profondamente ingiuste ma perché proprio contro questo atteggiamento misogino e maschilista ho sempre lavorato, nelle istituzioni con atti a sostegno delle donne e contro la discriminazione delle nostre ragazze in ogni campo".

     

     

     

    michela di biase franceschini michela di biase franceschini

    Lo scrive su Facebook Michela Di Biase, consigliera regionale e moglie dell'attuale ministro della Cultura Dario Franceschini.

     

    "Non posso tacere - spiega - perché sono madre di figlia femmina e l’esempio che voglio dare a lei e alle bambine come lei è che nessuno può permettersi di svilirci, sminuirci, mettere in discussione ciò che siamo, il lavoro che abbiamo fatto, i nostri sogni".

     

    "Sì, sono la moglie di un uomo che come me fa politica - prosegue Di Biase -, ci siamo conosciuti grazie alla militanza, come spesso accade a molti sul luogo di lavoro.

     

    Non lo conoscevo ancora  quando per la prima volta mi sono candidata nel mio Municipio, a 26 anni, unendo all’impegno politico, l’università e il lavoro. Sono stata consigliera municipale per due mandati, prima degli eletti e sono stata la prima capogruppo donna dei miei quartieri: Alessandrino, Centocelle, Tor Sapienza, Quarticciolo, La Rustica.

     

    michela de biase dario franceschini foto di bacco (2) michela de biase dario franceschini foto di bacco (2)

    Sono stata poi eletta in consiglio comunale a Roma, sempre chiedendo alle persone di scrivere il mio nome sulla scheda elettorale". "Nel 2016 - ricorda via social -, dopo aver ricoperto il ruolo di presidente della commissione cultura, sono stata la prima degli eletti e sono diventata capogruppo del Partito Democratico nell’assemblea capitolina mentre era sindaca Virginia Raggi. Da lì, sono stata eletta in Regione Lazio dove sono stata la seconda consigliera più votata. Nominata? No, votata.

     

    franceschini di biase franceschini di biase

    Ho sempre chiesto la fiducia dei cittadini, che hanno scritto anche in quella circostanza circa 15.000 volte Di Biase sulla scheda. Sono 16 anni che rappresento il Partito Democratico nelle istituzioni, 16 anni di incontri, dibattiti, militanza, gioia, condivisione di obiettivi comuni.

     

    Ora, descrivermi come 'la moglie di' è in primo luogo ingiusto e, cosa molto più grave, è frutto di una cultura maschilista che vuole raccontare le donne non attraverso il loro lavoro, la loro storia ma attraverso l’uomo (marito, padre, fratello) che hanno accanto". "Il Partito Democratico sia romano e regionale ha messo il mio nella rosa di nomi per le candidature alle prossime elezioni politiche, di questo sono orgogliosa e grata. Grata perché quella che da sempre è la mia comunità ha riconosciuto il mio lavoro ed il mio impegno di questi anni", conclude

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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