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    MILANO -0,5%, PESANO DATI USA E FISCAL CLIFF. CHE PER IL FONDO MONETARIO “PUÒ AVERE CONSEGUENZE MONDIALI” - SPREAD 356 - BP PATTEGGIA CON IL GOVERNO USA: MULTA DA 4,5 MLD $ - DRAGHI: TAGLIARE LA SPESA, NON AUMENTARE LE TASSE - GLI STRANIERI TORNANO A COMPRARE BTP - MARPIONNE: NO ALLA VENDITA DI ALFA. FUSIONE CON CHRYSLER È INEVITABILE - ILVA, FERRANTE: “CON LO STOP, SICUREZZA A RISCHIO” - WIEDEKING, DALLA PORSCHE ALLA PASTA…


     
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    1 - BORSA: UN'ALTRA SEDUTA SCIALBA, PESANO DATI USA E FISCAL CLIFF
    Radiocor - Il fiscal cliff americano, il confronto tra Fmi e Ue sul salvataggio della Grecia e i dati inferiori alle attese provenienti dagli Stati Uniti, dove l'uragano Sandy pesa sui sussidi di disoccupazione e sull'indice della Fed di Philadelphia. Un mix di fattori manda nuovamente in rosso le Borse europee con Milano che vede l'Ftse Mib lasciare sul terreno lo 0,5%.

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    Le peggiori sono Saipem e A2A, che cedono oltre il 4%. Autogrill (-3,2%) e Mediaset (-2,7%) scontano l'uscita dal paniere dell'Msci Global europeo e Campari (-4,2%) il mancato ingresso. Per contro, in cima al listino rimbalza Fiat (+1,1%) anche se la migliore e' Impregilo (+1,7%) sulle indicazioni di un piano focalizzato sulla massimizzazione del ritorno sul capitale investito. Maire Tecnimont crolla del 12,2% dopo l'annuncio di un aumento di capitale (di cui non e' stato precisato l'ammontare). Intanto l'euro si attesta a 1,278 dollari mentre il petrolio ritraccia e perde lo 0,37% con il Wti a 86 dollari al barile.

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    2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 356 PUNTI
    (ANSA) - Il differenziale tra il Btp e il Bund a 10 anni chiude a 356 punti base , con un rendimento dei titoli italiani al 4,89%. I bonos spagnoli pagano uno spread di 456 punti base.

    3 - FMI:DA FISCAL CLIFF POSSIBILI CONSEGUENZE MONDIALI
    (ANSA) - Il fiscal cliff, la stretta alla spesa e l'aumento delle tasse che scatteranno fra la fine dell'anno e l'inizio del 2013 negli Usa, potrebbe avere conseguenze a livello globale. Lo ribadisce il Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Il presidente Usa Obama avvierà domani le trattative con i leader del Congresso.

    BP GOLFO DEL MESSICOBP GOLFO DEL MESSICO

    4 - BP: PATTEGGIA CON DIPARTIMENTO GIUSTIZIA USA, MULTA RECORD DA 4,5 MLD $
    Radiocor - C'e' l'accordo tra Bp e il dipartimento di Giustizia americano per chiudere la causa penale collegata al disastro del 2010 nel Go lfo del Messico, quando la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon esplose e sprofondo' in mare, provocando danni incalcolabili. Bp ha chiuso tutte le accuse e paghera' un multa record di circa 4,5 miliardi di dollari, ovvero 4 miliardi in varie tranche nell'arco di cinque anni e altre sanzioni per 525 milioni di dollari. E' la cifra piu' alta mai pagata negli Stati Uniti, superando la sanzione da 1,2 miliardi imposta al colosso farmaceutico Pfizer nel 2009.

    5 - BCE: DRAGHI, RISANAMENTO DEVE ESSERE SU TAGLI SPESA, NON SU TASSE
    Radiocor - Sul processo di risanamento dei conti pubblici nei Paesi dell'Eurozona piu' in difficolta' 'l'evidenza prevalente indica che deve essere centrato su riduzioni di spesa corrente e non su aumenti di tasse'. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo all'Universita' Bocconi all'inauguarazione dell'Anno Accademico.

    MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI

    6 - GRILLI A LONDRA, CITY RICONOSCE NOSTRI SFORZI
    (ANSA) - Il ministro dell'Economia Vittorio Grilli ha tenuto a Londra incontri con la comunità finanziaria che ha definito "positivi" in cui si è parlato degli "ultimi sviluppi del nostro programma di riforme" verso il quale, ha detto Grilli in un punto stampa all'ambasciata d'Italia, è stato mostrato "riconoscimento per il risultato, come del resto é visibile, anche dall'andamento delle nostre aste". Grilli ha poi sottolineato che dalla comunità finanziaria londinese è stata manifestato "grande interesse per le privatizzazioni" e per le riforme, in particolare su "come le decisioni prese rimarranno negli anni", a livello di implementazione, come per esempio rispetto al pareggio di bilancio e alla riforma delle pensioni.

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    7 - BTP: STOP FUGA DA ITALIA, A SETTEMBRE TORNATI ACQUISTI ESTERI (+16,2MLD)
    Radiocor - A settembre, dopo alcuni mesi di fuga dall'Italia, e' tornata la fiducia degli investitori esteri sui titoli di Stato. Lo certifica la bilancia dei pagamenti pubblicata oggi da Bankitalia che segnala l'inversione di tendenza avvenuta tra agosto e settembre. 'E' il primo effetto visibile dello scudo anti spread approvato dalla Bce', dice a Radiocor Angelo Drusiani, gestore obbligazionario di Banca Albertini Syz: 'E' questo il fattore principale, insieme alla credibilita' del Governo, che sta aiutando i Paesi periferici dell'Eurozona, come Spagna, Portogallo e Italia', aggiunge Drusiani.

    Ad agosto dai portafogli dei gestori esteri erano usciti titoli di Stato italiani per circa 11 miliardi di euro, a settembre, tra BoT e BTp, sono stati acquistati dall'estero bond del Tesoro per 16,2 miliardi di euro netti (saldo tra acquisti e disinvestimenti). Gli investimenti sono stati spalmati in modo omogeneo tra scadenze brevi (7,3 miliardi) e lunghe (8,9 miliardi), ma il salto maggiore e' quello compiuti sulle scadenze a medio e lungo termine: in questo caso si e' passati da un deflusso netto di 7,9 miliardi ad agosto a un flusso di acquisti par i a 8,9 miliardi a settembre.

    Sul ritorno degli investitori esteri si e' espressa in diverse recenti occasioni Maria Cannata: il direttore generale del debito pubblico lunedi' scorso ha detto che, grazie alle misure approvate dal Governo e alla maggiore fiducia sulla tenuta dell'Eurozona, gli investitori stranieri sono tornati a mettere in portafoglio i bond del Tesoro; non piu' sulle sole scadenze a breve termine ma anche su quelle a medio e lungo termine. E Drusiani, a sua volta, mette in evidenza che 'anche le ultime aste hanno mostrato ancora una volta quanto sia alto l'appetito per i titoli italiani in questo ultimo scorcio di 2012'.

    SERGIO MARCHIONNESERGIO MARCHIONNE

    8 - FIAT: MARCHIONNE, NESSUN INTERESSE A VENDERE ALFA
    (ANSA) - "Non ho nessun interesse a vendere Alfa Romeo. Punto". Lo afferma l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, in un'intervista ad Automotive News. "Il piano 2010 per Alfa era pronto ma l'alleanza con Chrysler era ancora in un stato non maturo: il livello di attuazione della strategia è leggermente diverso nel 2012. Sono passati due anni e alcuni miliardi di dollari di profitti.

    Mi sento più a mio agio con Chrysler oggi che due anni fa. Fiat senza Chrysler non sarebbe stata in grado di eseguire il piano Alfa" aggiunge Marchionne, precisando che la guerra dei prezzi in Europa non lo costringerà a spostare la produzione della vettura sostituta della Punto fuori dall'Europa occidentale. In un'intervista ad Automotive News, al riguardo Marchionne risponde con un secco "no".

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    9 - MARCHIONNE, FIAT-CHRYSLER OLTRE 4,3 MLN VENDITE 2013
    (ANSA) - Il gruppo Fiat e Chrysler stima di vendere più di 4,3 milioni di auto il prossimo anno, di cui un minimo di 2,6 milioni da Chrysler.

