Intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto a Circo Massimo - Radio Capital
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"Renzi? I risultati delle elezioni dopo il trionfo alle Europee hanno dimostrato che c'è una difficoltà di comprensione tra lui e il paese. Ha capito che c'erano riti e personaggi che soffocavano una generazione, ha avuto coraggio, purtroppo però per riuscire a trasferire buone intenzioni (alcune delle quali realizzate) in decisioni, lo statista si sa circondare anche di persone più brave di lui, sa fare squadra e unire ed evitare quello che è avvenuto negli ultimi mesi, la distruttiva litigiosità all'interno del partito e all'interno del paese. Se riuscirà a ricostruire il centrosinistra?
“Se io vedo dov'è oggi quello che è il primo partito di questo paese, un partito di cui questo paese ha bisogno, dovrei essere pessimista; dall'altra parte però non vedo in giro tante persone: Renzi è giovane, è coraggioso, prima o poi penso e spero che capisca che errare è umano ma perseverare è diabolico, e che capisca con una sana analisi dei propri errori quali sono quelli da evitare.
massimo giannini
“Gentiloni? Il governo sta facendo con grande senso di responsabilità e capacità da argine alla situazione ma purtroppo è reso debole da continui e diffusi dissidi: credo che abbia il grande merito di tenere la barra dritta e anche di aver aperto un dialogo col paese basato su toni più bassi e più responsabili. Berlusconi? Sono suo amico, trovo che sia una persona con pregi e difetti e con due caratteristiche fondamentali: una straordinaria vitalità e una certa generosità personale. Abbiamo avuto anche dei momenti di grande contrasto, quando lui era al governo e io ero presidente di Confindustria, ma posso dire che non è mai stato visceralmente anti nessuno.
montezemolo renzi
“Berlusconi ha capito che non può più essere un leader assoluto, e allora cerca di mettere insieme: se il PD avesse fatto la stessa operazione del centrodestra, le cose per loro sarebbero state diverse. Credo che lui ami questo paese, e che incredibilmente è di nuovo al centro dell'attenzione: qualche motivo ci sarà. Le sue ricette? Se avesse fatto la metà delle cose che aveva detto, sarebbe un elemento di storia vera della Repubbilca italiana. Adesso siamo tutti in campagna elettorale, condivido che quelle che dice sono belle cose, ma c'è bisogno di denaro per farle. C'è però un fatto che potrebbe essere positivo: il fatto che ci si renda conto che più si sta insieme, più si tenta di riunire, e più si vedono i risultati. Quello che manca è la condivisione di un grande progetto-paese.
MONTEZEMOLO E BERLUSCONI
“Mi auguro che sui grandi temi ci si riunisca, perché questa divisione è la cosa più negativa del paese. Ed è un messaggio per tutti. Movimento 5 Stelle? È assolutamente una minaccia. Bisogna distinguere tra populismo e sentimento popolare: oggi non c'è dubbio che il Movimento 5 Stelle ha avuto terreno fertile, ma una cosa è la protesta, il no, l'anti, anche in buona fede, e un'altra è essere dall'altra parte della barricata, decidere, avere persone preparate, persone col senso dello stato, che sappiano assumersi responsabilità. Se vedo quello che sta succedendo in una città come Roma, che viene da anni disastrosi ma in cui c'è l'incapacità di creare una classe dirigente, mi cadono le braccia. Di Maio premier? Non ce lo vedo, ma soprattutto credo che i primi a essere preoccupati a dover gestire saranno proprio loro: tra la protesta e la gestione c'è ancora molto di mezzo".
luca cordero di montezemolo (2)
A Circo Massimo, su Radio Capital, Luca Cordero di Montezemolo parla così dei principali protagonisti della vita politica italiana. "Come vedo l'Italia oggi? Vedo un grande contrasto tra il mondo della politica e il paese reale. Vedo una lontananza della gente dalla politica come non c'è mai stata prima, con grande astensionismo anche in regioni storicamente leader dei voti come l'Emilia Romagna. Vedo un paese che rischia di vivere forse anni di ingovernabilità, ma vedo soprattutto un paese senza un progetto, una mancanza di concentrazione del mondo della politica sui grandi temi: il futuro dell'Italia e del mondo vuol dire innovazione, giovani, educazione... e vedo - ed è la cosa che mi dispiace di più - un aumentare dei divari tra nord e sud, tra ricchi e poveri, tra chi ha lavoro e chi no.
