Anticipazione da “Oggi”
COPERTINA OGGI 20-27 GENNAIO 2022
«Non cerco attenuanti, né sconti e voglio che la giustizia faccia il suo corso.
L’unico mio scopo è cercare di aiutare in qualche modo la famiglia di quella ragazza, che per me era molto più di un’operaia», dice al settimanale OGGI in edicola da domani Luana Coppini, titolare dell’azienda tessile di Montemurlo (Prato), dove il 3 maggio dello scorso anno Luana D’Orazio, 22 anni, mamma di un bimbo di 6 anni, fu inghiottita da un macchinario la cui protezione era stata disattivata e morì tra gli ingranaggi.
L’imprenditrice ha scritto una lettera all’assicurazione ammettendo le sue responsabilità nella tragedia e ha chiesto di risarcire al più presto la famiglia dell’operaia.
LA MORTE DI LUANA D ORAZIO - ORDITOIO
Luana Coppini, accusata di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele infortunistiche, assieme al marito e al manutentore esterno, parla per la prima volta alla stampa e, anche se nega di aver saputo della disattivazione del sistema di sicurezza, ammette: «Avrei dovuto vigilare di più.
LUANA D'ORAZIO LUANA COPPINI
Lavoro anch’io davanti alle macchine in un altro reparto. Dovevo essere più presente anche in quello dove lavorava lei. Siamo una piccola azienda, avrei potuto».
E aggiunge: «Quello che sto facendo per me è estremamente doloroso, ma è l’unico modo per fare qualcosa per Luana e per suo figlio».
L'ORDITOIO DOVE LAVORAVA LUANA D'ORAZIO LUANA D'ORAZIO E IL FIDANZATO luana d'orazio LA MORTE DI LUANA D ORAZIO - ORDITOIO LUANA D'ORAZIO E IL FIDANZATO luana d'orazio funerali luana d orazio luana d'orazio leonardo pieraccioni luana d'orazio la ragnatela sull'orditoio di luana d'orazio