Estratto dell’articolo di Michele Serra per “la Repubblica”
giorgia meloni ad atreju 2023
Se si facesse una ricerca dal titolo “attacchi personali di uomini di governo a privati cittadini in discorsi pubblici”, dubito che ne troveremmo tracce significative prima degli ultimi anni. La tendenza è recente, è largamente influenzata dalla confusa caciara social, ha avuto il suo picco con la Bestia di Salvini […] e trova conferma negli attacchi di Giorgia Meloni […] a una influencer, Ferragni, e a uno scrittore, Saviano, nel corso di un comizio.
chiara ferragni si scusa dopo il caso dei pandori balocco 9
[…] la sproporzione tra il suo ruolo e quello dei suoi bersagli rende molto sgradevole la sua aggressività. Meloni, le piaccia o no, è la persona più potente d’Italia. Non parla da un crocicchio o da un bar, come le piace far credere per demagogia e per accreditare la retorica populista dell’underdog. Parla dalla poltrona più importante del Paese, investita di un potere che le suggerirebbe, almeno per eleganza, di non accanirsi con chi, come unico potere, ha il proprio lavoro.
roberto saviano 4
Poiché è dall’alto che cala i suoi giudizi, la premier si rassegni, infine, ad assumere un profilo alto. Se non lo stile, rarissima virtù, almeno la convenienza suggerirebbe a una persona così potente di mantenersi al di fuori, o al di sopra, di certe beghe. Non sarebbe immaginabile un Draghi che polemizzi con un’influencer: non perché non si incazzi (anche i Draghi si incazzano), ma perché, se sei a Palazzo Chigi, non puoi permetterti di farlo. Di più: ti pagano per non farlo.