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    MILANO +1,9% CON IL CESSATE IL FUOCHINO TRA RUSSIA E UCRAINA - MADIA: “MANCANO LE RISORSE, I CONTRATTI STATALI SARANNO BLOCCATI ANCHE NEL 2015” - PER GLI ANALISTI, DRAGHI DOMANI POTREBBE DELUDERE


     
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    1.BORSA: SI ALLENTANO TENSIONI RUSSIA-UCRAINA, MILANO CHIUDE A +1,9%

    Radiocor - Chiusura sui massimi e con la migliore performance in Europa per Piazza Affari, alla vigilia dell'attesa riunione della Bce e in una giornata contrassegnata dall'allentamento della tensione tra Russia e Ucraina, pur tra annunci seguiti a smentite e precisazioni. Milano e' la piazza che sale di piu' con il Ftse Mib che segna un progresso dell'1,89%, trainato dai finanziari e dal lusso.

     

    putin e poroshenko putin e poroshenko

    Il titolo migliore del listino e' Mediobanca che con un'accelerazione sul finale mette a segno un +4,14%, seguita Tod's (+3,75%) e da Enel (+3,5%) che beneficia sia, insieme ad Eni (+1,26%) delle dichiarazioni di Matteo Renzi che ha frenato sulle privatizzazioni, sia delle indiscrezioni di stampa sul possibile collocamento di un pacchetto di azioni Endesa. In coda al listino World Duty Free (-0,06%) e Telecom (-0,12%) che resta in attesa di novita' dal Brasile sulla gara per Gvt. In calo lo spread tra BTp e Bund a 151,25 punti base. Su l mercato valutario, dopo il rally del dollaro scatta qualche presa di profitto sul biglietto verde e la divisa unica in chiusura e' scambiata a 1,3136 dollari (1,3115 ieri) e 137,82 yen (137,63). Il dollaro/yen e' a 104,92. Le tensioni internazionali pesano sul prezzo del petrolio con il Wti a 94,19 dollari al barile (+1,41%).

     

    MARIANNA MADIA MARIANNA MADIA

    2.PA: MADIA, MANCANO RISORSE, BLOCCO CONTRATTI STATALI ANCHE NEL 2015

    Radiocor - Il blocco dei contratti degli statali sara' confermato anche per il 2015. Lo ha annunciato il minist ro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato sulla riforma della Pa, spiegando che non ci sono le risorse per consentire il rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici. 'In questo momento di crisi - ha spiegato Madia - le risorse per sbloccare i contratti non ci sono'. Madia ha aggiunto che in questo momento, 'prima di tutto', il Governo guarda 'a chi ha piu' bisogno' e, quindi, 'confermiamo gli 80 euro, che vanno anche ai lavoratori pubblici'.

     

    3.EXPO: EUROMILANO IN CRISI, DA INTESA E UNIPOL NO A RICAPITALIZZAZIONE

    CANTIERE EXPO MILANO CANTIERE EXPO MILANO

    Radiocor - Corsa contro il tempo per il salvataggio di Euromilano, la societa' immobiliare a cui fanno capo i terreni adiacenti all'Expo e partecipata da Intesa Sanpaolo (43%), Unipol (15%), cooperative (25%) e dalla Canova di Marco Brunelli (supermercati Finper, con il 17%). I debiti sono ormai arrivati a 360 milioni (257 milioni banche, di cui 177 milioni in scadenza entro l'anno, e 103 milioni verso fornitori) a fronte di attivi per 395 milioni.

    CANTIERE EXPO MILANO CANTIERE EXPO MILANO

     

    I soci, secondo quanto ricostruito da Radiocor, dopo aver archiviato un bilancio 2013 chiuso con una perdita salita a 42,6 milioni (dal rosso di 11,3 milioni) non sono disponibili a iniettare nuove risorse e la proposta di un aumento di capitale da 10 milioni di euro avanzata dal cda e' stata respinta. Intesa Sanpaolo ha accettato di convertire parte del debito (60 milioni) in strumenti partecipativi, ma non vuole apportare nuovo equity anche perche' ha gia' il 43,43% della societ a'. Gli altri soci hanno chiuso i rubinetti e, potendo, sarebbero pronti a farsi da parte.

     

    Un possibile partner c'era, ma la sua proposta e' stata bocciata a fine anno, e adesso se ne cerca un altro. A questo punto resta la strada delle cessioni per cercare un po' di ossigeno. Nel 2013 una parte dell'area di Cascina Merlata - adiacente ai terreni Expo - e' finita in un fondo di social housing che realizzera' le residenze per il personale che lavorera' all'Expo durante l'evento (raccolti 63 milioni fra Cassa Ragionieri e Cdp) e adesso si punta a vendere lo spazio destinato ad accogliere un centro commerciale da 60mila mq.

