Francesca D'Angelo per “Libero quotidiano”
Finalmente parliamo di qualcosa di reale: le canzoni di Sanremo. Ieri Tv Sorrisi e Canzoni ha anticipato, in esclusiva, i testi. L' anticipazione ci permette comunque di fare qualche considerazione sensata, e di sostanza, sul festival.
tv sorrisi e canzoni sanremo 2020
Perché poi, alla fine, chi guarda Sanremo è questo che dovrà sciropparsi: cinque serate di canzoni, fino a mezzanotte inoltrata.
Dunque, cosa dobbiamo aspettarci? Se le precedenti edizioni erano un tripudio di amorazzi e strofe sognanti alla Sole/Cuore/Amore, quest' anno sono invece tutti incazzati.
Usiamo la versione scurrile dell' aggettivo "arrabbiati", ossia "incazzati", volutamente visto che l' ira che attanaglia gli artisti li ha spinti a disseminare parolacce nei testi. Niente di così scandaloso se si considera che siamo nel 2020.
scurrili Tuttavia rappresenta una novità per quel carrozzone vintage che è Sanremo. In fondo l' Ariston è (o era?) la culla della canzone italiana: quella popolare ma che si dà un tono. Su quel palco di parolacce se ne sono sentite poche. Ecco, da quest' anno si recuperano tutti gli arretrati. I più scurrili sono Bugo e Morgan, che dicono addirittura «figlio di puttana» (citiamo testualmente), l' ex volto di Amici Eloide si dà della «stronza» da sola («Dici che sono una grande/ stronza che non ci sa fare/una donna poco elegante»), seguita a ruota da Masini («E sei stato uno stronzo quando lei ci credeva/l' hai lasciata morire lì con te alla deriva»); Elettra Lamborghini fa «casino» e «gira nuda per casa»; in Rosso di rabbia Anastasio lancia addirittura maledizioni («Chi vuole che mi fermi, Dio lo maledica»).
amadeus con le donne di sanremo 2020
Ma dicevamo: tecnicismi linguistici a parte, sono tutti arrabbiati. E mica poco. A far infuriare gli artisti è praticamente la qualunque: non più solo l' amato che ti cornifica ma persino la società, i social network e pure la politica. Junior Cally ce l' ha per esempio con Salvini: «Spero si capisca che odio il razzista/Che pensa al Paese ma è meglio il mojito» canta nell' eloquente singolo E polemica sia!. Non pago, Junior Cally dà anche una spallata a sinistra aggiungendo che, oltre al razzista, odia «pure il liberista di centro sinistra che perde/partite e rifonda il partito».
ELETTRA LAMBORGHINI
Più generici, ma altrettanto sul piede di guerra, Le Vibrazioni che si lamentano per la durezza della vita: «Il cielo rosso/E l' odio arreso al bene/Dov' è/mi chiedo dov' è», per poi ribadire nel ritornello: «Dov' è dov' è dovè dov' è la gioia dov' è».
elettra lamborghini
Irene Grandi ci fa sapere che è «da sempre arrabbiata/da sempre sbagliata/e ancora così». In fase contestatrice anche Zarrillo e Rita Pavone ma, più che lagnarsi, i due fanno l' elogio del concetto di resilienza.
«Non mi importa/ quanta forza mi servirà/navigherò in mare aperto», canta Zarrillo; «Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi/Resto qui nel fitto del bosco/e il tuo vento non mi piegherà», gli fa eco Pavone. I più simpatici sono però i Pinguini tattici nucleari che, pur dandosi degli sfigati da soli («Gli amici ormai si sposano alla mia età e io mi incazzo se non indovino all' Eredità»), ci ricordano che «i migliori alla fine se ne vanno sempre e cosa rimane?Ringo» ossia lo sfigato di cui sopra. Per noi hanno vinto loro.
A questo punto, però, vi chiederete: e l' amore? Qualcosa c' è ma scordatevi il grande idillio romantico: non va più di moda o, forse, nessuno ci crede più.
Meglio i rapporti di sangue.
