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    IL DOPPIO FRONTE DEI MIGRANTI – NON C'È SOLO IL BOOM DI SBARCHI NEL MEDITERRANEO. ANCHE LA ROTTA BALCANICA È TORNATA A ESSERE UN'EMERGENZA – DA INIZIO ANNO, SECONDO IL VIMINALE, SONO GIÀ OLTRE 5.500 LE PERSONE ARRIVATE IN ITALIA DOPO ESSERE PASSATE PER TURCHIA E GRECIA, ALBANIA, MONTENEGRO, SERBIA E BOSNIA – IL VIAGGIO DEI DISPERATI LUNGO OLTRE 1.500 CHILOMETRI, CON QUALSIASI MEZZO – I CENTRI DI ACCOGLIENZA DEL NORD-EST SONO AL COLLASSO. PIANTEDOSI AVEVA ORDINATO UN POTENZIAMENTO DEI CONTROLLI AI CONFINI MA…


     
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    Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

     

    migranti - rotta balcanica migranti - rotta balcanica

    Già nell’agosto dello scorso anno il Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) a Gradisca d’Isonzo (Udine) registrava un sovraffollamento di 600 persone rispetto alle 200 previste, in una struttura che ospita anche il Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr). […]

     

    Dodici mesi dopo, come riportano anche le associazioni umanitarie […] si è ripresentato lo stesso scenario, ma con un’emergenza sbarchi sulle coste siciliane senza precedenti che ha, di riflesso, paralizzato il turn over al Cara. Niente ricambi, quindi, almeno per ora, soprattutto per l’intasamento dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) in tutta Italia dove vengono accompagnati in via prioritaria i profughi dal Mediterraneo.

     

    migranti - la rotta balcanica – corriere della sera migranti - la rotta balcanica – corriere della sera

    Problemi che si ripetono, ma questa volta con molti più migranti accampati a Trieste e le reiterate proteste del sindaco Roberto Dipiazza. Profughi «diversi» L’attuale responsabile del Viminale Matteo Piantedosi, che già nei mesi scorsi aveva lanciato l’allarme sull’aumento di arrivi dai Balcani ordinando un potenziamento di controlli anche con le autorità slovene nelle province di Trieste e Gorizia e, oltre confine, di Koper e Nova Gorica (in base all’accordo del 2019) ha ordinato l’immediato trasferimento di 200 profughi proprio nei Cas.

     

    migranti - rotta balcanica migranti - rotta balcanica

    Un provvedimento che potrebbe cominciare a mettere la rotta balcanica sullo stesso piano di quella mediterranea sul fronte dell’accoglienza. Anche perché il viaggio dei disperati (oltre 128 mila passaggi nel 2022) di oltre 1.500 chilometri, con qualsiasi mezzo, a rischio della vita fra violenze, malattie e hotspot finiti al centro di polemiche per maltrattamenti e precarie condizioni igienico-sanitarie, è un nuovo motivo di tensione.

     

    migranti - rotta balcanica migranti - rotta balcanica

    D’altra parte dall’inizio del 2023, secondo il Viminale, sono già oltre 5.500 i migranti arrivati in Italia dopo essere passati per Turchia e Grecia, Albania, Montenegro, Kosovo, Serbia e Bosnia Erzegovina, anche se i numeri potrebbero essere più alti: i clandestini attraversano a piedi le montagne del Carso, seguendo passaggi come quello di Razgledišce Kroglje (Vedetta di Crogole), questa volta per arrivare a Trieste. Per individuare sia loro sia i trafficanti sono state piazzate anche telecamere nei boschi.

     

    […] Insomma, così come sta avvenendo per la rotta mediterranea, che ieri ha superato quota 113 mila arrivi nel 2023 rispetto ai 105.127 di tutto il 2022, anche su quella dai Balcani si annuncia un trend in sensibile aumento, dato che l’anno scorso le persone identificate dopo il loro arrivo in Friuli-Venezia Giulia sono state 9.476 arrivi (nel 2021 furono 5.736).

     

    matteo piantedosi matteo piantedosi

    Si tratta della quota più ampia di migranti rintracciati alle frontiere nazionali terrestri che al momento sono oltre 12 mila, con circa 4 mila uscite verso la Svizzera. Addirittura peggiore lo scenario sugli arrivi dei Balcani frutto del monitoraggio svolto da gennaio a luglio scorsi da alcune associazioni e mediatori culturali (Comunità san Martino al campo, Diaconia valdese, International rescue committee e altre): i migranti intervistati sono stati 7.890 rispetto ai 3.191 dell’anno scorso.

     

    Quasi tutti uomini (92%), il 16% minorenni. Sette su dieci afghani, poi pachistani, bengalesi, nepalesi, curdi. Il 72% ha dichiarato di non voler rimanere in Italia, ma di essere solo di passaggio. Ma se fossero inseriti nelle quote dei flussi le loro intenzioni potrebbero cambiare.

    la rotta balcanica dei migranti1 la rotta balcanica dei migranti1 la rotta balcanica dei migranti la rotta balcanica dei migranti migranti - rotta balcanica migranti - rotta balcanica migranti - rotta balcanica migranti - rotta balcanica

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