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    “EVIDENTEMENTE NOI NON FACCIAMO PARTE DELL’ITALIA” – A DUE GIORNI DAL DECRETO CHE CHIUDE I PORTI PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS ARRIVA IL J’ACCUSE DEL SINDACO DI LAMPEDUSA: “VALE PER LE NAVI DELLE ONG, E GLI ALTRI? PER QUELLI CHE ARRIVANO AUTONOMAMENTE, COME AVVIENE QUI, CHE COSA PREVEDE IL GOVERNO?”


     
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    Antonio Rapisarda per “Libero quotidiano”

     

    barchini lampedusa migranti 1 barchini lampedusa migranti 1

    «Siamo stati cancellati dal governo. Il porto di Lampedusa continua a restare aperto». Passano le ore, ne sono trascorse parecchie dalla firma del decreto "porti chiusi", e quello che era un sospetto è diventato realtà. O meglio, come dicono dall' isoletta, «verità»: il divieto è pieno di "buchi". A due giorni dal via libera del provvedimento interministeriale con cui il governo Conte ha comunicato l' intenzione di sbarrare gli ingressi via mare - giustificando la scelta di considerare i porti italiani «non sicuri» in nome dei protocolli adottati per tutti i cittadini contro il rischio contagio del Covid-19 - da Lampedusa, avamposto d' Italia nel Mediterraneo, arriva il grido d' allarme: «Non è vero che hanno chiuso i "porti d' Italia" per la durata dell' emergenza coronavirus, come dicono. Noi evidentemente non facciamo parte dell' Italia...».

    salvatore martello sindaco lampedusa salvatore martello sindaco lampedusa

     

    conte lamorgese conte lamorgese

    Il j' accuse, in un colloquio con l' Adnkronos, arriva da Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa che avrà pure il cuore "politico" a sinistra ma che ha pure il timore, concreto, di non poter gestire con i mezzi che lo Stato gli ha messo a disposizione una vicenda che rischia di diventare una bomba sanitaria. Sull' isola, infatti, solo tra il 6 e l' 8 aprile (il decreto è stato firmato il 7) sono giunte circa 200 persone, con un hotspot adibito per la quarantena obbligatoria già stracolmo: una situazione che ha costretto quindi le forze dell' ordine - tra le proteste degli abitanti - a far stazionare decine e decine di immigrati sul molo.

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    IL MINISTRO INTERVENGA

    Ecco perché - dopo aver chiesto con insistenza, ma senza risposta, al ministro dell' Interno Lamorgese l' invio di una nave per gestire l' accoglienza - il sindaco non ci sta a far passare l' idea che l' esecutivo ha effettivamente blindato gli ingressi. «È stato fatto un decreto per le navi delle ong - spiega ancora Martello -. E tutti gli altri? Per quelli che continuano ad arrivare autonomamente come avviene a Lampedusa, che cosa prevede il governo?».

     

    luciana lamorgese giuseppe conte luigi di maio 1 luciana lamorgese giuseppe conte luigi di maio 1

    Il riferimento non sono quindi le navi delle ong, come la Alan Kurdi che si trova ancora al confine con le acque territoriali e che, secondo i retroscena, ha spinto l' esecutivo a comporre in fretta e furia l' ordinanza per fare pressione sulla Germania (dato che l' imbarcazione batte bandiera tedesca). L' allusione è alle decine di sbarchi autonomi e "fantasma", quelli delle piccole imbarcazioni, lasciate poi a centinaia di metri dalla riva dagli scafisti, come è avvenuto anche in Puglia e in Sardegna dall' inizio della crisi pandemica. «Per loro non cambia assolutamente nulla», attacca ancora Martello che lamenta dunque un blocco a "targhe alterne".

     

    SEMPRE IN RITARDO

    salvatore martello sindaco lampedusa 1 salvatore martello sindaco lampedusa 1

    Dopo gli interventi polemici di FdI e Lega nei confronti del ritardo e delle maglie troppo larghe del decreto governativo, è intervenuta ieri Forza Italia. «Come sempre i provvedimenti del governo sono stati tardivi: Lampedusa, a maggior ragione in piena emergenza sanitaria, non può ospitate quasi 200 migranti giunti negli ultimi giorni - ha affermato Laura Ravetto, responsabile immigrazione degli azzurri -. I cittadini dell' isola siciliana e il sindaco non possono essere abbandonati ancora una volta. Il mix tra emergenza immigrazione ed emergenza Coronavirus non è sostenibile». Dopo il primo cittadino di Pozzallo - che ha detto di «no», pur essendo anche lui di centrosinistra, all' attracco dell' Alan Kurdi - a dare manforte al collega si è aggiunto il comune di Porto Empedocle.

    barchini lampedusa migranti barchini lampedusa migranti

     

    «Non si può certo far gravare sulla nostra Isola un problema che ha dimensioni mondiali». A parlare è il sindaco a 5 Stelle Ida Carmina, per la quale il decreto che chiude i porti è «un buon inizio ma non elimina certo il problema». Il motivo è semplice: i migranti sulle coste «arrivano anche con i barchini della speranza», eludendo i controlli. Ecco perché anche per il primo cittadino pentastellato è necessario affrontare tempestivamente un fenomeno che «con l' arrivo dell' estate vedrà moltiplicare gli arrivi». Porti chiusi davvero e per tutti, dunque. Per le "istruzioni" rispolverare magari i due decreti sicurezza che fino a qualche settimana fa proprio i giallo-fucsia intendevano, di fatto, abolire...

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