     

    Progetto dell Expo di Milano Progetto dell Expo di Milano

    Euromilano, secondo indiscrezioni, e' in trattativa con il gruppo francese Scc della famiglia ungherese De Balkany attiva in Italia con quattro strutture, ma il fallimento della cooperativa di costruzione Cesi di Imola (comproprietaria dell'area) complica una transazione che vale circa 70 milioni. Una soluzione andra' trovata anche per l'area dell'ex Alfa Romeo di Arese che rappresenta l'altro grande asset di Euromilano e sui cui si e' aperta una faida interna con l'azionista Brunelli.

     

    4.PER GOLDMAN 9 BANCHE (TRA CUI MPS) NON PASSERANNO GLI ESAMI BCE

    GOLDMAN SACHS GOLDMAN SACHS

    Rossana Prezioso | Trend Online – Le Borse positive. Da questa mattina. Con un andamento che praticamente dall’inizio ha delineato una spinta ottimista rafforzata dall’avvicinarsi dello scioglimento delle riserve sulla Bce (qualunque cosa accada) e dalla tregua in Russia, nonostante l’incertezza di smentite dell’ultim’ora e di minacce più o meno velate da parte di Putin. Minacce che alla fine della storia hanno fatto presa sul petrolio in rialzo. Un andamento solo apparentemente contrastante con quanto avviene perchè molte sono solo ricoperture tecniche di chi, nei giorni scorsi aveva venduto allo scoperto (+1,5% piuttosto poco per chi si prepara a una guerra).

    alessandro profumo alessandro profumo

     

    Spread ancora su 150, ma voci di stampa ne proiettano la cifra a 90 nel caso in cui la Bce portasse a termine il piano ambizioso del QE all’europea. Cosa piuttosto difficile, per quanto interessante anche solo come ipotesi. Inutile, forse da un pinto di vista tecnico, visto che i rendimenti periferici sono comunque bassi anche solo con le parole (di Draghi) e non ancora con i fatti. Quindi? Forse posticipare il tutto a quando le parole non basteranno più. Neal speranza che i mercati capiscano e non reagiscano sull’onda della delusione.

     

    fabrizio viola fabrizio viola

    Draghi, dunque, ancora protagonista. Ma non solo per quanto ci si attende giovedì,ma anche per qualcosa che va oltre e che ha inizio ormai da tempo addietro e che riguarda i bancari.

     

    Visto che la Bce e gli stress test sono stati (e lo sono tuttora) l’ago della bilancia dei mercati, Goldman Sachs ha voluto vederci chiaro e capire se e soprattutto chi non ce la farà in attesa dei risultati definitivi che arriveranno nella seconda metà di ottobre. Il tempo stringe e in un mercato bancocentrico come quello europeo, in vista della nuova ondata di Ltro già in carica per questo mese, l’attesa per i dati definitivi è alta. Per questo Motivo dalla banca d’affari statunitense si è scelta la via diretta e cioè chiedere a 125 investitori istituzionali come credono potrà chiudersi questa lunga serie di esami. Ebbene il responso è stato relativamente rassicurante se si pensa che su 128 istituti solo 9 potrebbero rischiare la bocciatura.

    banco popolare banco popolare

     

    Un po’ meno rassicurante se invece si fa notare come, affianco a istituti greci e spagnoli, da sempre ritenuti “responsabili” della crisi europea del credito, ci sono anche tre italiane. E di tutto rispetto: Mps, Popolare di Milano e Banco Popolare. Rispettivamente al primo, sesto e quarto posto. Stress test e asset quality review, una sorta di doppio controllo incrociato, non sono perciò alla portata di tutti ed Mps potrebbe cadere nonostante la stampella da 3 miliardi dei Monti Bond. Stampella che, evidentemente, non è poi così forte. Da sottolineare, però, un ultimo particolare: oggi il comparto si è mosso sicuro in territorio positivo, con Intesa, Unicredit e Bper oltre il 3%, Mediobanca il migliore a +4,67% mentre al palo, ma pur sempre positivo, Bp milano +0,49%

    LA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANO LA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANO

     

    5.BCE: LA RIUNIONE DI DOMANI POTREBBE DELUDERE (ANALISTI)

    Finanza.com –La riunione della Banca centrale europea (Bce) in programma domani potrebbe deludere i mercati. Ne è convinto Azad Zangana, european economist di Schroders: "Sebbene i discorsi di Draghi abbiano effettivamente mostrato un tono “da colomba”, ci è difficile pensare che la Bce possa annunciare ulteriori misure di politica monetaria – come un QE sul debito sovrano – dato che il mese prossimo sarà fornito alle banche un extra ammontare di liquidità e che l’istituto di Francoforte è al lavoro sui possibili acquisti di Asset-backed Securities (ABS)", afferma l'esperto.

    mario draghi 1 mario draghi 1

     

    Negli ultimi giorni, alla luce dei deboli dati sull'inflazione e sulla ripresa economica nell'Eurozona, oltre che al discorso aggressivo di Draghi a Jackson Hole, è salita l'attesa per ulteriori misure di stimolo da parte della Bce, in primis per un quantitative easing in salsa europea.

     

     

     

     

     

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