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    "MIO FRATELLO NON È SPARITO. VUOLE VIVERE DA PELLEGRINO" - PARLA LA SORELLA DI ADRIANO PACIFICO, IL 32ENNE PARTITO PER IL CAMMINO DI SANTIAGO CHE DALL'11 LUGLIO NON DÀ NOTIZIE – “SAPPIAMO CHE STA BENE SIA PERCHÉ RISULTANO ALTRI PRELIEVI DAL SUO BANCOMAT SIA PERCHÉ ABBIAMO RICEVUTO RASSICURAZIONI DA ALCUNE PERSONE CHE L'HANNO INCONTRATO. SE HA BISOGNO PUÒ CHIAMARMI IN QUALSIASI MOMENTO, MA IO MI FIDO CIECAMENTE DI LUI E APPOGGIO OGNI SUA SCELTA..."


     
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    Francesco Moscatelli per “la Stampa”

     

    ADRIANO PACIFICO E LA SORELLA ADRIANO PACIFICO E LA SORELLA

    «Mia mamma e il resto della famiglia sono arrabbiati con Adriano, forse perché vedono il suo viaggio come una vacanza. Io invece non lo giudico per il suo silenzio e ho capito che la sua è una scelta consapevole per vivere fino in fondo l'esperienza del pellegrinaggio. La porta di casa mia è sempre aperta e se ha bisogno può chiamarmi in qualsiasi momento, ma io mi fido ciecamente di lui e appoggio ogni sua scelta».

     

    Jessica Fasulo, 28 anni, è la sorella di Adriano Pacifico, il trentaduenne di Bastiglia (Modena) che dall'11 luglio scorso non dà notizie di sé dopo essere partito in bicicletta per Santiago de Compostela.

     

    JESSICA FASULO E ADRIANO PACIFICO JESSICA FASULO E ADRIANO PACIFICO

    La madre è stata alcuni giorni in Francia per cercarlo ma sabato è rientrata in Italia e ha ritirato la denuncia di scomparsa dopo aver visto con i suoi occhi la firma del figlio sul registro di un ostello dalle parti di Tolone e il video, registrato dalle telecamere di un'area di sosta, in cui Adriano sembra sereno e sorridente.

     

    Jessica, è riuscita a mettersi in contatto con Adriano?

    «Non abbiamo parlato direttamente con lui, ma sappiamo che sta bene sia perché risultano altri prelievi dal suo bancomat sia perché abbiamo ricevuto rassicurazioni da alcune persone che l'hanno incontrato. Sia la proprietaria dell'ostello che il prete del paese in cui si è fermato hanno parlato con lui e ci hanno detto che l'hanno trovato molto tranquillo e molto determinato nel proseguire il suo percorso».

     

    Secondo lei perché non vi ha chiamato per tutto questo tempo?

    «Mi sono arrovellata per giorni anche perché quando lui ha smesso di comunicare io ero bloccata in casa con il Covid. Ero molto preoccupata ma appena mi sono negativizzata ho pensato che la cosa migliore da fare fosse quella di provare a capirlo, di immedesimarmi un po' in lui.

     

    adriano pacifico adriano pacifico

    E così sono andata due giorni a Siena, lungo la Via Francigena, e ho avvicinato alcuni pellegrini. Sono giunta alla conclusione che non ci ha telefonato per così tanti giorni perché ha interiorizzato il vero senso del Cammino. Il Cammino è anche fatica, dolore e solitudine ed è necessario staccare completamente dalla vita quotidiana per viverlo fino in fondo».

     

    Perché ha scelto di partire proprio per la Spagna?

    «Mi aveva detto che voleva raggiungere Santiago per avvicinarsi alla fede. Ma non voglio entrare in dettagli troppo personali. I pellegrini che ho incontrato in Toscana mi hanno spiegato che spesso ci si mette in cammino per liberarsi di alcuni pesi. Si parte da un punto A per arrivare a un punto B, ma soprattutto si parte perché tappa dopo tappa si lasciano per strada problemi, situazioni o pensieri che non ti fanno stare sereno. Credo che Adriano stia facendo questo percorso qui».

     

    È la prima volta che suo fratello viaggia da solo?

    «Prima di partire aveva fatto una settimana lungo la costa romagnola per vedere a livello fisico se era una cosa fattibile pedalare così a lungo. Era stata più che altro una prova pratica: voleva capire come caricare le borse, cosa era necessario portarsi e cosa invece era superfluo».

    ADRIANO PACIFICO 44 ADRIANO PACIFICO 44

     

    Secondo lei si immagina che lo state cercando?

    «Penso di sì, anche se è partito senza telefonino. Ha con sé solo qualcosa da leggere, alcune cartine e un navigatore elettronico, ma di quelli non collegati a Internet. Di sicuro ha la copia del libro Il Cammino di Santiago di Paulo Coelho che gli ho regalato io al compleanno proprio in previsione del viaggio. Posso aggiungere una cosa personale, per quando leggerà questa intervista?».

     

    Prego

    «Voglio dirgli che sono super orgogliosa di lui. Ci ha fatto stare in pensiero, è vero, ma mi auguro che tutto questo in futuro ci aiuterà a comunicare meglio fra di noi, a dirci quanto ci vogliamo bene e a essere ancora più uniti». 

    Adriano Pacifico 3 Adriano Pacifico 3 Adriano Pacifico 2 Adriano Pacifico 2

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