Andrea Galli per il “Corriere della Sera”
Il più anonimo degli insospettabili diventato un omicida. Un classico nel racconto dei delitti che però qui, nella sua sintesi, si apre a molteplici scenari fin dalla titolazione del caso: l' infermiere killer.
ricoverato in ospedale
Dipendente del Sacco, uno dei maggiori centri nella lotta al Covid, il 49enne adesso ai domiciliari, misura che sottintende la prosecuzione delle indagini (la magistratura non ha voluto render nota la sua identità), ha ucciso lo zio della compagna. L' uomo, 87 anni, era ricoverato nell' ospedale di Garbagnate Milanese dopo esser stato colpito proprio dal virus.
eutanasia
Tanto, tantissimo ancora da scoprire, nella celere indagine dei carabinieri della stessa cittadina comandati dal capitano Giuliano Carulli. Per adesso, è certa la ricostruzione della scena del crimine.
Nell' ospedale di Garbagnate Milanese, una persona per paziente ha diritto ad accedere alla struttura, purché munita di autorizzazione. L' infermiere, un professionista che secondo i primi accertamenti mai s' è fatto notare negativamente al Sacco e che, allo stesso modo, nella vita s' è tenuto alla larga da problemi con la giustizia, era quello deputato, per la famiglia della vittima, ad andare a trovare l' 87enne. L' anziano non era sposato e non aveva figli.
ospedale garbagnate milanese
L' unico legame diretto era con la sorella, mamma della compagna dell' infermiere, il quale, sia il 9 che il 10 ottobre, di nascosto ha somministrato all' anziano una dose fortissima di sedativi.
Come mai l' infermiere era da solo? Quanto tempo ha avuto a disposizione? A chi spettava la sorveglianza sui movimenti di esterni? Le telecamere dell' ospedale hanno ripreso l' infermiere in entrata e uscita dall' ospedale con un' andatura lenta. Pacifica.
Da quanto avesse covato il piano, è un altro interrogativo.
sedazione
Unito a quello sulle responsabilità, ovvero se la compagna fosse d' accordo e magari lo avesse «istigato». Dopodiché, a quale «vantaggio»? Davvero gli investigatori non si sbilanciano sulle due piste principali. Quella di aver voluto evitare all' anziano ulteriori sofferenze (aveva contratto una polmonite ed era stato definito terminale, ma è pur vero che negli ultimi giorni sembrava in lieve miglioramento, aveva ripreso a parlare, era lucido), oppure quella di un assassinio per ragioni economiche.
anziano malato
Con, nell' eventualità, il possibile coinvolgimento della medesima sorella. A chiamare i carabinieri, è stato un medico dell' ospedale che aveva ravvisato la manomissione della macchina di ventilazione polmonare. Una evidente anomalia. Forse l' infermiere, forte della sua esperienza, credeva di nascondere le prove.
anziano malato 1
La verifica ha permesso di riscontrare infusioni di farmaci a velocità notevolmente superiore a quella prevista dalla terapia. Eccetto il personale sanitario, l' unica persona che si era avvicinata all' anziano, era stato l' infermiere. Il quale, a sua difesa, non ha di certo il comportamento assunto dopo il decesso. Ha comprato un biglietto aereo per Parigi, ha raggiunto Linate, si è incamminato verso il gate salvo poi tornare indietro e raggiungere la sua casa, a Paderno Dugnano.
anziano sedato in ospedale
Dove i carabinieri l' hanno trovato. Non ha voluto spiegare alcunché. Identica la posizione della compagna (e di sua madre). Gli investigatori sono impegnati negli accertamenti economici, pur non risultando immediate problematiche: l' infermiere, da poco trasferito nel reparto di fisioterapia, aveva uno stipendio, e non erano subentrate a causa della pandemia improvvise criticità. Si cerca di capire se l' anziano avesse fatto testamento oppure se di tutti i beni, alla sua morte, si sarebbero occupate la sorella e la nipote.