Pierpaolo Lio per corriere.it
Il corpo è steso sul letto, a torso nudo, con i tatuaggi sulla schiena coperti da un lenzuolo. Il volto è su un sacchetto di plastica appoggiato sul cuscino. Sul corpo non ci sono segni evidenti di violenza.
Gabriel Luiz Dias Da Silva
Il cadavere di Gabriel Luiz Dias Da Silva, 27enne, origini brasiliane, viene trovato in una stanza che non è la sua. È nella camera di un palazzo di via Marinetti, alle spalle di via Padova, nell’appartamento dell’uomo con cui negli ultimi mesi il giovane avrebbe instaurato una relazione, seppur non fissa. È un 71enne italiano, Gianclaudio D.B., incensurato, che il giovane conosceva dal 2019 e con cui la frequentazione era diventata sempre più stretta dopo che il pensionato, prima dell’estate, aveva chiuso una lunga storia con il precedente convivente.
È il pensionato a chiamare i soccorsi ieri mattina. Ed è lui, a fine giornata, a risultare indagato a piede libero per omicidio colposo e omissione di soccorso. Due ipotesi per una morte ancora da chiarire, che le parole del sospettato, a lungo interrogato nel pomeriggio dal pm di turno Simona Ferraiuolo e dai carabinieri della compagnia Porta Monforte e del Nucleo investigativo, non hanno aiutato a ricostruire.
Davanti agli investigatori, in modo ancora confuso, il 71enne, con un passato in banca prima di aprire un suo studio di consulenza finanziaria, ha raccontato quelli che sono stati gli ultimi giorni passati con il 27enne. Due giorni prima, martedì, la coppia si era infatti ritrovata nell’appartamento al quarto piano con alcuni amici, al momento non ancora identificati. Quella serata in casa è un festino a base di sesso e droghe. Non è la prima volta: i due avrebbero organizzato altre occasioni con amici durante le quali fare ampio uso di stupefacenti.
Gabriel Luiz Dias Da Silva 1
In quella torre negli ultimi tempi il giovane era di casa: «Convivevamo da alcuni giorni», spiegherà il pensionato. Gabriel aveva infatti un suo mazzo di chiavi, i vicini lo vedevano sempre più spesso. «E un paio di volte negli ultimi mesi, alla sera li avevo sentiti litigare sul pianerottolo», ricorda uno dei residenti.
Anche il custode ha presente il suo volto: aveva ricevuto dal condomino disposizione di ritirare anche i pacchi indirizzati a Gabriel. Per l’indagato, da martedì i due resteranno sempre insieme nell’appartamento, anche se il custode sostiene di aver visto il ragazzo il giorno successivo mentre rientrava a casa. Comunque sia il mattino dopo Gabriel — che in precedenza viveva in un alloggio condiviso con alcuni amici, qualche piccolo precedente per reati in materia d’immigrazione e una vita che i social mostrano divisa tra la palestra, dove si allenava e lavorava come istruttore di fitness, e qualche shooting fotografico come modello — dopo la colazione con il compagno «è stato male, ha preso dei farmaci ed è tornato a letto», è ancora la versione fornita dal pensionato. Sarebbe l’ultimo momento passato nella stessa stanza.
morte Gabriel Luiz Dias Da Silva rilievi
Nei ricordi del 71enne, infatti, quella notte la coppia non avrebbe dormito insieme. Lui preferisce lasciare il giovane a riposare da solo. E per ore non varcherebbe la soglia della camera, non andrebbe mai a controllarlo. «Pensavo stesse dormendo», si giustifica davanti al magistrato. In realtà ammetterà poi di essere entrato fugacemente nella stanza solo nella tarda serata di mercoledì, «per spegnere la stufetta elettrica» e decidere di tornare in sala per il troppo caldo e finire per addormentarsi sul divano. Ieri mattina, al risveglio scopre il cadavere steso sul letto, e avvisa i soccorsi.
Per capire cosa sia davvero accaduto e chiarire se sia stato un malore, un incidente durante un gioco erotico o un omicidio saranno decisivi gli esiti degli esami tecnici disposti sul materiale sequestrato nell’alloggio (a partire dai cellulari e dal computer portatile), i risultati dei test tossicologici, che dovranno verificare quali sostanze tra droghe e farmaci abbia assunto il 27enne brasiliano nelle ore precedenti, e soprattutto l’autopsia.