Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
SOLDATI RUSSI CATTURATI DAGLI UCRAINI NELLA REGIONE DI KURSK
«Erano già diversi giorni che le radio non funzionavano. Poi, la mattina del 6 agosto, gli ucraini hanno iniziato a bombardare la nostra postazione, colpi di mortaio e di carro armato». In uno scantinato di una colonia penale nell’oblast di Sumy, una settantina di uomini, la maggior parte sulla ventina, se ne sta seduta sui letti. Sono tutti chiusi in cella.
[…] Sono i prigionieri di guerra dell’offensiva su Kursk, quelli che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito il «fondo di scambio», preziosi per riavere a casa i militari dell’Azov, ancora nelle mani di Mosca.
OFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO IN RUSSIA
Con un ristretto gruppo di giornalisti internazionali, il Corriere della Sera ha avuto accesso alla prigione ieri in tarda mattinata. Qui, in presenza di un militare ucraino, abbiamo potuto intervistare alcuni prigionieri russi. […]
Il responsabile dei prigionieri, che si è identificato con il solo nome di battesimo Vadym, ha sottolineato come questa sia solo una parte dei nemici catturati da Kiev in questi giorni: «Da questa colonia sono transitati in almeno 300 a partire dal 6 agosto» e ci ha spiegato come parte dei militari presi è già stata trasferita a Ovest, nei centri di detenzione più lontani dal fronte,per evitare che i raid russi possano eliminarli.
IL TRATTAMENTO
I prigionieri stessi confermano al Corriere di essere stati assistiti dai funzionari della Croce Rossa internazionale, come prevede la convenzione di Ginevra e di aver ricevuto assistenza medica in ospedale prima di essere rinchiusi. Nelle prime due celle, le reclute, i coscritti. […]
carro armato ucraino nella regione di kursk
Quelli che il presidente russo Vladimir Putin aveva promesso non sarebbero stati mandati a combattere. Dicono di aver ricevuto un addestramento in media di 3-6 mesi, di non aver mai imparato a sparare e di non aver mai sparato. […]
È un 19enne, ex studente di Legge, con indosso una camicia a quadri, a dare un resoconto più dettagliato della cattura. «Nella notte del 6 agosto ero di guardia. Ma già da alcuni giorni la comunicazione con il punto di comando era interrotta e l’atmosfera era tesa. Certo, non mi aspettavo che gli ucraini stessero per attaccarci. Siamo stati catturati in 28 nel villaggio di Guevo, ci siamo tutti arresi subito», racconta. […]
GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK
Nell’angolo opposto della cella, altri due 19enni dalla regione di Mosca, un ex falegname e un ex meccanico, mostrano alcuni volumi messi a disposizione dalle guardie carcerarie. Nella pila, «I lavoratori del mare», che Victor Hugo scrisse in esilio. «Non l’avevo mai letto», afferma uno dei due. Poi, a voce più bassa, aggiunge: «In realtà non ho mai letto un libro in tutta la mia vita». Chiediamo ai prigionieri se sperino di essere scambiati.
«Sì, vorremmo tornare a casa, non abbiamo mai voluto andare a combattere», sostengono. Quando domandiamo del trattamento ricevuto al momento della cattura la risposta è sempre la stessa: «normale, normale». E tutti riportano di essere stati legati, bendati ma di non essere stati maltrattati.
attacco ucraino a kursk 2
Su nessuno dei prigionieri incontrati abbiamo notato segni di torture o percosse. Sguardo fisso Nella seconda cella delle reclute, l’atmosfera è meno distesa. Tanti non si vogliono mostrare in volto e non desiderano parlare con i giornalisti. Un giovane con la testa fasciata tiene lo sguardo fisso sul pavimento, il suo vicino di letto a castello sibila tra i denti che prima di essere coscritto studiava all’università e che ora la sua vita è finita. «Ci avevano promesso che non avremmo preso parte alle ostilità. Ma qualcosa è andato storto».
vladimir putin
In Russia tutti gli uomini, una volta compiuti i 18 anni, devono prestare servizio militare per un anno. I coscritti rappresentano il gradino più basso dell’esercito. Vengono arruolati dopo il liceo e svolgono mansioni umili, come spalare la neve o pulire le latrine. Dopo che Mosca ha invaso l’Ucraina nel 2022, Putin ha promesso alle madri preoccupate che le reclute non sarebbero state coinvolte in alcun combattimento.
GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK
Lo zar ha in gran parte mantenuto questa promessa, anche se alcune di loro sono finite in Ucraina nel caos del primo anno di invasione o sono state costrette a firmare contratti dai loro ufficiali. La maggior parte, tuttavia, per rimediare alla carenza di uomini è stata dislocata lungo l’esteso confine occidentale, con l’idea che mai avrebbe dovuto affrontare un attacco. Poi, il 6 agosto, quando l’Ucraina ha sconfinato nel Kursk, le cose sono cambiate. […]