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    "AD UNA TALE PATACCA DEL GIORNALISMO NOSTRANO (NON RICORDO UN SUO SCOOP), NON DEDICHERÒ PIÙ UNA PAROLA" - MINZOLINI INIZIA IL NUOVO CORSO DA DIRETTORE DE "IL GIORNALE" CON UN CALCIONE A MARCO TRAVAGLIO: "A LUI CHE MILLANTA UNA DISCENDENZA DIRETTA DA MONTANELLI E SPRIZZA VELENO DA TUTTI I PORI PERCHÉ CONTE NON È PIÙ A PALAZZO CHIGI, SI ATTAGLIA UN GIUDIZIO CHE IL GRANDE INDRO DEDICÒ AD UN GIORNALISTA BEN PIÙ DEGNO DI LUI: 'CONOSCO MOLTI FURFANTI CHE NON FANNO I MORALISTI, MA NON CONOSCO UN MORALISTA CHE NON SIA UN FURFANTE'"


     
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    Estratto dell’articolo di Augusto Minzolini per “il Giornale”

     

    AUGUSTO MINZOLINI SU INSTAGRAM AUGUSTO MINZOLINI SU INSTAGRAM

    (…) P.s. Appunto, rispetto. A Marco Travaglio, che millanta una discendenza diretta da Montanelli e sprizza veleno da tutti i pori perché da mesi fa a botte con la notizia che Giuseppe Conte non è più a Palazzo Chigi, si attaglia un giudizio che il grande Indro dedicò ad un giornalista ben più degno di lui: «Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante». Ad una tale patacca del giornalismo nostrano (non ricordo scoop del personaggio a parte le «carte» di qualche Pm amico), che si diletta a leggere il casellario giudiziario tranne il lungo capitolo dedicato a lui alla voce «diffamazione», non dedicherò più una parola.

     

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