“Vedo anche una grande distruttiva litigiosità e l'incapacità della politica italiana di far emergere le mille potenzialità che ha il nostro paese. Vedo grandi capacità e intelligenze individuali, ma una totale mancanza di intelligenza di sistema. Quando ero presidente di Confindustria parlavo sempre di squadra: questo è un paese che o ritorna ad avere coesione, o la vedo molto dura. Riforme essenziali? Abbiamo una spesa pubblica che assorbe la metà del reddito nazionale, e quindi non c'è denaro per gli investimenti; abbiamo un welfare troppo costoso, che spesso protegge poco e male i più deboli; abbiamo una burocrazia che soffoca, e nel suo essere soffocante porta a degenerare nella corruzione, e questo crea un sistema malato".
cramer ball luca di montezemolo
Montezemolo parla anche di Alitalia, di cui è stato presidente da novembre 2014 a marzo 2017: "Penso che ci sia stato un grandissimo errore, per certi aspetti comprensibile visti gli errori da parte dei dirigenti di Etihad: l'aver respinto il referendum. Quello era un momento in cui c'erano tutte le condizioni (un nuovo management, l'impegno dello stato, il rilancio di Etihad, l'impegno delle banche) per fare un grosso lavoro su Alitalia. È l'unico caso in cui - purtroppo lo devo dire - i dipendenti si sono autolicenziati. Qualunque soluzione peserà sul numero dei dipendenti e sulla struttura dell'azienda. Sono molto dispiaciuto di quanto avvenuto, ora vediamo: credo che i tre commissari stiano lavorando bene, inizia adesso il periodo più delicato, quello invernale, ma ho la preoccupazione e la sensazione che qualunque soluzione rischi di pesare sul tema occupazionale.
UNICREDIT - LE TORRI DI CESAR PELLI
“Banche? Intesa, Unicredit e altre banche sul territorio oggi sono forti, competitive e molto vicine alle esigenze del paese; sulle altre, non c'è dubbio che rispetto a qualche mese fa siano stati fatti dei passi avanti, non c'è dubbio che sia giusto analizzare eventuali carenze in tema di vigilanza e di controlli, ma sono sempre dell'idea che certe questioni è meglio guardarle a fondo e valutarle negli spogliatoi per arrivare a delle soluzioni quando si va in campo, piuttosto che sbandierarle, come con gli arbitri, con grandi polemiche pubbliche, che a poco portano se non a portare litigiosità e non a risolvere i problemi. Ci vuole anche rispetto delle istituzioni, pur nel giusto diritto-dovere di criticarle.
CATTANEO MONTEZEMOLO
“L'attacco a Visco secondo me è stato sbagliato, nei modi e nelle forme. Che poi uno possa avere delle opinioni va bene. Ma se in questo paese anche le migliori istituzioni vengono messe sotto accusa... è come stare su un albero e segare i rami: alla fine non ci saranno più le istituzioni, che sono un punto di riferimento. Autocritica del sistema imprenditoriale e del sistema bancario? Sono assolutamente d'accordo. Quello che ho visto in certe banche è non solo scandaloso ma rischia (e ha già rischiato) di mettere in pessima luce un certo tipo di mondo imprenditoriale. Su certi temi vedo e sento un silenzio eccessivo da parte della società civile, sento troppe persone che anche in funzione della crisi della politica si chiudono in sé stesse e non prendono parte a un dibattito anche civile sul paese. Bisogna alzare la voce, pretendere comportamenti diversi e punire chi ha sbagliato. Se scendo in campo? No, mi occupo solo dei treni.
“La politica? La guardo, la seguo, mi piace e mi dispiace allo stesso tempo. NTV in borsa? Confermo che oggi partirà l'iter, saremo in borsa nel 2018. E confermo anche l'apetura di nuove tratte. Abbiamo fatto un ulteriore investimento in treni. La concorrenza sta dando i suoi frutti".
marchionne montezemolo
Da ex presidente della Ferrari, Montezemolo giudica positivamente la stagione della Rossa: "Ieri mi sono goduto una vittoria della Ferrari e un Hamilton straordinario: è stata una gara bellissima, divertente, chi come me le ha vissute in uno stress spasmodico riesce a godersele di più vivendole con meno stress. Lo sport non è una scienza esatta come certe cose della finanza o dell'economia: parlare è facile, vincere è difficile. Detto questo, la Ferrari ha fatto una buona stagione però purtroppo non ha vinto. E ieri avrebbe vinto Hamilton, se fosse partito in prima fila. Speriamo che si ritorni a vincere, perché è molto tempo che questo non avviene. Io ho avuto la fortuna di vincere 19 campionati del mondo tra piloti e costruttori, però ne ho persi tanti all'ultima gara, all'ultimo minuto: credo che l'obiettivo della Ferrari per l'anno prossimo sarà almeno giocarsela fino in fondo.
luca cordero di montezemolo (3)
“Se la Ferrari deve cambiare qualcosa? Evito di parlare dall'esterno perché mi dava fastidio quando capitava a me: guardo il fatto che purtroppo non si è vinto nemmeno quest'anno, ma è stata una stagione in cui perlomeno fino alla vigilia del Gran Premio di Monza la Ferrari è stata protagonista, e questo è un fatto positivo".
Montezemolo
Montezemolo si è soffermato anche sulla nazionale di calcio, a poche ore dalla sfida con la Svezia, partita decisiva per la qualificazione ai mondiali in Russia: "La vedo dura: vedo una nazionale che gioca male, non capisco bene cosa stia succedendo. Ma so anche che è una partita decisiva, ci sono giocatori di grande esperienza e di grande personalità, qualcuno può fare la differenza, e l'avversario non è niente di che: anche se è dura, perché è psicologicamente dura andare in campo pensando di dover vincere con due gol di scarto altrimenti si va a casa, io penso che oggi tutti daranno tutto, e mi auguro che, anche se per il buco della serratura, si riesca a passare".