Estratto dell'articolo di Renato Franco per il “Corriere della Sera”
berlusconi santoro
Tutta colpa di Silvio. Santoro, Travaglio, Luttazzi, Guzzanti... L’album degli antiberlusconiani è stato tanto variegato quanto coeso nell’identificare in B. il nemico pubblico numero 1. Anche perché lui, il leader di Forza Italia, ci ha messo del suo a non farsi amare tra editti bulgari, elenchi di amici e nemici, liste di proscrizione. Michele Santoro ha (anche) costruito un pezzo della sua car riera televisiva sull’antiberlusconismo e oggi inevitabilmente si sente più solo: «La tristezza non è solo del popolo berlusconiano, la sento anche io, che pure l’ho sempre contrastato», ha detto a Lilli Gruber a «Otto e mezzo» .
santoro berlusconi
Il duello memorabile Il ricordo va allo scontro più epico della storia della tv: la puntata del duello Travaglio-Berlusconi a «Servizio pubblico» (il 10 gennaio 2013, quasi 9 milioni di spettatori su La7) con il celeberrimo gesto con cui il leader di Forza Italia spolverò la sedia lasciata libera dal giornalista.
1995. Tempo Reale La prima partecipazione di Berlusconi a una trasmissione di Santoro
«Quella trasmissione è stata un po’ come Italia-Germania... Berlusconi era molto teso, molto preoccupato. Io sono un uomo di spettacolo, come lo era lui. Ero preoccupato per l’andamento della serata, poi è venuto fuori da protagonista, si è preso la scena... In una pausa della trasmissione, mi prese per un braccio: “Michele, ma come ci stiamo divertendo?”. Questo dice molto sul personaggio». Il giornalista riannoda ancora i fili della memoria: «Fece tante cose che non gli perdonerò mai, mentre io ho condotto tantissime trasmissioni sul conflitto di interessi, fastidiosissime per lui. Una volta in studio Fedele Confalonieri mi disse: “Lei non ha capito niente di Silvio Berlusconi.
silvio berlusconi pulisce la sedia di Marco Travaglio
Berlusconi è quel signore che davanti a un campo di sterpaglie non vede delle sterpaglie, ma una città da costruire”. Io gli risposi: “Sì, certo, ma su un terreno non edificabile”». Il colpo di teatro Marco Travaglio anche oggi non ha fatto sconti al Cavaliere sul Fatto Quotidiano (il titolo è appuntito come una sentenza: «La Repubblica del Banana») e ha rivelato che la famosa scena della pulizia della sedia non l’aveva vissuta in diretta
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Travaglio berlusconi
Sabina Guzzanti dell’imitazione di B. ha fatto il suo personaggio più riconosciuto. Oggi non vuole aggiungersi al rito collettivo del ricordo, ma si limita a postare sui social una foto in cui è al trucco proprio per imitarlo e commenta: «Non posso dire che mi mancherà, ma...».
L’«Editto bulgaro» A un certo punto (nel 2005, su Rai1 andava in onda «RockPolitik») era stato lo stesso Berlusconi a fare l’elenco dei suoi nemici, la lista di proscrizione dei comici da evitare: «Basta guardare ogni giorno i canali Rai per vedere battute contro il presidente del Consiglio», diceva di sé in terza persona. E oltre a Celentano, citava Serena Dandini, Corrado e Sabina Guzzanti, Gene Gnocchi, Enrico Bertolino, Dario Vergassola. Prima ovviamente era toccato anche a Daniele Luttazzi accusato (vittima dell’Editto bulgaro con Enzo Biagi e Santoro) di fare un «uso criminoso» della tv pubblica. Il comico rispondeva sempre come sapeva, con la lama della satira e dell’ironia: «Lui ha bisogno di tutti quei soldi, perché senza tutti quei soldi Silvio Berlusconi sarebbe Paolo Berlusconi».
SABINA GUZZANTI imita silvio berlusconi luttazzi sabina guzzanti imita silvio berlusconi 2 berlusconi sedia travaglio