Gilberto Bazoli per il “Corriere della Sera”
ALESSANDRO FIORI
Il mistero è cominciato quattordici giorni fa. Alessandro Fiori, 33 anni, rappresentante commerciale di una multinazionale che si occupa di trattamento e depurazione delle acque, ha fatto perdere le tracce a Istanbul. I genitori hanno presentato denuncia di scomparsa sia in Italia che in Turchia.
Nato a Soncino, ma abita e lavora a Milano, viene da una famiglia molto conosciuta e stimata nel piccolo paese in provincia di Cremona. Il padre, Eligio, è un professionista con esperienza in campo internazionale ed è il presidente del Rotary Club; il fratello minore, Daniele, fa l'avvocato. Il manager sparito nel nulla è stato più volte in Medio Oriente. Oltre all' inglese, parla fluentemente il russo.
ALESSANDRO FIORI
Una vita, la sua, impegnata dal punto di vista professionale ma senza zone d' ombra sino al mattino in cui è uscito di casa e si è diretto a Linate, da dove si è imbarcato per Istanbul. «Trovava un volo low cost e partiva, lo faceva spesso. La sua intenzione era rientrare poco dopo», racconta, da Istanbul, il padre. Ma stavolta non è stato così.
«Eravamo preoccupati, ci siamo messi in contatto con i suoi amici, siamo andati a casa sua e lo abbiamo chiamato al telefono, ma risultava irraggiungibile». Mentre scattavano le indagini dei carabinieri di Soncino e veniva lanciato l'allarme all' Interpol, anche il padre, insieme con la moglie (nel frattempo rientrata), è volato in Turchia per tentare di ricostruirne i movimenti.
istanbul
«Il 12 marzo, dopo essere atterrato, si è fatto portare da un' auto dell' agenzia che aveva organizzato il viaggio in un albergo vicino all' aeroporto. Il 13 si è recato a visitare la cattedrale di Santa Sofia e la zona intorno. La sera di quello stesso giorno il suo cellulare e il suo portafogli vuoto sono stati ritrovati in un cestino della spazzatura».
Niente anche dalle verifiche condotte dalla polizia in ospedali e obitori della città. Sempre il 14 marzo, ma il pomeriggio, Alessandro è stato ripreso dalla telecamere di sicurezza di due locali nel centro di Istanbul. Sarebbe scomparsa dal suo conto la cifra massima prelevabile con il bancomat, mentre la valigia con i vestiti è rimasta nella camera dell' hotel.
ROSSO ISTANBUL
Il Consolato generale a Istanbul segue con la Farnesina, le autorità locali e i familiari gli sviluppi del caso. «Ci auguriamo di poter avere presto notizie confortanti», dice il sindaco di Soncino, Gabriele Gallina. Nella sua battaglia per la ricerca del figlio, Eligio Fiori ha lanciato un appello dagli studi della trasmissione televisiva «Muge Anli Ile Tatli Sert», la versione turca molto seguita di «Chi l' ha visto?» Una spettatrice ha telefonato sostenendo di averlo incontrato vicino a un ospedale. «Sto cercando di coinvolgere la stampa - dice il padre -. Resterò qui sino a quando lo troverò».