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    QUESTO PRESIDENTE NON S’HA DA FARE! DA MESI LA COMMISSIONE ANTI-CONTRAFFAZIONE È SENZA VERTICE: MONTI VUOLE LA POLTRONA PER IL SUO FEDELISSIMO CATANIA MA PER GLI ALTRI PARTITI C’È CONFLITTO DI INTERESSI


     
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    Nel silenzio generale, senza che siano emerse particolari polemiche pubbliche, c'è una commissione parlamentare che da mesi prova ad eleggere il proprio presidente, senza riuscirci, tra le proteste di Coldiretti e consumatori. Si tratta della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo. L'ultima seduta, finita senza esito, risale allo scorso 20 marzo.

    mario cataniamario catania

    Secondo un vecchio accordo politico, la presidenza sarebbe dovuta spettare a Scelta Civica. L'unico deputato montiano presente nella commissione, però, è Mario Catania, su cui tutti gli altri gruppi hanno posto una questione di legittimità e conflitto di interessi. Catania, infatti, non soltanto è l'ex ministro dell'Agricoltura del governo Monti, ma è anche mega-dirigente dello stesso ministero, in aspettativa.

    MARIO MONTI A PORTA A PORTA E DIETRO LIMMAGINE DI SILVIO BERLUSCONIMARIO MONTI A PORTA A PORTA E DIETRO LIMMAGINE DI SILVIO BERLUSCONI

    Date le competenze della commissione, qualora ne diventasse presidente, Catania farebbe la parte del controllore e del controllato. Tra i compiti dell'organo bicamerale, infatti, c'è anche quello di "accertare i risultati raggiunti e i limiti istituzionali, tecnologici, normativi, organizzativi e finanziari attribuibili al livello nazionale che hanno reso inadeguate le azioni delle istituzioni nel contrasto dei fenomeni della diffusione delle merci contraffatte e delle merci usurpative in campo commerciale, con particolare riferimento al mancato esercizio dei poteri di prevenzione, di controllo e sanzionatori previsti dall'ordinamento, alla funzionalità del sistema di raccolta dei dati e delle informazioni da parte dei soggetti pubblici coinvolti e alla valutazione approfondita di fatti e di fenomeni sociali al fine di prevedere politiche di prevenzione e di individuare poteri di controllo e di repressione più efficaci".

    ColdirettiColdiretti

    In sostanza, tra le istituzioni da vigilare ricade anche l'operato del ministero delle Politiche agricole caro a Catania. Per questo Pd (cui si deve la proposta istitutiva della commissione), Ncd, Sel e Forza Italia hanno disertato l'ultima seduta, facendo mancare il numero legale. L'ex ministro vicinissimo a Monti, però, arrivato a un passo dalla poltrona non vuole saperne di mollarla. La prossima votazione è prevista per domani, 27 marzo, alle 14...

     

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