    10 - MARCHIONNE, FUSIONE FIAT-CHRYSLER PER 2014 INEVITABILE
    (ANSA) - La fusione fra Fiat e Chrysler procede come previsto per il 2014. "E' una mossa inevitabile".

    11 - ILVA: ALLARME STOP IMPIANTI, SICUREZZA A RISCHIO
    (ANSA) - L'impianto Ilva di Taranto potrebbe chiudere il 14 dicembre per mancanza di materie prime e ciò comporterebbe gravissimi rischi per la sicurezza. E' quanto sostiene il presidente Bruno Ferrante, che lancia un allarme con una lettera inviata alla magistratura e raccolta dall'ANSA.

    L'applicazione delle disposizioni dei Custodi giudiziari, in ordine allo scarico delle materie prime al porto di Taranto, causa il pericolo che si fermino "tutti gli impianti dell'area a caldo dello stabilimento" con gravissimi rischi per la sicurezza. Lo stop forzato dovuto alla mancanza di materia prime - i Custodi impongono uno stoccaggio massimo di 15 giorni - comporterebbe una fermata non in sicurezza con conseguente "esposizione a gravissimi rischi di incidente rilevante e danni irreparabili agli impianti".

    FERRANTE, PRESIDENTE DELL'ILVAFERRANTE, PRESIDENTE DELL'ILVA

    Nelle conclusioni della lettera inviata oggi da Ferrante ai magistrati, si legge che "la verifica dell'applicazione della disposizione dei custodi allo sbarco delle materie prime, evidenzia la palese incompatibilità delle stesse con i programmi operativi dello stabilimento per il periodo in esame e noti ai custodi". "E' del tutto evidente che l'applicazione della disposizione dei custodi giudiziari allo sbarco delle materie prime determinerà effetti devastanti per l'Ilva dovuti alla fermata, non in sicurezza, di tutti gli impianti dell'area a caldo con conseguente esposizione a gravi rischi di incidente rilevante e danni irreparabili agli impianti, scenario questo già comunicato verbalmente agli stessi".

    ILVA TARANTOILVA TARANTO

    "E' solo il caso di sottolineare - conclude il presidente Ferrante - che dal 12 novembre, data di comunicazione delle disposizioni dei Custodi giudiziari, ad oggi sono stati accumulati maggiori oneri di Ilva per le controstallie per 850 mila dollari". Da segnalare anche il tema dei costi di gestione. "Le modalità di sbarco di materiali - si legge nella lettera -, secondo le prescrizioni dei Custodi, calcolate in accordo con le movimentazioni navi, comportano una previsione di costo aggiuntivo per le attese navi pari a 12,37 milioni di dollari.

    A questa cifra sono da aggiungere i costi per movimentazione aggiuntiva delle navi, pari a 50 mila dollari per ciascuna movimentazione, costi dovuti anche all'utilizzo dei rimorchiatori, ormeggiatori e piloti. "E' prevedibile - conclude Ferrante -, visti i lunghi tempi di sosta che deriverebbero dalla applicazione delle disposizioni dei Custodi, che gli armatori possano chiedere al gestore la detenzione che comporta un costo maggiore rispetto alla controstallia".

    12 - LE BANCHE TEDESCHE E I 103 MILIARDI PUNTATI SULL'ITALIA...
    M.D.F. per il "Corriere della Sera" - Sono passati 5 anni dall'inizio della crisi, ma le banche tedesche hanno ancora «notevoli esposizioni finanziarie» verso alcuni Paesi mediterranei, ha sottolineato ieri la Bundesbank nel nuovo rapporto sulla stabilità finanziaria, precisando che verso l'Italia l'esposizione totale a metà anno era di 103 miliardi, di cui 38 allo Stato, mentre i prestiti a banche e istituti finanziari ammontano a 43,5 miliardi e a 15,8 miliardi quelli concessi all'industria e ai privati.

