Matteo Cruccu per corriere.it
morgan freddie mercury
L’ultima volta l’avevamo visto sbattere la porta da Maria De Filippi, probabilmente immerso in una cornice che non sentiva sua: due anni dopo, Marco Castoldi in arte Morgan, ritorna. Sull’altra sponda, in Rai, nella Rai 2 di Carlo Freccero, suo amico personale che questa volta sembra avergli cucito un vestito su misura: con i vecchi sodali di sempre, Petra Magoni e Megahertz, il cantante contrappunterà, tra chiacchiere e musica, il live dei Queen a Montreal nel 1981, in prima serata, su Rai 2 appunto, alle 21.20 questa sera.
FREDDIE MERCURY
Contento di questo ritorno Morgan?
«Certo, a me piace lavorare in televisione se si tratta di parlare di musica e di divulgarla. Per il resto non credo di essere portato, ci sono altri più bravi di me . Se poi si tratta di Queen, ancora meglio...»
morgan freddie mercury
Perché?
«Perché sono stati una band colta, elegante, in studio e dal vivo, tutti molto preparati per smentire l’idea che il rock fosse una roba da strada. E sono sempre stati pronti ad esplorare territori inediti, la disco music, l’elettronica e per questo snobbati. E poi con loro, il mio rapporto è intimo e personale».
FREDDIE MERCURY
Quando è nato?
BOHEMIAN RHAPSODY
«Io li ho sempre ascoltati, ben prima di mettere in piedi i Bluvertigo, con cui facevamo almeno trenta versioni loro prima di scrivere le nostre canzone. E avevo una versione ridotta, al piano di Bohemian Rhapsody che suonavo nei villaggi turistici. Ancor prima , al liceo classico invece di studiare Platone, ascoltavo con un mio amico il loro «The Miracle» fino alla noia. Per questo, venni bocciato una volta. E poi una seconda. Così mi iscrissi a una scuola di design, più semplice, dove potevo coltivare tranquillamente le mie passioni e quindi i Queen. Peccato che quando avevo trovato finalmente la libertà, Freddie sia morto. Ma il concerto in sua memoria mi ha cambiato la vita»
bohemian rhapsody
20 aprile 1992 a Wembley...
«Una giornata memorabile per me e il mio amico: il giorno prima rimasi chiuso tutto il giorno in un bed & breakfast a scrivere poesie, non mi interessava nulla di Londra. Poi lo stadio, la magia, David Bowie, l’altro mio idolo, che cantava pezzi suoi e Zucchero uno dei pochi italiani, su e giù dal palco, insieme a noi...bellissimo».
Un altro memorabile concerto a Wembley, quello per Live Aid nell’85, è stato ricostruito nel film «Bohemian Rhapsody» che sta battendo ogni record: l’ha visto? Le è piaciuto?
morgan
«Certo. Mi sono pure messo a piangere nella scena in cui abbraccia il padre, ricordando il mio che non c’è più. Come sua madre mi è sembrata la mia, quando trepidava da lontano . E le liti con la band, il non essere compreso dagli altri, il perdersi e il ritrovarsi, la sua fragilità, mi hanno evocato le mie coi Bluvertigo. Oltre al fatto che sia morto a 45 anni, mentre io ne ho 46. Avrei voluto averlo come amico...».
Un suo amico è sicuramente Carlo Freccero
« Ha avuto coraggio, la gente dice che è normale e giusto pensarmi in un ruolo del genere, io mi ero ormai rassegnato all’idea di non poter fare musica, alla mia maniera, in televisione. Freccero mi ha telefonato, mi ha proposto la serata e penso che la Rai debba fare servizio pubblico, un ragionamento lontano dai soliti, banalissimi, del marketing. Il fatto poi che faccia vedere un concerto integrale in prima serata penso che basti e avanzi».
morgan asia
Qualcuno dice che Freccero la vorrebbe anche a «The Voice» insieme alla sua ex compagna Asia Argento...
«Chissà, bisognerebbe chiederlo a lui. Io non avrei nulla in contrario, del resto Asia è musicalmente preparatissima, ha dei gusti fantastici, è un’intenditrice».
Mandata via da XFactor, mentre Manuel Agnelli se ne è andato via lui. Qualcuno parla di sconfitta per il cantante degli Afterhours
morgan asia
« Gli daranno la pensione a Manuel? A parte gli scherzi, voleva portare un progetto diverso e ha fallito o la produzione aveva un progetto diverso su di lui? Non so dirlo. So però che mi piacevano molto le nostre prime edizioni in Rai con Mara Maionchi e Simona Ventura, belle e piene da un punto di vista televisivo».
Sia lei che Agnelli avete frequentato Sanremo in passato: le piace quello di quest’anno?
«Bello, sì. Baglioni credo che sia un ottimo direttore artistico che privilegia la scrittura delle canzoni e i giovani».
È stato però contestato per le sue frasi sui migranti...
morgan ciuffo
«La sua storia parla da sola. Il suo festival a Lampedusa è nato con l’intenzione di raccogliere i profughi, Claudio si è impegnato, anche fisicamente, in quella vicenda. Quindi quel che ha detto è del tutto coerente rispetto al suo percorso, lo appoggio, anche perché un cantautore ha il dovere di farsi portavoce dello spirito di una comunità che soffre. Come faceva De André che si occupava degli ultimi e i potenti li scherniva».
De André piace molto al primo contestatore di Baglioni, il ministro Salvini
BOHEMIAN RHAPSODY
«Deve averlo scoperto ultimamente allora, meglio tardi che mai, forse deve approfondire. Gli consiglio anche «Oltre» dello stesso Baglioni, così capirà perché ha detto quelle cose».
FREDDIE MERCURY
Se può diventare Lino Banfi il commissario italiano dell’Unesco, non pensa che potreste farlo anche lei o Baglioni?
«Non so. Credo che Lino Banfi abbia molto da dire come attore drammatico oltreché comico. «Commissario italiano dell’Unesco» mi sembra un titolo di una fiction della Rai».
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morgan ciuffo