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    1. PER CASO, SIETE MAGARI CURIOSI DI SAPERE SE MORIRETE ENTRO I PROSSIMI CINQUE ANNI? 2. I MEDICI BRITANNICI SOSTENGONO DI AVER TROVATO UN MODO PER PREDIRE IL RISCHIO DI MORTE DI UNA PERSONA, USANDO UN SEMPLICE QUESTIONARIO CHIAMATO “UBBLE” 3. L’ANALISI È STATA CONDOTTA SULLE INFORMAZIONI SANITARIE DI MEZZO MILIONE DI ADULTI BRITANNICI, IL QUESTIONARIO TESTATO SU 35.000 PAZIENTI IN DUE OSPEDALI DELLA SCOZIA


     
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    Charlie Cooper per “Independent”

    IL FUMO FA MALE IL FUMO FA MALE

     

    I medici dicono di aver trovato un modo per predire il rischio di morte di una persona nei successivi cinque anni, usando un semplice questionario chiamato “Ubble”.

     

    Le domande riguardano il vizio del fumo e le malattie avute o che si possono ereditare dal ceppo familiare, ma anche l’attitudine verso la salute, la quantità di macchine che possediamo e la frequenza con cui camminiamo. L’analisi è stata condotta sulle informazioni sanitarie di mezzo milione di adulti britannici dal “Karolinska Institutet” in Svezia, il questionario è stato testato su 35.000 pazienti in due ospedali della Scozia.

    CAMMINARE ALLUNGA LA VITA CAMMINARE ALLUNGA LA VITA

     

    Il test si può fare su www.ubble.co.uk, che prevede 11 domande per le donne e 13 per gli uomini. Serve non tanto a determinare la longevità quanto a far conoscere i rischi di salute senza doversi sottoporre ad esami fisici.

     

    Lo studio è stato pubblicato dal “Lancet medical journal”. La dottoressa Andrea Ganna spiega: «Il fatto che il punteggio possa essere misurato on line tramite un breve questionario, è un progresso eccitante. Serve anche ai medici per individuare i pazienti a più alto rischio. Naturalmente il punteggio ha un margine di incertezza, non è una profezia».

    Il QUESTIONARIO UBBLE PREDICE IL RISCHIO DI MORTE Il QUESTIONARIO UBBLE PREDICE IL RISCHIO DI MORTE

     

    Secondo i ricercatori le info sulle ferite o le malattie degli ultimi due anni, sono più rivelatrici di quelle ottenute dalla semplice pressione sanguigna o dall’analisi dei battiti cardiaci. Al test possono partecipare tutte le persone comprese fra i 40 e i 70 anni. L’importante è che dai risultati non si sviluppi la “cyberchondria”, l’ipocondria da web.

     

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