1 – ACCORDO DI PRINCIPIO TRA USA E TALEBANI
AFGHANISTAN
(ANSA) - Stati Uniti e talebani hanno raggiunto un'intesa di principio per un accordo quadro sulla pace in Afghanistan. Lo ha reso noto l'inviato Usa al New York Times al termine di una lunga serie di colloqui con i talebani in Qatar.
In base all'intesa, ha spiegato Zalmay Khalilzad, i talebani si impegnano a impedire che l'Afghanistan "diventi una piattaforma per gruppi terroristici internazionali". Questa base, ha aggiunto, potrebbe portare al ritiro delle truppe americane e all'avvio di negoziati diretti talebani-Kabul.
talebani bruciano camion a kabul
Il Nyt rileva che dopo nove anni di sforzi per ottenere un accordo di pace con i talebani, l'intesa di principio appena raggiunta, sebbene preliminare, è il più tangibile passo verso la fine di una guerra che in due decenni che è costata la vita di decine di migliaia di persone ed ha cambiato profondamente la politica estera americana.
2 – «MILITARI ITALIANI VIA DALL’AFGHANISTAN ENTRO UN ANNO»: L’IPOTESI DELLA DIFESA
Claudio Del Frate per www.corriere.it
TALEBANI
«Il ministro Trenta ha dato disposizioni al Coi (il Comando operativo di vertice interforze - ndr) di valutare l’avvio di una pianificazione per il ritiro del contingente italiano in Afghanistan». Lo riferiscono fonti della Difesa, aggiungendo che «l’orizzonte temporale potrebbe essere quello di 12 mesi». L’annuncio italiano potrebbe rientrare in un progressivo disimpegno dell’Occidente dal teatro di guerra afghano: anche Stati Uniti e talebani hanno trovato un’intesa di principio per un accordo quadro sulla pace in Afghanistan.
il ministro elisabetta trenta (5)
Lo ha annunciato l’inviato americano, Zalmay Khalilzad, in un’intervista al New York Times da Kabul. La bozza di intesa prevede da parte dei guerriglieri l’impegno a non far diventare il Paese un santuario di terroristi; gli americani invece si impegnano a un ritiro totale delle truppe in cambio del cessate il fuoco e il coinvolgimento talebano in colloqui con il governo afghano.
Che cos’è la missione
CAMP ARENA AFGHANISTAN
Secondo il ministero della difesa il contingente italiano in Afghanistan è composto attualmente da 900 militari, 148 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei. La maggior parte delle forze è dislocato ad Herat, nella parte occidentale del paese e in misura minore nella capitale Kabul. I militari agiscono nell’ambito della missione internazionale della Nato denominata «resolute support», iniziata il primo gennaio 2015 in continuità con la precedente missione Isaf. L’obiettivo principale è l’addestramento delle nuove forze armate afghane. L’invio di forze italiane nel paese asiatico risale al 2001e venne deciso subito dopo l’attacco delle Torri gemelle: in questi anni i caduti sono stati 54 e i feriti circa 650. In tutto sono circa 6.400 i soldati italiani impegnati attualmente all’estero in differenti missioni sotto l’egida dell’Onu, della Nato o della Ue.
enzo moavero milanesi
Più Africa, meno Asia
La strategia italiana ha da tempo previsto una contrazione dell’impegno militare in Medio Oriente: entro pochi mesi dovrebbe diminuire anche il numero dim soldati presenti in Iraq, in particolare quelli schierati a difesa della diga di Mosul. Gli sforzi sono destinati a concentrarsi maggiormente in Africa, dove gli interessi nazionali sono considerati più strategici, ad esempio per il contrasto ai flussi migratori. In questo contesto è destinato ad aumentare l’impegno dell’Italia in scenari come il Niger o la Libia, sempre sotto lo «scudo» dell’Onu o della Nato.
Moavero: «Non ne so nulla»
militari italiani sulla diga mosul1
Come e quando si dovrebbe compiere il ritiro italiano? Le fasi sono tutte da scrivere; per il momento il quadro politico registra l’esultanza del M5S e l’imbarazzo del ministro degli esteri Enzo Moavero: «Il ritiro? Lo apprendo adesso. Non ne ha parlato con me» ha detto il responsabile della Farnesina riferendosi alla collega di governo Elisabetta Trenta. «Non appena torno a Roma - ha aggiunto da Gerusalemme dove si trova in visita- o non appena dovessi sentire il ministro Trenta, ne riparleremo».
I colloqui in Qatar
militari italiani in Iraq
Per quanto riguarda Stati Uniti e talebani, l’intesa è il frutto di sei giorni di colloqui tenutisi in Qatar. I miliziani si sono sempre rifiutati di intraprendere colloqui con il governo ufficiale di Kabul, nonostante le pressioni dell’amministrazione americana ritenendo i ministri delle «marionette». Anche nel corso degli ultimi incontri hanno ribadito che intavoleranno una trattativa solo dopo che le truppe di Washington avranno lasciato il paese. Gli inviati di Donald Trump hanno chiesto da parte loro che l’Afghanistan cessi di essere una base per terroristi.
donald trump visita la base militare al asad in iraq 8 torture afghanistan trasporto prigionieri