Michela Murgia per “la Stampa”
michela murgia
Immagina di essere la donna che ha subito uno stupro in strada ed essere costretta a riviverlo per immagini, tue grida comprese, ogni volta che vai sul web, per anni e anni. Immagina quanto ti possa far stare male ogni singola volta aprire un sito di informazione o la pagina di un conoscente e sapere che potresti risentire le tue grida su quel marciapiede mentre venivi violentata. Basta questo pensiero per dire che chiunque stia facendo circolare quel video, che sia un sito di informazione, una persona comune o l'esponente di una qualunque forza politica per interessi di bottega, si mette dalla parte del carnefice e non della vittima.
GIORGIA MELONI PUBBLICA IL VIDEO DELLO STUPRO A PIACENZA