    MERKEL LA PUPARAMERKEL LA PUPARA

    Verso la Spagna l'esposizione è scesa a 99 miliardi, contro i 113 della Francia. Quasi insignificanti i prestiti verso Grecia e altri Paesi in difficoltà. Secondo il consigliere della Buba Andreas Dombret, il sistema finanziario ora è «più robusto» di quanto fosse all'inizio della crisi e la redditività delle banche tedesche si è stabilizzata.

    I rischi del sistema nel breve termine si sono attenuati e per ora, nonostante elevati incrementi nel settore immobiliare di alcune grandi città, «non ci sono pericoli di una bolla». Questi ultimi potrebbero però svilupparsi dalla combinazione fra tassi di interesse bassi e un'ampia liquidità.

    13 - WIEDEKING, IERI LA PORSCHE DOMANI LA PASTA...
    G.Str. per il "Corriere della Sera" - Ieri numero uno di Porsche, domani imprenditore della pasta a tavola? Dopo aver guidato in passato la casa automobilistica tedesca, Wendelin Wiedeking vorrebbe aprire una serie di ristoranti italiani in Germania, Austria e Svizzera, secondo quanto scrive il «Manager Magazin». Il nome? Vialino. Prima apertura? A fine dicembre a Ludwigshafen, vicino a Francoforte, con un investimento di un milione da parte di Wiedeking. Poi dovrebbero arrivare nuovi ristoranti a Heidelberg, Karlsruhe, Francoforte e Zurigo. Lo stile dell'arredo? Sul rustico, dopo l'allure delle Porsche.

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    14 - ESM, IL FONDO DELLA CRISI ASSUME...
    G.Str. per il "Corriere della Sera" - La crisi economica assume. Una contraddizione in termini? No, basta vedere quello che succede in Lussemburgo, sede dello European stability mechanism, il cosiddetto fondo salva Stati europeo. Sono 25 i profili ricercati dal fondo, tutti ad alta specializzazione: dall'analista macroeconomico al funzionario per i finanziamenti. L'obiettivo è riempire le «vacancy» del neonato Esm, in una serie di ruoli e comparti che includono l'information technology, la comunicazione e la sicurezza. Con un accento particolare - come è prevedibile - sulle competenze finanziarie. Chi è appena stato licenziato (e non sono pochi) dalle banche della City di Londra potrebbe quindi trovare un'opportunità nel maxifondo del piccolo Lussemburgo.

    15 - PERNOD RICARD RILANCIA IN ITALIA. CON RAMAZZOTTI...
    A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Pernod Ricard rafforza Ramazzotti, la storica azienda piemontese acquisita nel 1985. E dopo il lancio prima dell'estate dell'Aperitivo Ramazzotti, investe un milione di euro, per potenziare la nuova linea produttiva nello stabilimento di Canelli (Asti). Investimento che «va a completare il piano di sviluppo industriale partito nel 2009, per complessivi 3 milioni».

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    E si rinsalda anche il rapporto con il territorio visto che l'innovazione tecnologica «è stata realizzata in collaborazione con numerose aziende del bacino industriale di Canelli» scrive la nota. Una buona notizia per il made in Italy e per un marchio «bevuto» in oltre 70 mercati internazionali.

    16 - SOPAF NOMINA I LIQUIDATORI...
    F.Ch. per il "Corriere della Sera" - Sopaf si avvicina alla prova del nove della liquidazione. La prossima settimana scadono i 60 giorni di tempo per presentare le carte al tribunale di Milano. Era il 24 settembre, veniva depositata la domanda per l'ammissione al concordato. I debiti scaduti nel frattempo sono aumentati. In base all'informativa del 31 ottobre, risulta che al 30 settembre Sopaf aveva debiti scaduti per 107 milioni (70 milioni con le banche, 32 milioni di obbligazioni e quasi 4 milioni commerciali).

    Al 31 agosto i debiti ammontavano a 62 milioni. Ma già domani la società finanziaria della famiglia Magnoni ha due appuntamenti cruciali. Il consiglio si riunisce per approvare il nuovo progetto di bilancio 2011 da redigere tenuto conto del fatto che è venuta meno la continuità aziendale. E alle 15.30 si tiene l'assemblea: qualsiasi azionista potrà proporre nomi per i liquidatori, che saranno poi votati dai soci.

     

     

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