Amore di zio Così ci ritroviamo Piero Pelù cantare l' affetto per il proprio nipotino. La canzone di Paolo Jannacci ha i toni della ninna nanna, mentre è struggente il singolo che Giordana dedica alla madre («E se un giorno sarò mamma/vorrei essere come mia madre/nel tuo sorriso mi sentivo apposto/e non serviva più stare male»).
le donne rai di sanremo 2020
Non manca, invece, la canzone arcobaleno: a difendere i diversi, di ogni ordine e rango, sale sul palco Levante («Ciao tu, freak della classe/"femminuccia" vestito con quegli strass/prova a fare il maschio/ti prego insisto/fatti il segno della croce e poi rinuncia a Mefisto»). Chissà cosa ne penseranno le femministe di Raphael Gualazzi, che ammette: «Non me ne importa di quel che pensi/non me ne importa di quel che senti/Non mi ricordo neanche chi sei tu». Si è fatto polemica per molto meno
2 - IL PAGELLONE DEI BIG
Alessandra Menzani per “Libero quotidiano”
L' attesissima copertina è stata data alle stampe. Inevitabile come il panettone a Natale, Tv Sorrisi e Canzoni ha sfornato la foto di gruppo dei 24 «Big» che partecipano a Sanremo, lo fa ogni anno ed è un piacere giocare al «chi c' è» e «chi non c' è». Tra meno di una settimana anche i cantanti che ora ci sembrano sconosciuti diventerà famigliari come una suocera, visto che la Rai ce li rifilerà per cinque serate.
piero pelù
Non bisogna giudicare dalle apparenze, però sulla copertina della Bibbia dello spettacolo italiano il colpo d' occhio non è dei migliori. Diciamo che taluni di loro potevano impegnarsi di più nel look. Si salva praticamente solo Amadeus, che grazie allo smoking gioca.
Piero Pelù. In basso a sinistra, è inconfondibile. Sempre uguale da trent' anni. Anche il gesto delle corna, se un tempo era trasgressivo, oggi è soporifero. Voto 5.
piero pelu' 7
Junior Cally. È il migliore: non si vede in faccia. Indossa sempre un involucro in testa, una specie di condom scintillante. Il vero «cantante mascherato» è lui, il protagonista delle polemiche più infuocate di Sanremo: per colpa di un vecchio brano nel cui video c' era un femminicidio, il giovane rischiava di essere eliminato. Ma Amadeus ha calmato gli animi e ha confermato la sua presenza. Siamo più sereni. Voto 3
Rita Pavone. Mano nella mano con Cally e con Paolo Iannacci, la mitica «Pel Di Carota» è la meglio vestita e pettinata. Ha 74 anni ma quando è sul palco ne dimostra trenta. Voto 8.
junior cally
Achille Lauro. In primo a sinistra in seconda fila. Ora, capiamo tutto. Ma il trapper con i tatuaggi in faccia, perché si è vestito come Kabir Bedi in Sandokan? Camicia con maniche a sbuffo color crema, pantaloni alla zuava turchesi, gli mancano solo gli orecchini di lapislazzuli. Voto 1.
Giordana Angi. La star di Amici, nella foto di fianco ad Achille Lauro, è cool e sobria. Semplice: maglietta bianca e giacca di pelle. Tanto con quella voce... Voto 9.
Elettra Lamborghini. Di fianco ad Amadeus, sembra una di quelle invitate alle feste di Carnevale a cui gli amici si sono dimenticati di dire che il dress code prevede l' assenza di maschere. Sono tutti casual, tranne lei, che sembra apparecchiata da primadonna del Bagaglino. O forse è l' unica che si è vestita correttamente. Dopotutto Sanremo è Sanremo. Non lo sapremo mai.
junior cally
Voto 6
Marco Masini. Tra Elettra Lamborghini e Levante, sembra un hipster del quartiere isola di Milano. Gli manca solo il toast con salmone e avocado. Ogni Sanremo il cantante toscano è più giovane e ha più capelli. Quest' anno ci ha dato dentro anche in fatto di barba e tatuaggi. Voto 5
MARCO MASINI
Levante. Camicia azzurra, pantaloni scozzesi. Che tristezza, potrebbe osare di più. Voto 6.
Morgan. Lo riconosci dalla messa in piega modello-schiaffo della Pina di Fantozzi, ma anche un po' Regina Elisabetta. Questo è l' anno del ritorno di Morgan a Sanremo dopo un periodo di quarantena e ha voluto mettersi in tiro per la foto di rito. Sicuramente dal parrucchiere ci è passato. Pure troppo. Voto 1.
Alberto Urso. Il cantante ha lo sguardo allucinato di chi ha ha appena visto Rocco Siffredi nudo. La maglietta nera alla Giorgio Armani è per mostrare meglio il tatuaggio. Voto 6.
Anastasio. Sembra ancora vesito per il serale di Amici. Ah, no, è vero, lui è uscito da X Factor.
Voto 7
Enrico Nigiotti. Anche lui viene dai talent ma ricorda nel look il Gianluca Grignani degli anni Novanta. Quell' amuleto al collo, l' abbronzatura, la coda di cavallo... non ci siamo. Voto 4.
morgan
Michele Zarrillo. Il veterano del Festival è l' usato sicuro. Che mette traquillità. Voto 8-.
marco masini
tv sorrisi e canzoni sanremo 2020