1. DOTTO SU MONCHI
2. MONCHI E DI FRANCESCO SULLA GRATICOLA
Marcello Di Dio per il Giornale
PALLOTTA MONCHI DI FRANCESCO
Le notti magiche in Europa con Chelsea e Barcellona, ma anche in parte l' ultima della passata stagione con il Liverpool, sono lontanissime. La Roma dei miracoli è sparita anche perchè non c' è più lo stesso gruppo che aveva regalato una primavera con i fiocchi in Champions. La notte di Madrid, nella quale i giallorossi avevano sì di fronte il Real dei Modric, dei Bale, degli Isco, ha mostrato un' arrendevolezza della Roma quasi disarmante. Il nervosismo di Di Francesco in campo, il malumore di alcuni giocatori rimasti in tribuna al Bernabeu (Kluivert e Karsdorp, «puniti» dall' allenatore perchè forse si sentono già arrivati), quello di alcuni senatori e dei tifosi che contestano società e allenatore sono i segnali di un momento delicato.
DI FRANCESCO MONCHI
La stagione è cominciata da appena un mese ma il tempo dei processi, in una piazza sempre esposta agli sbalzi di umore, è già iniziato. Sulla graticola sono finiti sia il tecnico, per le scelte fatte (quella del baby Zaniolo titolare al Bernabeu è oggetto di discussione), sia il ds Monchi, reo di aver «distrutto» una rosa arrivata alla semifinale di Champions. «Abbiamo un grande allenatore, se cercate un responsabile sono io», così il dirigente giallorosso nella pancia dello stadio di Madrid dopo la prestazione con il Real. Di sicuro, non avrà vissuto al meglio il giorno in cui festeggiava 50 anni.
E sui social è esplosa la rabbia dei sostenitori giallorossi. «Faccelo tu il regalo a noi, torna a Siviglia», il messaggio per Monchi, definito anche «direttore della Roma Plusvalenza». «La squadra non ha gioco nè anima», è la frase rivolta a Di Francesco, colpevole di non essersi opposto alle cessioni eccellenti, soprattutto a quella di Strootman negli ultimi giorni di mercato. Dopo la partenza dell' olandese, l' allenatore ha capito di avere una coperta troppo corta a centrocampo per insistere sul 4-3-3, il suo modulo prediletto. In più tanti giocatori sono fuori condizione e per fortuna il portiere Olsen sta cercando di non far rimpiangere Alisson.
MONCHI DI FRANCESCO
«In passato abbiamo subìto schiaffoni anche più sonori», ha sottolineato capitan De Rossi. La sensazione, però, è che la squadra sia uscita dai radar del suo allenatore e viceversa. Ed è chiaro che, nella serata del debutto in Champions, il tecnico non sembra aver trovato la cassetta degli attrezzi per riparare gli ingranaggi inceppati. Il disperato Bologna di Pippo Inzaghi sarà già un test probante per capire se a Trigoria si sta trovando la cura giusta.
2. I MESSAGGI IN CODICE DI DI FRA
eusebio di francesco
“Una scelta tecnica, ma pure un messaggio”. L’incolpevole Zaniolo in campo per la prima volta al Bernabeu è ancora argomento di discussione, soprattutto dopo l’ammissione di Di Francesco. Ma messaggio verso chi? Probabilmente verso qualche compagno del piccolo Nicolò, ma soprattutto verso Monchi e la dirigenza. Come a voler dire: “mi avete ceduto Nainggolan e Strootman, non mi resta che Zaniolo”. Ma quello di Eusebio non è il primo messaggio criptato, anzi.
NZONZI E PASTORE FUORI RUOLO - Ieri è toccato al francese, col Torino era toccato all’argentino. Di Francesco - per non smontare il suo 4-3-3 - ha schierato due giocatori con caratteristiche diverse ma un punto in comune: non sono mezzali. Lo si è visto ieri quando Nzonzi ha faticato da morire contro Isco e compagni, lo si era capito quando Pastore annaspava in campionato. Due messaggi rivolti a Monchi che di certo non ha scelto i giocatori ideali per il centrocampo a 3 di Di Francesco.
KLUIVERT - È arrivato come il colpo dell’estate e lo stesso Monchi ne continua a parlare come uno dei talenti più luminosi del calcio europeo, le luci del Bernabeu però le ha viste solo dagli spalti. A Torino gli erano bastati pochi minuti per incidere e servire l’assist a Dzeko: sembrava giovane ma già pronto, il sogno per qualsiasi allenatore. A Madrid, invece, la ‘tribunetta’ educativa a detta dello stesso Di Francesco: “Servirà a quei giocatori che si sentono già pronti e maturi”. Al tecnico - che lo aveva messo in panca anche nelle precedenti occasioni - non piace nemmeno il codazzo di procuratori, famigliari e amici che si porta dietro Justin.
CORIC E BIANDA BOCCIATI - Altri due gioielli, o presunti tali, pescati da Monchi sul mercato sono stati messi nel cassetto. Il croato, zero minuti in campionato, ieri ha visto addirittura da casa la sfida col Real visto che non è rientrato tra i convocati. Il difensore francese - pagato 5 milioni - è stato spedito in Primavera dove peraltro sta accumulando errori su errori.
TERZINI CERCASI - Non solo Kluivert. In tribuna a Madrid è finito pure Karsdorp, altro acquisto di Monchi che fatica a trovare spazio. Stesso destino era toccato a Luca Pellegrini. Insomma i terzini titolari come Florenzi e Kolarov ci sono (e non stanno facendo faville), il resto è noia…
SCHICK - E’ stato l’acquisto più costoso della storia della Roma, eppure non trova proprio spazio nell’undici titolare. Di Francesco preferisce spremere Dzeko, e visto l’impatto del ceco sui match (a dir poco deprimente) fa bene. Non si tratta solo di equivoco tattico insomma.
zaniolo
di francesco di francesco